Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2020 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

amorino11Crowuglybadfedechiarabanderuola0Anthony101990Jonesossimoraalice.100dgl0Wawkinssurfinia60QuartoProvvisorioKevinYaoing.canalegasparesportautomotoaracnoid.999
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi di Ottobre 2020

Strane immagini

Post n°1401 pubblicato il 31 Ottobre 2020 da fedechiara
 

Le immagini sono strane. Dovrebbero essere il veicolo delle nostre emozioni, la risposta empatica verso chi o cosa risponde a una nostra idea di 'bene' e 'bello' condivisa o, di contro, una risposta di contrarietà e antipatia o odio verso chi o cosa ci rappresenta il male e il brutto dell'esistenza.
Ma nel caso del tunisino macellaio di esseri umani a Nizza, cattedrale di Notre Dame - davanti alla quale ha passato la notte prima della mattanza , dice il fratello intervistato - le immagini depistano, e le cronache raccontano altro.
Raccontano la repentina mutazione di un dottor Jeckill immigrato clandestino da noi, a Lampedusa, porta/o miserabile di Europa, in un mr. Hide assassino seriale i cui pensieri di morte e macellazione rituale nel nome di un suo fantomatico 'allah', grande iddio islamico vendicativo, non cambiano le sue fattezze di bravo ragazzo.
E il viso del macellaio assassino, in una foto mostrata da quasi tutti i giornali, sprizza la vitalità di un immigrato che cerca fortuna in Europa e mostra un sorriso arabo che induce ad una mal riposta simpatia - e non ci raccapezziamo e non ci diamo ragione di quei suoi gesti assurdi successivi che, rivisti al rallentatore di un instant-movie girato da un regista fantasma sospeso a mezz'aria dentro la cattedrale sopra di lui, mostrerebbero nel primo piano del viso, finalmente, l'odio atroce in azione di un orco che si accanisce contro le sue vittime designate e inermi e spaventatissime e belanti/urlanti come agnelli sacrificali di fronte al coltello mortifero che taglia le gole - e l'assassino grida come un ossesso contro di loro quella sua frase-droga: allah u akbar, dio è grande.
Dio non è grande, semplicemente non è, se, a tutt'oggi, è droga attiva e adrenalinica di antiche leggende assassine che sfidano il correre dei secoli e la luce chiara della scienza e la post moderna, condivisa idea di convivenza pacifica di popoli e culture.
E lo sforzo maggiore che facciamo, in assoluto, uno sforzo titanico, è quello di capire come si possa portarsi dentro, portarsi appresso, nel corso di un viaggio iniziatico di giovane 'richiedente asilo', tutto quell'odio rattrappito in un canto del cervello mai dilavato dall'idea luminosa di modernità che l'Europa generosa ti offre – con tutte le sue leggi sull'accoglienza rivolte a chi fugge 'da fame, guerre, siccità'. Dalle malattie no, quelle, sopratutto se pandemiche, andrebbero curate in loco, raccomanda l'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Ma le migrazioni sono come le piaghe d'Egitto, non si fermano, non le ferma nessuno dei presenti s-governi europei, e il ministro Lamorgese ce lo conferma, tetragona e priva di espressione, in televisione: 'L'accoglienza è sicurezza. Apposta abbiamo cambiato i decreti-sicurezza di Salvini.'
Provi a spiegarglielo alle vittime del bravo ragazzo tunisino che aveva nel cervello un suo Hide assassino. O a tutte le vittime di tutti gli attentati e le stragi subite nell'ultimo lustro da Europa nel corso della sua folle storia di immigrazioni s-governate ed enclaves urbane separate e nemiche che ospitano i farfuglianti assassini e macellai de 'allah u akbar'.
Dio non è grande. Come la religione avvelena ogni cosa - Christopher Hitchens - Libro - Einaudi - Einaudi. Stile libero. Inside | IBS
IBS.IT
Dio non è grande. Come la religione avvelena ogni cosa - Christopher Hitchens - Libro - Einaudi - Einaudi. Stile libero. Inside | IBS

