Creato da NomadMax il 22/02/2005
Il blog vuole essere l'espressione di alcuni momenti della mia vita durante i quali voltandomi a guardare indietro, a quel che fui ricordando tutti i sogni ed i progetti per quel che avrei voluto divenire, sento di aver fallito di aver tradito le mie stesse speranze, i miei sogni. Poi tornando a guardare in avanti verso il mio futuro continuo a sognare e sperare di non perdermi ulteriormente sulla strada che porta al fallimento.

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Parigi val bene una messa...

Post n°19 pubblicato il 14 Marzo 2007 da NomadMax

...una messa forse...

Mia figlia e mia moglie vogliono andare a Parigi a fine Aprile.
L'una per andare a EuroDisney, l'altra per musei e chiese portandosi dietro anche la mamma.

Avete idea di quanto sia lontana Parigi, 14 ore di treno, di treno non di aereo, perché temono l'aereo, moglie e suocera.

Allora armato di buona volontà ho iniziato la mia indagine di mercato per trovare un viaggio a buon mercato, in treno, con il Palatino, ci vogliono 970 euro Andata e ritorno, per 14 ore di viaggio in vagoni non esattamente puliti; in aereo 883 euro  sempre con andata e ritorno, con 2 ore di volo +  2 prima di partire e altre 2 all'arrivo tra bagagli e trasferimento a Parigi.

Sinceramente, mi è passata la voglia, facendo i conti della serva per una settimana a Parigi mi occorrono più o meno 4 stipendi comprensivi di accesso a EuroDisney, Albergo e spesucce varie (ancora non ho cercato l'albergo ne so quanto si paga per accedere a EuroDisney, ma se il buongiorno si vede dal mattino...).

E pensare che nell'84, andai a Parigi con uno zaino in spalla e 500.000 lire in tasca, in treno dormendo nel corridoi, in un misero hotel nei pressi della Gare de Lyon, ci sono rimasto una settimana visitando il Louvre, e nemmeno tutto.


 
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Bambini scomparsi

Post n°18 pubblicato il 07 Marzo 2007 da NomadMax

Il post di oggi sul blog di Beppe Grillo tratta ancora una volta di Angela Celentano, la ricordate, visitate i seguenti siti:

http://www.troviamoibambini.it/

http://www.angelacelentano.it/

Aiutiamo quei genitori che sono stati più sfortunati di altri, quando siamo in giro nelle nostre città, e incrociamo piccoli nomadi e mendicanti ai semafori, guardiamoli bene negli occhi, cerchiamo una somiglianza con le foto dei bimbi scomparsi, e se un dubbio ci assale, prendiamo il nostro cellulare e chiamiamo le forse dell'ordine, che male c'è a far fare un controllo, uno in più è meglio che uno in meno, ritrovare i bimbi scomparsi può essere una grande e bella vittoria.

Una volta almeno oltre ad intenerirci per i cuccioli abbandonati, per le immagini di animali in via di estinzione, oltre ad indignarci per la caccia alle megattere, indignamoci, e incazziamoci per i bimbi sottratti.

 
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Questa mattina pioveva...

Post n°17 pubblicato il 21 Febbraio 2007 da NomadMax

Mah! a me la pioggia piace, mi rende triste e pensieroso, sapete, a me
piace essere triste e pensieroso, e' in quei momenti che metto a fuoco
la mia vita.

Mi piace molto quando scroscia forte, forte, e quasi non si
vede niente, allora io esco con un ombrello, d'estate anche senza, e
sempre d'estate mi tolgo anche gli occhiali, tanto non vedrei
niente lo stesso, dunque esco con l'ombrello, e passeggio, passeggio
senza posa, senza affaticarmi, ma, se smette di piovere mi viene
una stanchezza tale che solo un provvidenziale taxi puo' salvarmi.

Sapete i colori con il sole sono belli, splendidi,
brillanti, ma, sono anche affaticanti e sovente distraggono,
invece quando piove, tutto il mondo prende un uniforme colore grigio,
molto riposante, sonnolento, ed ecco che hai il tempo di guardarti
intorno, e, scopri un palazzo che ti piace, che non avevi mai visto
fino a ieri, e certo, non lo hanno fatto in meno di 24 ore, scopri
anche che la strada dove abiti ha un buon odore, ed e' bella con i
suoi platani belli puliti e lucidi finalmente senza quella patina di
smog che li soffoca; hai la sorpresa, che quell'odioso palazzo stile
ottacento troppo carico di motivi architettonici, ora sembra piu'
snello, e quasi ti sembra di avere attraversato il tempo ed essere
tornato ai tempi della tua fanciullezza, quando lo vedevi come la
residenza di una stupenda principessa in pericolo, e tu eri il principe
azzurro che la traeva in salvo.

