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Messaggi del 02/07/2023

La nave dei folli continua la sua navigazione.

Post n°2655 pubblicato il 02 Luglio 2023 da fedechiara
 

02 giugno 2019
«Perché si vede sorgere d'un tratto la sagoma della nave dei folli, e il suo equipaggio insensato che invade i paesaggi più familiari? Perché, dalla vecchia alleanza dell'acqua con la follia, è nata un giorno, e proprio quel giorno, questa barca?
[…]
La follia e il folle diventano personaggi importanti nella loro ambiguità: minaccia e derisione, vertiginosa irragionevolezza del mondo, e meschino ridicolo degli uomini.»
(Michel Foucault, 'Storia della follia nell'età classica[1])
La nave dei folli (Das Narrenschiff) è un'opera satirica in tedesco alsaziano di Sebastian Brant, la cui prima edizione fu pubblicata nel 1494 a Basilea.
Finiremo per auto convincerci che siamo tutti relativamente ricchi o benestanti e che tutte le disgrazie che capitano all'interno del Belpaese siano fake news o bazzecole di cui non mette conto di parlare perché dobbiamo 'essere umani' e misericordiosi e concentrarci come un sol uomo sulle terribili emergenze umanitarie dei profughi di ogni genere e latitudine e delle masse di clandestini che hanno deciso di concorrere, a mucchi, a sciami, alla lotteria dei naufragi organizzati e di farci pagare lo scotto economico di una assistenza indebita e di un disordine sociale conseguente - in gran parte ascrivibile alle leggi di conio U.E.
Vedi il gruviera di Schengen dei clandestini sciamanti per ogni dove e il trattato di Dublino che consente alla Germania di rimandarceli sedati (i soli rimpatri autorizzati, ahinoi) e quel fumoso 'diritto internazionale' che, secondo alcuni iper generosi e accoglienti a prescindere (pd, Vaticano e dintorni) vanificherebbe ogni altra legge e disposizione e regolamento nazionali.
Mai, a memoria d'uomo, si era vista una tale sparizione in prima pagina di ogni e qualsivoglia tematica relativa ai problemi indigeni e nazionali (brevemente l'esplosione del Ponte Morandi e qualche spruzzata di scioperi e di fabbriche chiuse o che chiuderanno a breve) e, in parallelo, l'ascesa in cronaca e immediata santificazione di Carola Razzo (Rackete) patrona di migranti e clandestini – da portare a forza e con smaccata violazione delle leggi e con violenza di attracco drammatico nel molo di Lampedusa e lo schiacciamento di una imbarcazione della Finanza che, inutilmente, ha provato a ostacolarla.
Ma i santi, si sa, sempre si mandano assolti – e ne seguono le benedizioni e le processioni dei molti fedeli e le donazioni e gli oboli e gli ex voto dei migranti beneficati – che si sentono in dovere di dirci, nelle interviste, che le loro migrazioni sono 'cosa buona e giusta' e diritto internazionale dei popoli di ogni paese diverso di andare dove gli pare a piacimento.
Siamo 'No borders', il mondo è nostro, cicca, cicca, cicca, e chi la pensa diversamente è un fascista dichiarato e un Hitler redivivo da espungere dal civile consesso globale a forza di insulti sanguinosi e invettive e 'Bella ciao' cantata a squarciagola (sic).
La nave dei folli Italia va, col codazzo dei barconi festanti dei 'no borders' felici dei molti taxi delle o.n.g. a loro disposizione che si apprestano a bissare il successo di Carola e a sfidare Salvini - certi della impunità dovuta ai santi e ai martiri in pectore che il Vaticano presto celebrerà in un suo speciale Giubileo dell'Accoglienza.
Orate fratres. Questo è quel mondo. Sursum corda. Alleluia.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 

Odissee di ieri e di oggi.

Post n°2654 pubblicato il 02 Luglio 2023 da fedechiara
 

L'Odissea rivisitata 02 luglio 2015
E scomodare l'Odissea e la culla della democrazia è davvero 'fuori luogo' nella crisi greca. E pare più cogente scomodare, invece, il linguista – che ci ricorda che la parola 'caos' è di origine greca. Ma cosa non è greco, a ben vedere: dal 'fuoco greco' passando per 'una faccia, una razza' e finire allo youghurt – compratene tanto e fate un sacco di semifreddi, se volete 'aiutare la Grecia'.
E lasciate perdere il 'crowfounding' di quel poveretto inglese che pensa che un buchetto sulla sabbia di un miliardino in più o in meno possa contenere tutto il mare del 'debito greco' che Tsipras ci vuole accollare colla sua baldanzosa partita a poker e le trattative sempre al rialzo.
Mettete in ordine i conti e promettete di pagare e mosca – tanto lo sappiamo che il debito sarà ristrutturato al 2050 e andrà alle 'calende greche' o sarà 'scritto sul ghiaccio' del futuro remoto e 'chi ha dato, ha dato....' con quel che segue.
Ma, forse, Junker e la Merkel l'avranno vinta, e hanno pronunciato il fatidico 'vedo' in finale di partita che è stata una mazzata sulla testa dei due scatolettari greci – se sono veri i sondaggi che affondano i 'no' e con essi il duo di giocatori Varoufakis-Tsipras. E sarà tutto da ridere, il giorno dopo la pubblicazione dei risultati, e la mitica sinistra greca parolaia e temeraria sarà nuovamente allo sbando con nuove elezioni e Odisseo e i suoi saranno ricacciati in mare aperto da Nettuno appesi a una zattera. E, forse, raccolti pietosamente dalle navi della nostra marina coalizzate nell'operazione 'Triton' e riportati in Europa.
E nessuna Pallade assiste Odisseo nel suo lanciare a vuoto le sue ultime frecce contro i Proci muniti di possenti corazze.
Un altro finale di Odissea sarà scritto lunedì. Chi vivrà vedrà.

 
 
 
 
 

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