Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi del 12/11/2019

Melting pot e dintorni

Post n°1033 pubblicato il 12 Novembre 2019 da fedechiara
 

Lavori in corso

http://www.mymovies.it/trailer/?id=36077

Ho visto un film, ieri, in tivù ('Travaux – Lavori in casa' di Brigitte Rouan) che ci parla di un allegro casino che rappresenta, in chiave paradossale ed esagerata, la realtà che viviamo di convivenza difficile coi cosiddetti 'migranti'.

In realtà il film è una commedia brillante, brillantissima e cinematograficamente sapiente, tutto conchiuso nella sua ideazione umoristicamente sgangherata e che mal si presta a dirci una parola in più o una parola esemplare e moralmente sostenibile sulla convivenza tra diversi che è la realtà delle nostre città da qualche decennio a questa parte.

Perché parlarne allora? Ne parlo per la didascalia finale in cui si ringraziano i 'migranti' che hanno attraversato il mare per la ricchezza che ci donano (ricchezza non petita, peraltro; e il vertice di Malta sull'immigrazione cerca, in colpevole ritardo, di arginare l'eccesso dell'offerta). Ed ecco espressa a chiare lettere la pretesa degli autori di aver girato un film 'morale' che ci indica la via maestra di una serena e allegra convivenza cogli arrembanti 'popoli del mare' e con le culture e tradizioni di appartenenza che menano seco, il tristo islam in testa.

Ma il 2015 è stato l'anno della strage di Charlie Hebdo e del museo del Bardo e, se digitate 'i conflitti sociali nelle banlieues' su un qualche motore di ricerca vi appariranno articoli a profusione in cui si narra che è il conflitto e il disagio sociale e la mancata integrazione a farla da padrone nelle periferie urbane delle metropoli europee e, se sfogliate le pagine di 'nera' di un qualsiasi giornale locale, è un florilegio di rapine, furti negli appartamenti, gangs di minori multietniche che compiono le loro bravate criminali o la banda dei nigeriani che sotterra le dosi di droga da spacciare nel parco della Bissuola e sono stati i residenti e le mamme a informarne la polizia - e mi chiedo da quale angolo neuronico mal manutenuto fuoriesca il buonismo imperante della maggior parte dei nostri giornalisti e dei politici di professione e di molti cineasti che continuano a dirci e propinarci che 'melting pot è bello' e il futuro è un rosa-confetto di 'tutti insieme appassionatamente'.

Forse quei giornalisti e quei politici e i loro supporters e-lettori non leggono i giornali o fingono di non vedere o scambiano i loro desideri per realtà, non lo so e mi piacerebbe saperlo - e confrontarmi in un pacato dibattito in cui si mettono a confronto i dati che tutti abbiamo a disposizione e si analizzano gli scenari realisti di una convivenza difficile e foriera di troppi conflitti futuri.

E, per certo, i 'buonisti' per vocazione e partito preso dovrebbero seguire con maggiore attenzione le cronache di quanto avviene in Germania e in Svezia, dove le frontiere aperte si sono rinchiuse e i governanti sono stati indotti a più assennati consigli sul merito di 'accogliamoli tutti', mentre le frontiere di prima linea della Slovenia, Croazia e Ungheria sono state militarizzate e l'allarme è massimo per le cifre insostenibili dell'invasione che cambia troppo rapidamente i connotati della nostra civiltà europea.

Chi vivrà vedrà e la vita è la nostra e dei nostri figli e nipoti, abbiamone cura.

MYMOVIES.IT
Un film di Brigitte Roüan con Carole Bouquet, Jean-Pierre Castaldi, Didier Flamand, Françoise Brion. I lavori di casa: si sa quando cominciano....

 
 
 

Fascismi storici e anti fascismi d'accatto

Post n°1032 pubblicato il 12 Novembre 2019 da fedechiara
 

Fascismi storici e anti fascismi d'accatto.

Ho, nella mia biblioteca, parecchi libri che ci parlano diffusamente del fascismo, del nazismo e della contrapposta colonna d'Ercole della post modernità che è il comunismo. Colonne in macerie, per nostra fortuna, ma che ci rifiutiamo di visitare (almeno nei libri) e così fa fastidiosamente capolino, in questi nostri tempi grami di anti-salvinismo un tanto al chilo, l'uso improprio delle parole maledette riferite a fatti ed eventi precisamente raffigurati nella Storia.

La monumentale 'storia del partito comunista' di Spriano, ad esempio ben ci ragguaglia nel merito di quella contrapposizione ideologica che si è fatta storia di conflitti sanguinosi, guerre e massacri e bombardamenti. E olocausti – anche se citare questo vocabolo al plurale fa inorridire la schiera dei detentori esclusivi della memoria del martirio ebraico, e quello degli armeni viene derubricato a 'genocidio' – sottordine di atrocità e ferocia degli esseri umani nella storia del 'secolo breve'.

E tuttavia non dovremmo dimenticare che tutto l'orrore del secolo breve è memoria collettiva, invece, e condivisa e che il giusto esorcismo di quegli eventi lontani passa per la lettura attenta delle pagine di storia - e mi piacerebbe sapere se anche solo la metà di coloro che intonano 'bella ciao' ad ogni stormir di fronda politica avversa e ad ogni visita elettoralistica di Salvini, il loro mostro e incubo personale, sono mai giunti alla fine di un qualche libro che del fascismo ci dà contezza di personaggi e azioni e contesti precisi e non contestabili.

E il 'caso Segre', con il corollario atroce di una scorta che accompagna una gentile vegliarda di anni 89, viene usato dalla nostra 'sinistra' politica come un ariete politico, così come hanno fatto, e fanno tuttora, con la chiamata alle armi degli antifascisti da centri sociali che gridano compulsivamente 'al lupo! al lupo!' anche quando il supposto lupo è solo un cagnolino da passeggio e nessun fascismo è alle porte, bensì il normale svolgersi e risuonare in cronaca delle normali contrapposizioni politiche – e le elezioni in questo paese si svolgono, da sempre, in serenità (malgrado le stragi di stato e le famigerate P2 che agivano nell'ombra) e premiano chi è capace di con-vincere senza i mezzucci e le grida farlocche dei pastorelli antifascisti che nessuno ascolta più nel segreto dell'urna.

Vinca il migliore, qualunque sia il senso della parola 'migliore'.

TUTTOSTORIA.NET
La parola “fascismo” deriva dal fascio di verghe che erano portate nell’antica Roma da appositi addetti chiamati “littori”, (da qui la denominazione “fascio littorio”). I fascis littorii erano le guardie del corpo personali del magistrato e rappresentavano il potere che avevano di ucci...

 
 
 
 
 

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