 
 
 

Quella sinistra voglia di censura

Post n°1400 pubblicato il 31 Ottobre 2020 da fedechiara
 

Narrazioni contrapposte e voglia di censura. 31/10/2019
Quarant'anni fa (che impressione fa una tal cifra sul groppone della memoria!), visitando la città di Fez, Marocco, ebbi a fare un gesto di diniego, accompagnato da un sorriso, all'offerta di un ragazzo indigeno che si offriva di farci da guida dentro la città. In quel tempo un tal genere di offerte capitava di averne ogni due passi ed era un elemento di disturbo per i visitatori quale oggi non accade più, mi dicono. Ne ebbi in risposta la staffilata di : 'Raciste!' accompagnata da uno sguardo d'odio che mi ferì per l'idiozia palese che conteneva e che quel desso non intendeva – e a nulla sarebbe valso il tentare di fargliela intendere.
Cito quest'episodio lontano nel tempo per dire che 'le parole sono pietre', se scagliate con odio e ignoranza di ciò che si dice o con l'ottusa arroganza di chi pretende che la propria narrazione personale (o di gruppo e partito) sia vangelo da imporre 'erga omnes' - e chi dissente sarà vessato e sanzionato o punito per via di legge e conseguente sentenza passata in giudicato.
Vale per gli 'odiatori', veri o pretesi, ma vale anche per chi, sul fronte politico opposto, si erige a giudice delle narrazioni opposte e non condivise - e il timore che la commissione senatoriale che indagherà sul cosiddetto 'hate speech' (quando la finiremo di sostituire la nostra lingua con l'inglese?) imponga una sua narrazione unilaterale e allarghi a dismisura il suo ambito interpretativo sul dissenso sociale e politico è concreto.
E bene hanno fatto i senatori della destra ad astenersi e sollevare il dubbio che un pensiero unico si imponga (oltre a quanto già avviene ad abundantiam in tivù e sulla carta stampata) e faccia strame di ogni voce dissenziente, come è avvenuto, per anni, sulle contestate questioni della pretesa 'accoglienza' e i mille e mille arrivi giornalieri sulle nostre coste spacciati come benedizioni del cielo e 'risorse' - e la censura giornalistica, di contro, sulla delinquenza nelle strade e le carceri stracolme e sul mendicismo diffuso che ne conseguiva e le case occupate, ma non si poteva/doveva dire pena il passare per 'razzisti' e 'fascio-leghisti'.
E nacque e si diffuse per l'etere politico e dei 'social' l'invettiva gratuita di 'fascio-leghisti' dei Vauro e dei Rubio e dei Toscani, e quella di 'populisti-sovranisti': sibilate con palese disprezzo dell'avversario politico e quella, odiosa, di 'razzisti' - e il canto esorcistico di 'bella ciao' levato in coro ad ogni stormir di foglia di diverso colore politico.
E bene ha fatto l'ex ministro dell'interno, Salvini, a chiedere pubblicamente che cosa si intende per 'razzismo' - e la risposta della Segre, che ha citato il vocabolario, non contiene e non dà risposta convincente a tutto l'odio anti sovranista e anti salviniano sparso a pieni video e titoli di scatola sulle prime pagine dei giornali fino a ieri.
La speranza è che una tale commissione di inchiesta abbia vincoli di mandato precisi e vigilatissimi dall'opposizione perché il rischio di imporre manu militari e giudiziaria una narrazione a senso unico e di sanzionare a sproposito l'avversario politico è alto davvero.
No alla censura; e vigilanza attiva in parlamento e nel paese contro l'imposizione di un pensiero unico sinistro. Sinistro nel senso proprio e in quello del linguaggio della politica.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 

Terremoti sempre in agguato.

