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Pettegolezzo: una malattia.

Post n°46 pubblicato il 04 Maggio 2012 da non_muoverti

 

 

Carl Gustav Jung famoso psicologo elvetico affermò che ogni dipendenza è insana , non conta che si tratti di droga di alcool o l'idealismo.
Benchè fedele seguace del suddetto vorrei, oggi, provare a confutarlo proponendo una dipendenza "salutare": quella da "sapere" e da "conoscenza" che dovrebbe contrastare quella cattiva e molto diffusa del "pettegolezzo". Gossip, indiscrezioni velate, allusioni e maldicenze proliferano anche al di fuori dei media editoriali e visivi.

Allusioni sulla vita privata degli altri, insinuazioni e osservazioni camuffate da una bonaria sbadataggine e da una finta ingenuità costituiscono una infezione comunicativa un morbo che può mutare in ossessione. Comportamenti come giudicare o parlare in continuazione della vita altrui, rivelare dettagli presonali e delicati che riguardano persone assenti sono indice, da un punto di vista psicologico, di uno squilibrio emotivo ed affettivo. Chi spettegola ha un limitato senso dei confini personali e vive un'inconscia ansia di controllo. Spesso ha bassa autostima ed essendone consapevole cerca di screditare gli altri. I pettogoli/e sono anche abili manipolatori: chi sparla, anche quando sembra manifestare simpatia e confidenzialità,  lascia intendere di farlo per dovere di cronaca e amor di verità. Chi non si è mai imbattuto nei danni che un pettegolezzo arreca ad una persona?

Difendersi da un pettegolo/a si può:è fondamentale individuarlo/a ed evitarne la compagnia, fare in modo di non ascoltare quanto racconta e sottolineare in modo sereno e aperto che Voi credete nei valori di fiducia e di rispetto e discrezione, mantenere allo stesso tempo un atteggiamento di coerenza e riservatezza. Il pettogolo/a se lo conosci lo eviti, se lo conosci non ti uccide.

 

 

 

 
Rispondi al commento:
complicemente1
complicemente1 il 05/05/12 alle 18:18 via WEB
Come molte donne, volontariamente o no, casco nel pettegolezzo, ma evito ed odio quello cattivo. Finchè si parla di cose non importanti e superficiali, posso anche fare la battuta, ma se il discorso finisce sull'intimo, sul personale con giudizi veramente pesanti, nonostante sia logorroica, mi si blocca la parola... se le persone pensassero ai danni che arrecano con certi giudizi e sentense, forse andrebbero più cauti. Concordo pienamente con te, per quanto riguarda l'individuo tipo, è sicuramente un represso ed infelice, che preferisce guardare in casa d'altri. Ciao Fabiana, buon weekend. MIA
 
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