Inceneritore DesioUn'alternativa esiste ed è migliore sotto tutti i punti di vista - Benvenuti nel blog del Comitato per l'alternativa al nuovo inceneritore di Desio |
PRIMA PAGINA DEL CITTADINO - ABBIAMO VINTO!!!
DI INCENERITORE SI MUORE, LA VOGLIAMO CAPIRE???
Intervento del dottor Federico Balestreri (Associazione Internazionale dei Medici per l'Ambiente) a Bovisio Masciago (20 Aprile 2009)
L'Ordine dei Medici di Monza e Brianza contro il nuovo inceneritore di Desio
"Mio Dio, io a 2 km dall'inceneritore non vorrei starci! Non ci farei stare i miei figli!" Dottor Carlo Maria Teruzzi, Vice Presidente dell'Ordine dei Medici di Monza e Brianza.
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Abbiamo raccolto le firme per indurre il Presidente della Provincia di Milano a bloccare l'iter di costruzione del nuovo inceneritore e per richiedere un'assemblea pubblica con medici indipendenti ed esperti del settore che non abbiano conflitti di interesse.
LA RACCOLTA FIRME E' CHIUSA, CAUSA PASSAGGIO SOTTO LA NUOVA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA
Vuoi sapere quanta diossina uscirà giornalmente dal nuovo inceneritore? Scarica il "Bugiardino degli adoratori del fuoco - Inceneritori&Informazione... come infinocchiare i cittadini" Scarica il volantino distribuito al consiglio comunale di Desio del 2 marzo 09 Diossina Seveso: nella zona colpita c'è il triplo di diossina nel latte materno Per approfondire: "sostanze cancerogene emesse e indagini epidemologiche in Italia", "diossina&inceneritori" e "polveri sottili&inceneritori"
CRONOSTORIA DEL COMITATO
APRILE 2012
NUOVO INCONTRO PUBBLICO A CESANO MADERNO; REPLICATO IL "FORMAT" DELLL'INCONTRO DI VAREDO DEL NOVEMBRE 2011
NOVEMBRE 20011
NUOVO INCONTRO PUBBLICO A VAREDO. LA PRESENTAZIONE UTILIZZATA, IL VIDEO DI EZIO ORZES (1° PARTE E 2° PARTE), IL FILM ZERO WASTE DI VICTOR IBANEZ, LO SPECIALE DE "IL GIORNALE DI DESIO".
MAGGIO 2011
AUDIZIONE DEL COMITATO PRESSO LA COMMISSIONE AMBIENTE DELLA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA
DICEMBRE 2010
INCONTRO A DESIO PER POLITICI LOCALI CON ENZO FAVOINO DELLA SCUOLA AGRARIA DEL PARCO DI MONZA
OTTOBRE 2010
DOPO L'ORDINE DEL GIORNO IN CONSIGLIO COMUNALE SULL'INCENERITORE, VISITA BIPARTISAN AL CENTRO RICICLO DI VEDELAGO (il video).
AGOSTO 2010
GIRIAMO IL VIDEO "INCENERITORE DESIO"
LUGLIO 2010
INCONTRO CON L'ASSESSORE PROVINCIALE ALL'AMBIENTE, FABRIZIO SALA
DICEMBRE 09
LA NOSTRA BATTAGLIA FINISCE SU UN PERIODICO A TIRATURA NAZIONALE
NOVEMBRE 09
RICHIESTA DI AUDIZIONE IN PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA
INIZIATIVA "STRISCIONE SUL BALCONE"
OTTOBRE O9
NUOVO INCONTRO PUBBLICO DEL COMITATO A DESIO: ADESIONE ALLA VERTENZA CIP6, PROIEZIONE DI UN'INTERVISTA ESCLUSIVA AD UN TECNICO INCENERITORISTA (PRIMA E SECONDA PARTE) E DEL FILM "UNA MONTAGNA DI BALLE".
