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Un blog creato da non_muoverti il 30/10/2011

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Messaggi di Novembre 2011

Con Il Cuore

Post n°10 pubblicato il 22 Novembre 2011 da non_muoverti

 

 

"Ehi, Uomini Noi donne fortuite teniamo in cuore desideri del caso abbiamo bisogni strampalati e amori incomprensibili.”

Esistono uomini che potrebbero annientarsi senza conquistare una sola delle nostre unghie, uno solo dei nostri capelli, e altri che ci conducono via con un fiore di campo

Tu hai me senza condizioni,

e sai perché?

Perché mentre mi hai visto sudare

sangue hai preso la mia mano, perché hai,

con me, pianto.

Quindi senti bene, mio caro amico: da piccola avevo un cane che quando stavo male abassava le orecchie ed era triste per me. E’ l’unica creatura che io abbia amato profondamente.

Ho amato te, subito, come quel cane.

Se il genere maschile sapesse cosa potremmo dare in cambio di una lacrima!

E quindi amico mio prezioso ti chiedo di usare la conoscenza del tuo cuore con me e con tutte le donne che, come me, si trovano intorno delle persone che scrutano ogni loro parola, che credono di saper interpretare ogni loro pensiero. Questi non sono amici no, sono solo amanti egoisti che sperperano i loro capitali non per noi, come credono, ma per la loro vanità.

E noi dobbiamo essere allegre quando loro sono allegri, e noi dobbiamo essere in forma quando loro hanno voglia di andare a divertirsi.

Siamo professioniste, oggetti del desiderio al primo posto per la loro superbia ma all’ultimo nella loro stima. Noi non possiamo permetterci amori o amicizie sincere noi abbiamo paura perché sappiamo già come va a finire, io almeno lo so bene come va a finire perché… tutto ho già visto e conosciuto, mattine, sere, pomeriggi, misurando le mie giornate con i cucchiaini del caffè….

Così come posso rischiare?

E se IO per una volta volessi rischiare?

Esigere un uomo che non chieda conto della mia vita,

che ami i miei sentimenti, più del mio corpo?

Ho incontrato te: forte, raggiante, spettacolo della vita…

E cerco di capire se riuscirai a liberarti dalla caotica solitudine che mi circonda. Allora, uomo, guardami, guardami!

Ci vuoi provare? Vuoi stare con me? Perché se lo vuoi per me va bene.

Facciamo che una delle tue idee gettate viva nelle sue forme la

Trascendenza del proprio significato delle sue componenti, le parole

Perché questo non consiste il fattore aggiunto

Ma solo la celebrazione di forme annullate nella

Immediatezza dell’istinto

Sempre più vita, ovvero più che vita

 
 
 

Sussurro

Post n°9 pubblicato il 17 Novembre 2011 da non_muoverti

 

 

Te lo dico sottovoce,

l'infelicità che

da te lontana

mi annulla.

Nè cieli, nè mare, nè sole

mi sono accanto

Ma quello che resta

della mia anima di argilla

sola nel mio mondo

come ogni sera

lascio alla penna  trasportare

le mie emozioni

ma il mio amore per te

non rimarrà confinato in questo foglio nero

ho voglia di lanciarmi in un lungo volo

senza tempo

senza confini

e planare dolcemente tra le tue braccia

dove il tuo cuore mi farà da cuscino

 

 

 
 
 

Riflessioni

Post n°8 pubblicato il 15 Novembre 2011 da non_muoverti

 

 

E allora ho intuito che nelle esperienze più avvincenti si impara solamente quello che già si sa ma che spesso rimante latente, allo stato embrionale, un abbozzo di sentimento che aspetta il calore per schiudersi e fiorire. In mezzo a quella moltitudine di anime, avvertivo, ancora prima di vedere, che la sua presenza sovrastava lo spazio circostante come se lui e solo lui, da solo, inglobasse tutte le vite che mi circondavano. Quel desiderio, a lungo soffocato, divenne improvvisamente un veicolo di trascendenza: l’amore come dissoluzione del proprio io nella persona amata per rinascere poi a vita nuova. La felicità è condivisione e la vera malattia dell’uomo e l’aridità affettiva. Donare è di gran lunga più appagante che ricevere, l’amore è un bene di cui abbiamo riserve illimitate, è un bene che più elargisci e più aumenta e ci arrichisce. E infine ho compreso che vederlo, l’amore, negli occhi dell’amato rappresenta una gioia incomparabile e che l’eternità si può trovare nella stretta di un lungo abbraccio.

 
 
 

Solo Di Me

Post n°7 pubblicato il 13 Novembre 2011 da non_muoverti

  

 

 

Si ha bisogno di alti e bassi. Che dirti?In certi momenti, quando passo tra mani, ormai aride, foto come queste, mi vien una gran voglia di bruciarle e anche una gran dolcezza e penso che essere stata dall’altra parte dell’obiettivo sia stata una grande fortuna. Poi, magari, dopo qualche minuto cambio idea e vorrei ridurle a lembi di carta bianca non impressa e non soffocare d’angoscia, e gridare.Alti e bassi, sì. Servono a colmare le notti passate a non dormire e di questi molta gente ne riempie l’esistenza. La mia vita, al contrario, è fatta di attese.E da quanto dura, non lo so. Un anno? Due? Mille? Forse da poche ore…. e durerà ancora lo so. E credo questa sia la mia vera grande missione, l’attesa per qualcosa che è esaltazione essenziale: il frutto di un’esistenza consumata tutta “da dentro”.Uno scrutare incessante da dietro la finestra, come dietro a tende di seta ma di una clinica.I Ricordi?Rivivendoli nella mia mente, mi perdo vagando per quel viale, con le foglie secche come i discorsi scricchiolanti sotto le scarpe, e a tutto quello che tu fai, io partecipo, linea per linea, quartiere dopo quartiere. Siamo come due numeri primi. Non ci siamo mai rivolti domande che ci avrebbero compreso, perchè siamo uniti da un distacco così infinito.Ti ho parlato solo che di me, di cose per te così lontane. Di una vita da sfrattata

 
 
 

Oltre La Porta

Post n°6 pubblicato il 07 Novembre 2011 da non_muoverti

 

Ora ho interesse solo per gli ambienti spogli, disadorni composti di qualcosa di manchevole e dignitoso allo stesso tempo; come se la realtà sentisse il bisogno di riscattarsi di una quotidiana decenza che permetta di sopravvivere……

…senza accenni di ricordi, nell’oggettività delle
cose, tra la gente comune e vera , come se, oltre quella porta ci fosse veramente
tutto quello che avevo desiderato e sognato, e magari che da quegli occhi
nebbiosi e velati, le palpebre potessero battere senza alcun senso di
peso.

Cambiare. Non è solo un desiderio, ma un impulso
per fermare una vita, contrassegnata dal riaffiorare di risentimenti e
segni di molte cancellature.

Tanti minuscoli fogli scritti a matita, visibilmente
provvisori.

Sull’avambraccio destro, l’inchiostro necessario per
trattenere sotto uno strato di pelle un piccolo passero nero e un fiore tra i
solchi di vene fino una mano bianca, priva di sensibilità.

Ma questo è solo un
dettaglio. Senza retorica. Un estremo periodo soffocante di
contenuti.

 
 
 
 
 
 
 

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