Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi del 04/10/2020
Le nebulose della Storia 04 ottobre 2014 La Storia, lo sappiamo, è un 'file' compresso. Tutti gli accadimenti al suo interno, perciò, ci appaiono incredibilmente veloci nel loro succedersi, come se non ci fossero pause e distensioni tra l'assassinio di un re e una battaglia decisiva per le sorti di quel regno. Così, nella lettura storica, la vita di Filippo II il Macedone, - poco più di cinquant'anni di vita, dei quali molti trascorsi 'all'estero' in qualità di ostaggio politico -, ci sembra una pazzesca sequenza di eventi rapidissimi, quasi tutti militari e pochissimo spazio concesso ai molti matrimoni, invece, e ai figli avuti e gli amori vari e diversi e pericolosi che gli valsero, pare, si mormora, la pugnalata finale dei congiurati. E se ci stupisce la rapidissima ascesa nella cronache contemporanee dell'esercito dell'Is e del suo califfo Al Baghdadi e le conquiste militari che continuano ad onta dei bombardamenti dall'alto, ugualmente straordinaria fu, di contro, l'impresa di Filippo II che, sconfitto dai Focesi di Onomarco e orfano delle sue falangi decimate, arruolò ventimila uomini in Tessaglia e riprese a guerreggiare con maggior lena e vigore. E la vita di quei Macedoni nostri avi sembra non conoscere momenti di noia, pur se privi dei nostri prodigiosi giocattoli i-pad e pc e f/b e chat varie, perché erano ispirati, fin dal primo risveglio, dalle visioni e rivelazioni divine che convinsero Olimpiade, ad esempio, che il figlio Alessandro fosse stato concepito in sogno copulando con Zeus e tale, figlio di Zeus, fu rappresentato nelle sculture e negli affreschi che lo dicono capace di uccidere un leone. E la realtà della Storia, in verità, è nebulosa, a cagione degli storici che avvallano questa leggenda o quella in perenne disputa tra loro - ma non meno nebulosa è l'attualità degli eventi che ci sottopongono i radio e telegiornali, a voler ascoltare certi 'dietrologi' odierni, secondo i quali le Twin Towers sono state 'dinamitate' da oscuri agenti di chissà che 'servizi segreti' per chissà che fini e perfino l'impronta della scarpa dello scafandro spaziale di Amstrong sulla Luna fu costruita abilmente in certi 'studios' di Hollywood e filiali annesse. E perfino le nostre stesse verità, quelle delle regioni oscure delle nostre vite che ci sono causa di segrete angosce e dolori, col correre degli anni producono le nebbie per le quali non sappiamo più veramente se siamo stati comprimari o protagonisti e cosa sarebbe potuto succedere se... Questo è quanto avevo in animo di dirvi oggi, sabato autunnale di sole più caldo dell'estate appena scorsa, a presto rileggerci e grazie dell'attenzione. |
Siamo un popolo davvero paziente o, forse, rassegnato e 'perdonista' per vocazione. Un'opera idraulica di grande ingegneria che, se appaltata agli olandesi, sarebbe operativa da anni e a costi più che dimezzati e niente scandali per corruzioni stellari di politici e varia miseria umana aggregata, è entrata ieri in funzione con grande spiegamento di spettatori reali e virtuali, tutti con gli indici accavallati per il giusto esorcismo del caso: vedi mai che la spettacolare barriera giallo canarino scricchiolasse e si afflosciasse sul fondale a causa delle cerniere arrugginite. Ma è andata bene, italicamente bene. La barriera ha tenuto e tanto è bastato per il coro e il battimani che ne è seguito, di gente che ha subito i danni dell'acqua alta per anni e, forse, non ha ottenuto nessun rimborso, ma ha tutto perdonato di quest'altro, enorme scandalo del Belpaese passato in giudicato senza troppe condanne, né troppo pesanti. I nostri giudici non amano infierire, amano il Beccaria o, forse, girano per i tribunali avvocati fin troppo valenti e adusi a tutti gli artifizi giudiziari di cui son fitti i tomi della giurisprudenza italica. La patria del diritto e del rovescio, diceva un tale, indimenticato. Ma 'basta che funzioni', come chiosa Woody Allen in un suo bel film. L'opera non è ancora messa a punto, ci costerà ancora una bella pacca di euri, ma funzionerà, si spera. Ecco, viviamo nel paese della speranza. Avviliti, mazziati, impoveriti, mascherati, distanziati, ma sempre speranzosi. Viva l'Italia. L'Italia di chi sempre la fa franca e non paga pegno. L'Italia dei volta gabbana che tirano a durare. L'Italia del tango che non c'è più, ma abbiamo Conte, l'avvocato del popolo (sic) che improvvisa minuetti e saltelli con la Merkel, che Dio ce lo preservi. ILMESSAGGERO.IT Tangenti e troppe leggi/ Lo scandalo del Mose è lo specchio della politica Venezia ha sempre subito le alluvioni dell’acqua alta. La massima risale al 1966, ma sicuramente ve ne furono molte altre prima che le rilevazioni assumessero carattere scientifico e periodico.... |
Inviato da: ARCAN020
il 29/06/2024 alle 12:34
Inviato da: fedechiara
il 24/06/2024 alle 06:56
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 16:38
Inviato da: fedechiara
il 23/06/2024 alle 15:31
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 12:34