SETTEMBRE 09
SECONDO INTERVENTO DEL DIFENSORE CIVICO PROVINCIALE PER INDURRE LA SOCIETA' BEA A RENDERE PUBBLICO IL PROGETTO DEL NUOVO INCENERITORE
INVIAMO A TUTTI GLI ENTI LOCALI INTERESSATI UNA RICHIESTA FORMALE PER LA COSTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE INDIPENDENTE PER LO STUDIO DELLE ALTERNATIVE ALL'INCENERITORE
GIUGNO 09
IL DIFENSORE CIVICO DELLA PROVINCIA DI MILANO INTIMA ALLA SOCIETA' BEA DI "APRIRE I CASSETTI" E RENDERE NOTO IL PROGETTO DEL NUOVO INCENERITORE
VAREDO, SPETTACOLO TEATRALE FRANKENTEIN DELLA COMPAGNIA DEGLI STRACCI, A SUPPORTO DEL COMITATO.
APRILE 09
CONVEGNO A BOVISIO IN COLLABORAZIONE CON L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
PARTECIPANO: ASSOCIAZIONE DEI MEDICI PER L'AMBIENTE (ISDE), ORDINE DEI MEDICI DI MONZA E BRIANZA, LEGAMBIENTE, WWF, MEDICINA DEMOCRATICA, AMBIENTE BRESCIA (clicca sulle sigle per visionare le presentazioni dei relatori).
Marco Caldiroli
Federico Balestreri
Massimo Cerani
Gianluigi Salvador
Le impressioni della gente
MARZO 09 CONSIGLIO COMUNALE APERTO SUL NUOVO INCENERITORE 3 MARZO 2009 Ci hanno impedito di filmare la seduta, dove 400 cittadini si presentano per sostenere le ragione del Comitato! Ecco il resoconto dei giornali:
FEBBRAIO 09
INCONTRO PUBBLICO CON PAUL CONNET A CESANO MADERNO
Le opinioni della gente:
DICEMBRE 08
IL COMITATO IN TV
NOVEMBRE 08
INCONTRO PUBBLICO 26 NOVEMBRE 08
NOVEMBRE 08
Siamo stati protagonisti dello spettacolo di Beppe Grillo del 10 novembre 2008 a Cantù, dove abbiamo portato a conoscenza del pubblico il caso "Inceneritore Desio"...
Eccoci davanti al palco:
Ecco il nostro incontro dietro le quinte con Beppe:
SETTEMBRE 08
Abbiamo ottenuto un'audizione presso la Commissione Ambiente della Provincia di Milano per spiegare le nostre ragioni.
Con noi il Professor Federico Valerio, Direttore del Dipartimento di Chimica Ambientale dell'Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, che ha demolito la tesi secondo cui gli inceneritori sono innocui, utili e vantaggiosi.
« Il pannolino diventa teg... | Rifiuti Zero va al Parla... » |
Chi sbaglia deve pagare!
Post n°723 pubblicato il 18 Marzo 2013 da noinceneritoredesio
Anche se l'articolo è di qualche mese fa, sarebbe bene ricordare anche alle nostre amministrazioni brianzole che, per una questione di etica, chi sbaglia deve pagare! Rifiuti, i sindaci pagano i danni. Raccolta differenziata misera, la Corte dei Conti chiede risarcimenti milionari. Sindaci, assessori e funzionari della Liguria che non hanno fatto nulla per alzare la misera percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti, rischiano di tasca loro. La procura della Corte dei Conti, infatti, ha appena mandato a giudizio l’attuale e l’ex sindaco di Recco e i loro rispettivi assessori, per non aver rispettato le percentuali minime di differenziata imposte dalla legge. Savona si ferma ad un inquietante 21,9% e l'ing. Pesce ha appena dichiarato che i paesi limitrofi sono attorno al 15%. Contestato il danno economico derivante da tributi e sanzioni per l’eccessivo conferimento in discarica, ma anche, ed è la prima volta in Italia, il danno ambientale. E ora nel mirino ci sono Genova e altri venti comuni. La Guardia di Finanza ha già acquisito documenti, contratti e statistiche da Sarzana a Ventimiglia.La raccolta differenziata non decolla la Corte dei Conti processa i sindaciRecco primo caso, chiesto un milione di multa per gli amministratori della città. L’ATTUALE sindaco di Recco e il suo predecessore, i rispettivi assessori all’ambiente e il dirigente comunale responsabile del settore sono stati citati a giudizio dalla procura della Corte dei Conti per aver causato un danno erariale derivante dal mancato rispetto delle percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti. I cinque, in caso di