Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi del 11/07/2023

Mondiali di ieri e guerre senza fine.

Post n°2674 pubblicato il 11 Luglio 2023 da fedechiara
 

C'è Mondiale e Mondiale. 11 luglio 2014

E c'è un 'mondiale' dalle parti dell'est-mediterraneo, storica area di 'crociate' sanguinosissime e ferine, dove si gioca una partita da cavare il cuore - e i morti si contano a decine, forse centinaia nei prossimi giorni, se si muoverà la truppa e i riservisti si addentreranno in quell'orrendo carnaio delle città palestinesi dove si scavano i tunnel che nascondono le rampe dei missili iraniani di nuova fornitura e Hamas non si cura se muoiono i civili sotto le bombe perché altro spazio non hanno dove agire e combattere e la loro logica di combattenti è quella delle formiche guerriere che contano sul numero soverchiante dei nuovi nati - e poco importa chi muore perché, forse, la morte è una 'soluzione' invocata per chi vive a quel modo e in quegli stenti.
E non c'è ragione e umana commozione che valga per quei dessi, per i quali la vendetta è il vero senso del loro vivere e morire ed è inutile argomentare e porgere loro l'evidenza che dal conflitto con Israele hanno tutto da perdere e sarà nuovamente l'impero della morte, in quelle terre di storici naufragi religiosi e civili, per l'insensatezza di una guerra infinita e che mai finirà se non con l'estinzione dell'ultimo palestinese o l'ultimo ebreo.
E che quest'ultimo fuoco di guerra si sia acceso a causa della barbara e orribilissima esecuzione gratuita e miserabile dei tre seminaristi ebrei non può che farci 'parteggiare' per chi, in questa partita-mattanza tra ebrei e palestinesi, al massimo può essere accusato di 'fallo di reazione' - e se Israele segnerà il rigore di un'altra guerra vinta e la definitiva estinzione manu militari dei fanatici e folli combattenti di Hamas, beh se la sono cercata con pervicacia davvero 'degna di miglior causa' e speriamo che i nuovi nati intendano ragione, finalmente, e un'orizzonte di pace si apra, magari dopo il 2050, chissà, - si prendano tutto il tempo che vogliono, ma rinsaviscano, una buona volta, quei folli che sognano il Califfato, nientemeno! del Medioevo prossimo venturo.
12 luglio 2014
E, parafrasando un bel verso di Kavafis, vien da sottolineare che: 'E se non puoi la guerra che desideri / non sprecarla col lancio insensato di razzi...' che più di metà vengono fermati in volo dai potenti mezzi tecnologici di Israele e l'altra metà vanno a far danni di poco conto.
Giusto per dire che, se si va in guerra, se si vuole 'fare la faccia feroce' contro lo storico nemico bisogna averci 'un fisico bestiale'. E di bestiale, quelli di Hamas, hanno solo la vigliaccheria di nascondere i loro ridicoli armamenti di importazione in cunicoli sotterranei che passano sotto le case che vengono bombardate e fanno dei civili il loro fronte di guerra e lo scudo vigliacco con cui si mostrano al nemico.
E quella di 'parteggiare' per l'una o per l'altra parte in conflitto è esercizio mentale un filo cretino, dal momento che, se toccasse a noi di valutare il senso dell'andare in guerra e con quali mezzi contro un nemico onnipotente e se abbiamo prospettive di spuntarla o di ottenerne un qualche vantaggio dopo, al tavolo delle ipotetiche ( e mai avviate ) trattative, allargheremmo le braccia e constateremmo, amaramente, che 'non c'è partita'. E meglio sarebbe darsi atto dei rapporti di forza che ci condannano e 'fare di necessità virtù' e prendere ciò è possibile prendere con trattative diplomatiche e rimandare al domani una visione più chiara e diversi rapporti di forza.
Ma la ragionevolezza non appartiene ai pazzi fanatici, ahinoi, e tocca tollerare quest'altro fronte di guerra i cui esiti sono scontati e non ci muovono la benché minima emozione. Perché, lo dice anche una notissima favola, se gridi 'al lupo, al lupo!' e poi lanci i razzi da in mezzo le case per averne la reazione militare che sappiamo, dopo la terza volta non ti si fila più nessuno ed è solo una contabilità stupida di morti e macerie inevitabili.

 
 
 

Giorgia no more.

Post n°2673 pubblicato il 11 Luglio 2023 da fedechiara
 

Petizione pubblica acciocché gli eredi di Ray cambino la dedica di questa canzone. Meglio Eleanor, che so, o Paula.
Georgia is no more in our mind. Troppi compromessi e l'Italia carponi.