Ricordo una volta, ero giovane, molto giovane, stavo
passeggiando con un amico dopo la pioggia a Villa Ada, tornavamo
dalla pista di pattinaggio che risultava impraticabile, avevamo
deciso di approfittare del fatto che non c'era nessuno per assaporare
una passeggiata come se fossimo stati in campagna, l'erba era verde
lucida, profumava di "erba" (solo dopo la pioggia si puo' gustare la
vera fragranza dell'erba), si sentiva l'odore della terra,
penetrante, intenso, era d'estate, e la temperatura assai calda
faceva si che' dal terreno si levasse una leggera nebbiolina,
che tutto impregnava, d'improvviso, con la coda dell'occhio
vedemmo un movimento, ambedue provammo la sensazione di essere
osservati, rimanemmo immobili, girando lo sguardo verso il punto che
ci interessava, il fatto era che tutti e due stavamo facendo la stessa
cosa senza esserci parlati, poi ci fu' un altro movimento, meno
rapido, vedemmo confusamente una chiazza di colore che sfumava dal
verde al rosso in rapido movimento tra due alberi, avvertimmo che non
udivamo altro che il nostro respiro, niente piu' cinguettii,
scricchiolii, poi mettemmo a fuoco con lo sguardo una scena che ci
fece drizzare i peli, non dalla paura, ma bensi' dall'emozione,
notammo che tra gli alberi c'era l'arcobaleno, piccolo, ma c'era, e
verso il punto in cui sembrava posarsi, stava correndo un piccolo
essere, uno del Piccolo Popolo, era vestito con una casacca
verde, che finiva a punte, su dei pantaloni o calzamaglia rossa,
portava delle scarpette a punta alte fino alla caviglia, ed in testa
aveva un copricapo verde, di foggia strana, tipo quello degli alpini,
forse un po' piu' stilizzato, ma, la cosa piu' entusiasmante era il
viso, da adulto, con una barbetta corta e ben disegnata che contornava
il viso senza coprirlo, e finiva a punta sul mento, ma non era alto
piu' di 30 o 40 cm., provammo l'impulso di lanciarci anche noi verso il
punto in cui finiva l'arcobaleno, ma era naturalmente inutile, il
LEPRECAUNO, aveva di sicuro gia' nascosto la sua pentola d'oro;
d'improvviso l'arcobaleno scomparve, e gli uccelli ripresero a tessere
le lodi della natura con i loro canti, ed il vento spazzo' via
la nebbiolina, ci guardammo in faccia e... da quel giorno, come
potrei odiare la pioggia?

Perche' sto raccontando queste cose a voi? E' semplice,
perche' piove! Perche', cosi'come la pioggia, lava le impurita' del
mondo, e ce lo rende di nuovo pulito, pronto per essere sporcato
ancora, cosi' la pioggia lava via le nostre maschere, e ci rende piu'
umani, piu' veri!

P.S.
Oggi sotto la pioggia, ho sentito qualcosa che si distaccava da me, che
mi abbandonava, in fondo e' tanto bello:

ESSERE SE STESSI

e' tanto bello potersi mostrare al mondo come si e' realmente, senza tema
di essere respinti, perche', se il mondo ti respinge, vuol dire che non ti
merita.

 
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Solitudine

Post n°15 pubblicato il 15 Febbraio 2007 da NomadMax

Da ragazzo mi rincattucciavo nel salone di casa, al buio, raggomitolato su di una vecchia poltrona che mi conteneva tutto, e lì, passavo delle ore meravigliose, come al cinema vedevo dei mondi meravigliosi che creavo per mezzo della fantasia ed in cui io ero sempre l'eroe che, anche attraverso svariate vicissitudini, risciva ad avere la meglio fino ad
essere aclamato ed osannato.
Più grandicello, mi arrampicavo su di un gigantesco pino, e li passavo delle ore comodamente seduto su di una biforcazione a guardare il mondo dall'alto.
Poi si cresce, e inizia l'affannosa ricerca delle amicizie, ma anche cosi si sente nel cuore la voglia, o necessità di uno spazio tuo.

Poi si è costretti a crescere ancora e ancora,e ci si lascia indietro quel mondo di favola cui ci era abituati, ed è allora che la solitudine, quella vera che nasce dalla noia, dalla routine di tutti i giorni , dal la alienazione di un lavoro che non ti piace ma che sei costretto a portare avanti, quella solitudine ti distrugge, ti mina nel più profondo del tuo
essere.
Ora che sono vecchio e credente, e i miei rapporti con il Signore sono buoni e danno frutto e non ho più paura di quella solitudine (quella brutta) devastante.
Ma ho sempre bisogno di un angolino solo per me, e di uno per me e gli altri, come questo.

 
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E Il Tempo Passa....

Post n°14 pubblicato il 12 Febbraio 2007 da NomadMax

....e il tempo passa....

Il tempo è imparziale, passa per tutti, e, per tutti in modo eguale, giorno
dopo giorno, inesorabilmente.

La mia vita.

Fino ad ora.

Parte della mia vita.

È passata.

Mi dicono gli anziani che da piccolo dicevo che, da grande, avrei fatto il
pompiere prima, il poliziotto poi....

Eppure è passata.