condanna, dovranno risarcire un milione e 200 mila euro. Se per il danno economico originato dai maggiori tributi e dalle sanzioni per i quantitativi extra conferiti in discarica, si tratta del terzo processo del genere in Italia, per la prima volta nel nostro paese è stato, invece, contestato ai cinque “invitati” (l’invito a dedurre è l’equivalente dell’avviso di garanzia penale) il danno ambientale, pari a circa 80 mila euro. Il procuratore regionale Ermete Bogetti lo collega all’aumento illegittimo di rifiuti portati in discarica,che contribuiscono ad aumentare il «deterioramneto della risorsa naturale terreno, mediante l’introduzione di sostanze e organismi nocivi per l’ambiente e nell’immissione in atmosfera di gas nocivi».Ma, aldilà di questi aspetti, l’inchiesta della Corte affidata ai finanzieri della Sezione Accertamenti Danni Erariali del Nucleo di Polizia Tributaria di Genova, rappresenta un vero e proprio terremoto per quasi tutti i comuni liguri visto che — e lo raccontiamo in queste stesse pagine — la nostra regione è all’ultimo posto tra quelle del centro nord per la raccolta differenziata e al sud è superata anche dalla Campania.Per quanto riguarda Recco verranno processati Gianluca Buccilli, sindaco dal 1999 al 2009, l’attuale primo cittadino Dario Capurro, l’ex assessore Stefano Bersanetti e il suo successore Franco Senarega, oltre al funzionario Franco Canovi. Gli anni presi in esame vanno dal 2006 al 2010quando era in vigore una convenzione siglata nel 2003 tra il Comune di Recco e quello di Genova che affidava il servizio di raccolta e conferimento all’Amiu. Nel 2010, Recco ha assegnato ad un’altra società il servizio dopo lo svolgimento di una gara d’appalto.La citazione della Corte contesta le bassissime percentuali didifferenziata. Se le leggi in materia stabilivano che per il 2006 e il 2010 i livelli minimi dovevano essere del 35% e del 60%, le statistiche di Recco fanno segnare rispettivamente dei miseri 11,89% e 22,83%. La colpa di amministratori efunzionari, secondo la procura è di aver «omesso di assumere qualsivoglia iniziativa atta a ricondurre la gestione dei rifiuti nell’ambito della legge.. promuovere azioni nei confronti di Amiu che in violazione del contratto... non ha rispettato i limiti minimi di legge di raccolta differenziata». I cinque sono difesi dall’avvocato Alessandro Ghibellini. L’ex gloria della pallanuoto locale è da tempo un consulente del Comune di Recco e di recente si è pure occupato di igiene urbana, ma in questo caso si smarca dal suo precedente ruolo, con un ardito dribbling al conflitto d’interessi, difendendo amministratori che sono accusati di aver procurato un danno proprio al Comune. Nelle memorie difensive vengono citati vari aspetti, tra cui: la regolarità dell’appalto, la circostanza che la maggior parte dei comuni liguri siano fuorilegge, errata programmazione di Regione e Provincia, l’assenza di danno ambientale visto che la discaricaè autorizzata, il costo maggiore della raccolta differenziata rispetto a quella indifferenziata. Obiezioni alle quali replica la procura punto per punto. Ad esempio con i dati del Rapporto Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Ministero per l’Ambiente) che «mostra inequivocabilmente come all’aumentare della percentuale di raccolta differenziata decresce il costo annuo complessivo della gestione dei rifiuti». L’avvocato Ghibellini arriva anche a contestare lo scarso effetto deterrente della cosiddetta ecotassa (ossia l’addizionale del 20% per i rifiuti finiti in discarica «ove non siano conseguiti gli obiettivi minimi di raccolta differenziata previsti dalla legge»), perché troppo lieve. «E’ come sostenere — replica il procuratore Bogetti — che se il ladro ruba è perché la pena per il furto è troppo bassa e dunque non sussiste