Post n°1399 pubblicato il 30 Ottobre 2020 da fedechiara
 

Terremoti prossimi venturi
Se ne sono accorti e lo dicono e lo scrivono affranti. I nostri soloni della carta stampata, giornalisti brillanti, tuttologi ed ex maestri di pensiero e vignettisti di grido chiamati a dire la loro nelle trasmissioni di maggiore audience si sono finalmente resi conto che la loro opinione 'vale uno' – come dicono i nostri del M5S – in questa nostra era di 'mondo rotto' e i suoi frammenti sparsi caoticamente ovunque come le particelle della fisica quantistica.
E nessuno è in grado di 'tirare le redini' e capace di governare i tragici fenomeni delle guerre e delle migrazioni e le economie in disarmo ventennale. Di certo non Renzi, né la Merkel o Juncker e neppure Obama - figurarsi la Clinton: abituata per vocazione e professione a nascondere la polvere sotto i tappeti e a raccontarci con ilare faccia di tolla che questo è il migliore dei mondi possibili, viva il melting pot universale e il formicaio caotico che ne deriva.
E Ugo Tramballi, stamattina, leggendo il pezzo di un suo collega della carta stampata, si chiedeva come mai il M5S è sostanzialmente stabile nei sondaggi malgrado, a suo dire, la Raggi non abbia mostrato polso fermo e capacità di governo della capitale, ma trascura di dire che mettere mano nella merda di 'mafia capitale' è impresa colossale e non ne esci pulito – onore a coloro che ci provano a restituire dignità a una 'politica' che più sporca e miserabile non si può. E scagli le sue pietre solo chi è senza peccato - e sono perversi e palesemente bugiardi e infingardi questi renziani che la capitale hanno ridotto in quello stato.
E la 'brexit' ci ha insegnato che i giornalisti soloni e 'embedded' alle presenti classi politiche di s-governo possono ricorrere a tutti i loro trucchi di mestiere e abilità lessicali e perfino ai mezzucci e alle vigliaccate di usare miserabilmente della morte di un deputato laburista per mano di un pazzo, ma 'vox populi vox dei' e un sonoro 52 per cento di favorevoli all'uscita dall'Unione europea ha detto loro clamorosamente che 'non contate un c....' - e le vostre fole e le opinioni di giornalisti di regime non impediranno il dispiegarsi chiaro di una protesta contro il nessun governo delle nazioni nei tempi grami e avvilenti delle tempeste migratorie e delle giungle di Calais e di Ventimiglia e degli attentati sanguinosissimi di Parigi, Bruxelles, Nizza e domani chissà dove altro ancora.
E una sorpresa ulteriore forse ci verrà dal 'centro dell'impero' : quegli Stati Uniti d'America che hanno visto i maggiori giornali e le tivù di regime massacrare vilmente l'impresentabile Trump - peraltro sostenuto da uno 'zoccolo duro' di un 40 per cento di 'white America' provata dalla crisi che catalizzerà, (forse, chissà), il resto dell'elettorato e trascinerà alla vittoria il miliardario anti sistema che perfino i suoi deputati e governatori repubblicani con la colla sui pantaloni e sulle cadreghe hanno ripetutamente disconosciuto - novelli Giuda di un sistema politico ingessato e immutabile che indica come suo campione e garante di continuità l'avvocato Clinton Hillary, ammiraglia di lungo corso e perfetta rappresentante degli interessi forti industrial-finanziari sotto maschera democratica.
Tenetevi forte. Chi vivrà vedrà.
Archiviare i terremoti: il progetto GHEA

 
 
 

Chiedo per un mio amico.