Alle elementari, i primi turbamenti, i sogni di grandezza, le fantasticherie
su una mia eventuale parentela con dei genitori ricchi e buoni, e non, come
quelli che avevo, che si son poi dimostrati ancora migliori di qualsiasi
fantasia.

Da grande farò l'ingegnere, per costruire tante case, così la gente non
vivrà più in baracche.

Da grande farò il medico, così potrò curare tutti, perché sarò un bravo
medico.

Poi....i primi cambiamenti....

Da grande farò il ginecologo, ma solo per donne giovani, così non faticherò
per il sesso.

Parlare di sesso ci faceva sentire grandi, più le parole erano sporche più
grandi ci si sentiva.

...e il tempo passa....

La scuola media, il liceo.

Da grande farò il politico, perché quelli che abbiamo sono ladri.

Da grande sarò con il popolo perché il popolo soffre.

Si avvicina poi la maturità!

Da grande farò l'avvocato, perché ruba più un avvocato con la valigetta che
dieci uomini con un mitra.

Da grande sarò ricco, guadagnerò moltissimo, avrò delle segretarie, sarò
IL padrone.

Da grande....

Da grande.

... e il tempo è passato, ed io cresco con il passare del tempo, ma non
divento grande, i sogni non si avverano, quindi, non cresco.

Prima un lutto, poi l'impatto con il mondo del lavoro, quello vero, non quello
vagheggiato del mondo della fantasia, quello duro, quello in cui i carburanti
in pieno inverno mi spaccavano la pelle, le dita si congelavano.

Il lavoro, prima uno, poi un'altro, e un'altro ancora.

Ora.

La disoccupazione, non è un sogno è un incubo!

Da grande..... ma, diventerò mai grande?

Se mai diventerò grande, farò cose strabilianti, cose che nessuno crede che
io possa mai fare...

...farò...

...da grande, vorrei non fare più gli errori che ho commesso sino ad ora

Mai come ora, la mia fine mi sembra attuabile e vicina, forse un rilassamento,
forse l'unica possibilità vera di reiniziare da capo, in un'altra dimensione,
in un'altra vita.

Vorrei mi fosse concessa un'altra possibilità, nuova, diversa, ricomniciare.
Da capo. Morte e Rinascita.

Abbandonarsi, riposarsi dagli affanni, lasciare tutti e tutto, lasciarsi
andare....

...ed il tempo passa...

...e...

...da grande....

 
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Lunedì

Post n°13 pubblicato il 12 Febbraio 2007 da NomadMax

Incredibile come il lunedì sia così lunedì. Il tempo e grigio, l'ultima volta che ho controllato stava piovendo, la lampada della scrivania si è rotta, è arrivato un nuovo collega e per la terza volta in 2 mesi dovrò salire in cattedra e formare questa persona. Oggi sarei dovuto essere in montagna a sciare... mah, forse mi riuscirà fra un mese, ho posticipato la partenza all'11 marzo, speriamo che la neve resista. Spero proprio di resistere io, oggi a causa di un impegno ho dovuto prendere la macchina per venire in ufficio, fanno 9 euro di parcheggio, mi sorbirò il traffico del rientro.

Si, è proprio lunedì.

 
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Niente vacanza

Post n°12 pubblicato il 08 Febbraio 2007 da NomadMax

L'operazione non è andata proprio bene, per cui niente settimana bianca.

peccato.

 
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Giornata casalinga

Post n°11 pubblicato il 08 Febbraio 2007 da NomadMax

Ho passato la giornata in casa, con mia figlia i suoi cuginetti e mia cognata, mentre mia moglie, il fratello e la madre sono in clinica dove mia suocera viene sottoposta ad un delicato intervento per alcune microcalcificazioni al seno. Siamo in attesa di conoscere il risultato dell'intervento, risultato che decreterà la possibilità o meno di poter partire per la settimana bianca questa domenica. Ma ho un brutto presentimento, anche se tutto andrà per il meglio, credo proprio che sia mia moglie, che mia suocera e mia cognata troveranno certamente un pretesto per evitare la partenza, in barba ai desideri dei ragazzi e di noi padri.


 
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Vi capita mai di andare in fissa per qualcosa?

Post n°10 pubblicato il 06 Febbraio 2007 da NomadMax

Vi capita mai di andare in fissa per qualchecosa? A me sta capitanto in questi giorni, non riesco a non ascoltare un brano, lo ascolto continumente, con il mio lettore di mp3, ascolto solo quel brano, solo quello. Il fatto strano è che è un brano in tedesco, lingua che non capisco, ma chissà perché quando ascolto quel brano, mi vengono in mente scene di fantasy, elfi, nani, draghi... Ora che ci penso, lo stavo ascoltando mentre leggevo i due libri di Eragon. Certo che funziono proprio male.

p.s.
Il brano in questione:

Wo Die Wilden Rossen
Fusspils 11

Qualcuno li conosce?



 
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Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 25 Gennaio 2007 da NomadMax

L'anno nuovo è come un libro con 365 pagine vuote...fai di ogni giorno il tuo capolavoro usa tutti i colori della vita e mentre scrivi sorridi!!

 
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