la responsabilità del ladro». E adesso si aprono nuovi fronti anche Genova finisce nel mirinoLiguria in clamoroso ritardo, solo al Sud si fa peggioE ADESSO tocca a Genova e ad un’altra ventina di località liguri tra le quali i capoluoghi di provincia. In questi ultimi mesi, i finanzieri della Sezione Danni Erariali hanno raccolto in molti uffici, da Sarzana a Ventimiglia, la documentazione relativa ai dati della raccolta differenziata e, dopo aver mandato a giudizio amministratori e funzionari per il primo caso, quello di Recco, sono stati aperti altri fascicoli. Sui nomi dei comuni “indagati” non trapela alcunché, ma l’accesso dei finanzieri a Tursi non lascia dubbi sul fatto che quella di Genova sia una delle amministrazioni nel mirino. Naturalmente, la Procura della Corte dei Conti se è vero che parte da un dato oggettivo come il mancato adeguamento ai livelli stabiliti dalla legge lo è altrettanto che analizza anche un elemento soggettivo quale può essere il comportamento di sindaci, assessori e funzionari. Ossia se si sono dati da fare per migliorare la situazione, se hanno contestato eventuali violazionicontrattuali con le aziende cui era stato affidato il servizio con precisi accordi e obiettivi.Detto ciò, il quadro ligure sulla differenziata è quanto mai sconfortante. La nostra è una regione cheper quanto riguarda i rifiuti sembra appartenere al profondo Sud, e purtroppo non è in questo caso una nota positiva.Se nel 2010 la percentuale di raccolta differenziata in Italia fa registrare una media nazionaledel 35,3% (dati ministeriali del-l’Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), al Nord la percentuale sale al 49,1%. Ma se il Veneto è la regione più virtuosa con il 58,7%, la Liguria è la cenerentola conappena il 25,6%. Addirittura sotto la media del Centro Italia (27,1%) e poco sopra la media del Sud (21,2%), ma decisamente staccata dalla Campania che fa registrare un 32,7%.Per quanto riguarda i dati cittàper città, si passa all’Osservatorio Regionale sui Rifiuti gestito da Arpal. Genova, nel 2011, si assesta ad un dignitoso, ma nulla più, 31%, che comunque è sempre appena la metà di quanto previsto dagli obiettivi minimifissati dal combinato di articoli del Codice dell’Ambiente del 2006 e della legge finanziaria del 2007.Certo i genovesi possono consolarsi se guardano le altre province: Savona si ferma ad un inquietante 21,9%; Imperia fa un po’ meglio con 24,5% mentre La Spezia va decisamente meglio con il 35,9%.Nella sua citazione agli amministratori di Recco, il procuratore Ermete Bogetti sottolinea come «la circostanza che tanti non rispettino la legge non costituisce scriminante per il singolo che non la rispetta».E poi cita il Rapporto Ispra attraverso il quale «si evince che regioni italiane paragonabili per condizioni di territorio e distribuzione della popolazione hanno ampiamente conseguito e superato in tutti gli anni gli obiettivi minimi di legge, dimostrando la effettiva realizzabilità del risultato voluto dal legislatore nazionale e comunitario». Insomma, l’esperienza degli altri dimostra che se proprio non è possibile raggiungere nei tempi le tabelle ministeriali perlomeno, con un po’ di impegno, si può tentare di sfilarsi la maglianera di ultimi del gruppo. Fonte: Repubblica, 15/11/12. |
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Il Comitato per l'alternativa al nuovo inceneritore di Desio è nato su iniziativa degli Amici di Beppe Grillo di Monza, Saronno, Desio e Carate Brianza. Siamo semplici cittadini, forse solo un po' più informati degli altri, che vogliono difendere il diritto alla salute proprio e dei propri familiari.
ll nostro scopo è dimostrare che senza inceneritore si può vivere!
PS: non abbiamo intenzione di arrenderci.
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