(dis)Ordine nel Caos

CORSIE PEDONALI PER SMARTPHONE/CELLULARI

Il testo che segue è il commento che ho inserito ad un post nel Blog

http://blog.libero.it/RENUDO/view.php?reset=1

Leggendo il tuo post mi è tornata in mente una notizia che ho letto un po’ di tempo fa. In America hanno creato piste pedonali per chi non può fare a meno di usare il cellulare/smartphone. La “cosa” può far sorridere, lasciare basiti o esserne entusiasti, siamo nell’era moderna del resto, un po’ troppo moderna forse?! Maleducata anche?! – Vero che quasi tutti oramai possediamo cellulari e computer, personalmente da questi non mi sento posseduta, ne faccio “semplicemente” uso, avendo la capacità di spegnere tutto pigiando un pulsantino – Ti lascio il link della notizia http://www.tgcom24.mediaset.it/tgtech/2014/notizia/washington-prima-corsia-pedonale-per-chi-usa-lo-smartphone-_2058795.shtml

DOMANDE / CONSIDERAZIONI

Ø Abbiamo sul serio necessità di avere “corsie preferenziali” per definirci e proclamarci  liberi e, nel nostro presunto esser liberi, non arrecare disturbo al prossimo?

Ø Abbiamo sul serio necessità di esser raggiunti, via cellulare, da chiunque in qualunque momento e/o situazione?

Ø Togliere, o ridurre al minimo, la suoneria ad un cellulare, quando si è in un luogo pubblico (cinema, ristorante, pub, teatro, anche in spiaggia, etc.), è così “difficile”?

Ø Pensare che al vicino di ombrellone, magari possa dar fastidio sentire il nostro cellulare che squilla ripetutamente, è così complicato?

Ø Abbassare il tono della voce e pensare che, a chi ascolta una nostra telefonata, inviata o ricevuta che sia, possa non interessare?

Ø Pensare che a volte il tono della voce, arreca fastidio quasi urticante, è così astruso?

Ø Rendere silenzioso il proprio cellulare, è così lesivo della libertà personale?

 EDUCAZIONE / RISPETTO / RICORDI / REGOLE / MIO PADRE

Tantissimi anni fa, quando comprai il mio primo cellulare, lo feci pensando mi fosse utile in caso di bisogno urgente, mio o dei miei familiari, per esser si raggiunta tempestivamente, ma per motivi “seri”. Seguendo regole di buon senso insegnatemi  da mio padre, ai tempi si parlava di telefono fisso o del suonare un campanello:

1) prima di fare una telefonata pensa se a te, in quel momento/situazione/orario, darebbe fastidio riceverne;

2) non si telefonata alle persone negli orari dei pasti;

3) non si telefona alle persone prima delle 09.00;

4) non si telefona alle persone dopo le 21.00;

5) quando sarai grande, ricordati che queste “regole” saranno comunque attuali.

A distanza di circa 30 anni, ancora oggi ringrazio mio padre per questo suo insegnamento. Da tempo il cellulare non è più qualcosa che utilizzo solo in caso di emergenze, ma ancora oggi, lo uso cercando di adoperare almeno un po’ di buon senso nel rispetto altrui, che sia per chiamare, che sia per inviare sms.

Spesso tolgo la suoneria (o spengo proprio il cellulare) anche quando sono in casa, perché ritengo “sano”  staccare la spina da questa moderna necessità di raggiungere ed essere raggiunta.

Il telefono la tua voce ... si ma non sempre per favore

Per me libertà è anche questo …

NF