Le tue mani, che intimamente son percosse
improvvide a raccendere segnato
il mio aspetto a graffiare l'amica
pelle mia in un_t' adoro e tu?_ che č
degli innamorati, sognare folli,
tra alterne carezze in che stregati
d' intrattenersi amanti.
In due in una fregola delirante
ed il nostro sospiro, alto il vagir
stordente e grida di noi all' istante,
strepiti a tutt' amor ch'č coniugato
se non al fin dell' esser lui il concetto
a morir nato.
Mani, mani mie, dannate a chiappar mosche,
soffio di vento
all'inatteso grattar prudori,
astrette a serrar mani altere,
al plauso atroce dei miei canti.
Come io di me colmo le tue mani,
sazia le mani mie di te, fino a domani.
el (grazie)
Inviato da: frattalidellamemoria
il 19/07/2009 alle 23:55
Inviato da: x.ELIZABETH_BENNET.x
il 31/10/2008 alle 13:20
Inviato da: tenebra_liquida
il 07/06/2008 alle 10:58
Inviato da: monastero.invisibile
il 11/03/2008 alle 19:50
Inviato da: antonio.gambini
il 10/02/2008 alle 19:42