Le praticano l'aborto perché per l'ecografia il bambino era malato
ma il neonato era sano: ora la sua vita è appesa a un filo
Aggiornamento dell'8 marzo: il piccolo non ce l'ha fatta...
Non ce l'ha fatta. E' morto nella notte il piccolo che era sopravvissuto all'aborto terapeutico della madre effettuato venerdì scorso all'ospedale fiorentino di Careggi. A togliere ogni speranza di vita sono state le complicazioni cardiocircolatorie. Il bimbo si è spento poche ore fa...
L'interruzione di gravidanza decisa per il rischio di una
malformazione che in realtà non c'era. Il feto di 22 settimane non era affetto dalla "atresia dell'esofago", problema sospettato dopo una serie di esami effettuati nell'ospedale fiorentino di Careggi. Lo si è scoperto dopo l'aborto. Ho letto questa storia su ''La Repubblica", e sono rimasta senza parole.
Il bambino, che è ancora vivo solo perché dopo l'intervento gli è stata praticata, prevista dalla legge quando ci sono possibilità di salvare il neonato, adesso si trova ricoverato nella terapia intensiva neonatale del pediatrico Meyer con una emorragia cerebrale. Pesa mezzo chilo, molto probabilmente non ce la farà.
La storia coinvolge una famiglia e molti operatori, che ora si interrogano per capire se è andato tutto come doveva. L'atresia dell'esofago è una malformazione che colpisce circa 1 bambino su 3.500, e la cui gravità puo' variare dalla parziale assenza del tubo che collega la bocca allo stomaco, al suo collegamento attraverso una fistola con la trachea. Si sospetta soprattutto quando nell'ecografia non si vede lo stomaco. Il problema è che questo organo è invisibile, sostengono gli esperti, su un feto ogni 100, cioè anche in casi in cui non ci sono problemi. E così chi valuta gli esami é indotto all'errore, cioè ad inciampare in un cosiddetto "falso positivo". ![immagine](http://www.ferrandoalberto.com/images/neonato.png)
A Careggi due ecografie, alla ventesima ed alla ventunesima settimana, spiega il quotidiano diretto da Ezio Mauro, hanno rivelato il rischio di atresia dell'esofago e i medici hanno proposto alla famiglia di fare altri accertamenti. In particolare una risonanza magnetica, un esame che forse avrebbe potuto dare una risposta piu' certa sul rischio di malformazione. La donna non ha voluto, ha parlato con un amico chirurgo e ha deciso di abortire. I tentativi dell'ospedale di convincerla ad approfondire a situazione sono stati inutili. Così venerdì scorso è stato effettuato l'aborto.
Ma è stata la scelta giusta? Mi piacerebbe confrontarmi con voi su questo argomento.
Inviato da: cassetta2
il 03/08/2020 alle 11:59
Inviato da: Gerardo
il 05/05/2015 alle 12:37
Inviato da: Ours en peluche
il 04/08/2013 alle 11:33
Inviato da: ninograg1
il 09/01/2013 alle 06:47
Inviato da: Gerardo Pecci
il 04/07/2011 alle 00:29