Cantami lo stupore che provi per la vita
affinché io non dimentichi il mio
Poi allontanati senza voltarti
Perché io possa osservare
dal posto in cui mi siederò
le tue ali stagliarsi nella luce del tramonto
in quello che è lo stesso mio volo
Nelle seriche pieghe della tua testa
le dita giocano a nascondino
mentre un raggio di luna
con pudica carezza
si posa sulla tua fronte
Tra le feritoie del pensiero
s’apre un invisibile passaggio
Mi ritrovo con te
bambino
nel tuo sogno
a correre a piedi nudi sulle nuvole
con il vento zingaro
che giostra tra i capelli
frattali
Inviato da: frattalidellamemoria
il 19/07/2009 alle 23:55
Inviato da: x.ELIZABETH_BENNET.x
il 31/10/2008 alle 13:20
Inviato da: tenebra_liquida
il 07/06/2008 alle 10:58
Inviato da: monastero.invisibile
il 11/03/2008 alle 19:50
Inviato da: antonio.gambini
il 10/02/2008 alle 19:42