 
 
 

Emoraggie e 'maree nere'

Post n°2672 pubblicato il 11 Luglio 2023 da fedechiara
 

Emoraggie e 'maree nere' - 11 luglio 2018
Continua la sparatoria ad alzo zero di quelli di rainews24 e dei giornaloni renziani embedded contro il popolo che sovrano non è, e il perché lo dice la Costituzione, bensì è asservito e succube della Legge Suprema che i piddini e i buonisti di ogni risma usano come una ciambella di salvataggio (ennesimo salvataggio in mare aperto?) e, insieme, una clava contro tutti coloro che hanno votato Salvini e Di Maio - e li dicono e apostrofano stupidamente quale una 'marea nera' che dilaga inarrestabile in Europa, mammaliturchi!
E proprio non mi va giù di essere equiparato a una immensa chiazza di petrolio fuoriuscito dalla nave del pidi che cola a picco – e gli uccelli marini e i pesci incatramati dalle vere chiazze di petrolio hanno maggiore innocenza di quelli delle magliette rosse che invocavano un argine alla emorragia di umanità, ma è lo stop imposto da Salvini alle partenze dei barconi/gommoni la vera emorragia africana e mediorientale che si deve tamponare e fermare.
E indosseremo, perciò, orgogliosamente, magliette nere per affermare e premiare una politica di pura sensatezza, dopo i 600.000 e passa ingressi illegali e violazioni delle leggi sui confini spacciati e rifilati da Renzi e Gentiloni quali salvataggi obbligati a causa della legge del mare – salvo voltare pagina con Minniti all'ultimo momento, quando i sondaggi li davano in irrimediabile picchiata.
E adesso che la ferita immigrazione è medicata e l'emorragia ridotta a un rigagnolo grazie alla diversa narrazione politica e al pugno di ferro imposto dal presente governo ai miserabili scafisti-mercanti di morte e ai loro complici - che usavano il grimaldello della pietas e l'uso distorto della 'legge del mare' per riaprire i flussi, e rubavano alla guardia costiera libica i migranti già segnalati in acque S.a.r. e di loro competenza - quegli sciagurati hanno il coraggio barbaro e la faccia di tolla di usare della vistosa diminuzione degli arrivi nei nostri porti come una clava e un rimprovero di scarsa umanità nei nostri confronti per così poca gente in arrivo. Che se solo si fa tanto di lasciare la presa, apriti cielo! le stime di 500.000 in attesa nei campi di detenzione libici sono sicuramente sotto stimate e i gommoni pronti al varo.
Non sanno cosa sia la vergogna, quei cialtroni politici divisi su tutto e l'augurio è che affoghino politicamente proprio in quella 'marea nera' della loro enfasi stupida che denunciano - e che è nemesi severa del loro avere malissimo operato e condotto l'Europa a un passo dal disfarsi sotto il peso della loro follia accoglientistica.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 

I Signori degli Alti Pascoli.

Post n°2671 pubblicato il 11 Luglio 2023 da fedechiara
 

I Signori degli Alti Pascoli - 11 luglio 2016
La mia ospite mi dice che anche da loro c'è un problema di qualità e sostenibilità del turismo 'di massa' - complice il grande caldo afoso delle città delle ultime estati scorse e grazie a quel modesto prodotto di fiction televisiva che raffigura il lavoro romanzato di un forestale - impersonato da un attore di gran nome, (l'ex 'Terence Hill' degli sganassoni, finito a fare il prete in tempi di misericordia e bontà da un tanto al chilo).
Un turismo di rapido consumo e rapina costituito da una massa di gente strana, gente mai vocata prima alla montagna e irrispettosa della sua peculiarità e dei ritmi e delle necessarie attenzioni, gente priva di pazienza e rispetto. E il loro ritrovo quotidiano è quel lago che è una perla dolomitica di prima bellezza.
Però, come mi muovo io, cartine dei sentieri alla mano lungo gli itinerari segreti di questa magnifica valle, è grasso che cola se di escursionisti ne conto una decina e, ieri, uno solo, lungo i venticinque chilometri della mia marcia forzata - passando per masi silenti e immensi che dominano i cocuzzoli - e i silenziosi proprietari contadini e allevatori trasformati in post moderni Signori dei loro estesi campi e porzione di boschi e gente capace di montare e dominare egregiamente le macchine agricole di grande complessità che allisciano i pascoli di alta quota come fossero pitture di un Cèzanne: verde chiarissimo sullo sfondo scuro degli abeti e dei larici e il cielo superbo di grosse nubi pannose.
E, la sera, te li ritrovi nei bar dei loro/nostri 'Gasthof' a dialogare tra di loro, birre alla mano, in quel dialetto che non ha nulla da invidiare allo 'Schwitzerdutsch' quanto a incomprensibilità – e sono i nipoti di quei nonni che abbiamo chiamato insensatamente 'nemici' in una guerra di milioni di morti e le creste delle montagne squassate dagli obici e gigantesche mine nelle gallerie sotterranee che scoppiavano sotto ai piedi dei soldati intirizziti nelle trincee. 'Uomini contro', oggi addomesticati dal potere del turismo italiano ed europeo, ma sempre selvatici quel giusto che sa distinguere un pirla da una persona degna di rispetto, seppure avverso per lingua e ingiustizia di trattati e 'confine al Brennero' - che forse si chiuderà o forse no, dipende da quanti clandestini riusciremo a rispedire al mittente in tempi ragionevoli e se sapremo allestire gli 'hotspot' adeguati alla bisogna, come vuole l'Europa delle frontiere chiuse...(segue)

 
 
 
 
 

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