Post n°1398 pubblicato il 28 Ottobre 2020 da fedechiara
 

Piccolo ripasso. Arriva l'estate, calano i contagi. Niente più mascherine ma solo al chiuso. Cessato allarme. In un clima sociale siffatto si torna alla vita, alla movida serale, si va al cinema e a teatro (pochi, in verità). E si balla senza mascherina al chiuso tra 'congiunti': categoria 'in fieri' e in perenne divenire.
I /in fì·e·ri/
locuzione
1. In via di formazione o di attuazione.
Destinato a rimanere a lungo incompiuto.
E finalmente ci togliamo di torno i fanatici della mascherina anche di notte e sotto la doccia o sulla tazza - che se tutti l'avessimo usata come si deve, dicevano (e tornano a dire, pervicaci), non saremmo a questo punto.
Ma l'estate trascorre con inquietanti contrappunti e movide scatenate e vacanze 'come se non ci fosse un domani' ed ecco in cronaca, inquietanti, i 'casi isolati' di un 'ritorno del virus' e gli allarmi sull'autunno del nostro scontento che, come da tradizione, 'sarà caldo'.
Tutto prevedibile e previsto.
E siamo all'oggi del 'lockdown' che si impone sulla 'seconda ondata' - e tornano i Savonarola della mascherina-a-tutto-naso con l'aggiunta tremenda e minacciosissima de: 'Io ve l'avevo detto. E' tutta colpa vostra.' Pentenziagite. Vabbeh, penitenziagiamo e ci cospargiamo il capo di cenere (sanificata).
Ma sarà vero? Possiamo ragionevolmente affermare che una società militarizzata e teutonicamente obbediente alle sanificazioni+mascherina+distanziamento sarebbe scampata al ritorno del covid19/20? E i tedeschi, allora? Che sembravano essere stati i migliori della classe, ma oggi sono inglobati nel gregge-immuni europeo che piange i suoi morti/feriti/dispersi pandemici e torna a chiudere tutto?
Ci restano pur sempre i cinesi, da prendere ad esempio sublime. La Sublime Porta pandemica.
Perché, dopo aver contagiato il mondo intero (si dice, si racconta) pare che il virus sia stabilmente debellato colà (sarà vero?) e chi s'è visto s'è visto, chiudiamoci da notte a addio alla società globale dei liberi scambi. Niente più cinesi all over the world e i naturalizzati indigeni in ombra e con profilo basso per non infierire.
E il premio 'mascherina d'oro' + distanziamento a chi lo daremo quest'altr'anno - che pare voglia somigliare in tutto e per tutto al presente delle disgrazie massime (e si attende con ansia malcelata il suo 'grande finale')? Chiedo per un mio (ex) amico calzolaro.
Fregnacce alla Sabinese
COOKAROUND.COM
Fregnacce alla Sabinese (Ma anche 'alla mestrina'.)

 
 
 

Ricicliamo i lenzuoli fuori dalle finestre

Post n°1397 pubblicato il 27 Ottobre 2020 da fedechiara
 

Andrà tutto bene, ricicliamo i lenzuoli fioriti fuori dalle finestre.
E adesso che siamo a casa di bel nuovo, sani o asintomatici, che si fa? Si torna al supermercato a far scorta di farine e lieviti per pizze o torte da consumarsi tra congiunti/conviventi già muniti di pancetta e lardelli sui fianchi, data l'età?
Possiamo uscire, è vero, non è come nella trista primavera del nostro scontento, non ancora - quando il perimetro era di metri duecento intorno alla casa e chi aveva un cane, invece, poteva espandere il perimetro istigando Fido ad odorare pancia a terra il passaggio di altri suoi simili. E i padroni si guardavano intorno stupiti i paesaggi di un mondo rinnovato nella solitudine e nel silenzio della peggiore pandemia di asintomatici che la storia ricordi.
Asintomatici o paucosintomatici – buffo termine para medico che ricorderemo negli anni a venire per il suo risuonare sinistro e darci avviso che 'siamo polvere e a polvere ritorneremo' se non obbediamo in coro e reclusi, proni agli ukase di s-governo di un avvocato del popolo uscito dal cappello di un prestidigitatore da parrocchia 5stelle in disarmo.
Andrà tutto bene? Davvero? Si, ma fino a quando? E quando la curva dei presunti contagiati discenderà e torneremo a uscire si tornerà a uguale solfa rancida di stop and go e l'economia sarà un lemma arcaico di un tempo lontano in cui si usciva di casa e si lavorava e si produceva reddito per sé e la famiglia, tu vaglielo a spiegare ai nipoti post pandemici delle lezioni da casa.
 
 
  
L'immagine può contenere: il seguente testo "misure anti covid: disinfettare la casa."
 
  
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963