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Messaggi di Marzo 2012

The perfect Day

Post n°37 pubblicato il 29 Marzo 2012 da non_muoverti

 

 

 

 

 

Dicono che non esista. L'intricata rete di incognite e varabiali lo rende pressochè inarrivabile e così, la perfetta combinazione che nel nostro immaginario è la successione di eventi che più rasenta la perfezione, inevitabilmente non si avvera mai. Sarà successo a tutti di dover lottare con l'incertezza, di combattare con la paura del futuro e di quello che ci può succedere, a volte ci sentiamo in balia delle decisioni che gli altri prenderenno per noi, e in definitiva si può avere l'impressione di non riuscire a tenere tutto sotto controllo. E poi, quasi per caso, si prende consapevolezza che controllare tutto non è necessario e che, anzi, qualcuno può amarci così con le nostre fragilità e insicurezze. E all'improvviso e senza capirne il perchè il giorno perfetto è lì ed è molto di più di come lo avevamo immaginato e forse, per chi lo vede da fuori, con un certo distacco non è poi tanto perfetto, ma per chi lo vive

accidenti se lo è....  (dqta)

 

 

 

 

 

 

 
 
 

Uomini Vs. Donne (ma solo per ridere un po')

Post n°36 pubblicato il 25 Marzo 2012 da non_muoverti

Soprannomi

Se Laura, Susanna, Debora e Maria vanno a cena fuori, si chiameranno l’un l’altra Susanna, Debora, Laura e Maria.

Se Mario, Luca, Carlo e Giorgio vanno a cena fuori, si rivolgeranno affettuosamente l’un l’altro come ‘Ciccione’, ‘Testa di cazzo’, ‘Buffone’, e ‘Godzilla’.

A cena fuori

4 Uomini a cena fuori: anche se il conto è di 80 euro, ognuno tirerà fuori 20 euro e dirà che non ha tagli minori, e non vorrà il resto.

4 donne a cena fuori: quando arriva il conto, compare la calcolatrice.

Soldi

Un uomo pagherà 5 euro per un oggetto che ne vale 2 euro, se lo vuole.

Una donna pagherà 2 euro per un oggetto che ne vale 5 euro, che non vuole.

Bagno

Un uomo ha in media 6 oggetti nel bagno: uno spazzolino, un dentifricio, una schiuma da barba, un rasoio, un sapone e un asciugamano dell’Holiday Inn.

Una donna ha in media 337 oggetti, la maggior parte dei quali un uomo non riesce a identificare.

Discussioni

Una donna ha l’ultima parola in ogni discussione. Qualsiasi altra cosa un uomo dice è l’inizio di una nuova discussione.

Futuro

Una donna si preoccupa del futuro finché non trova un marito.

Un uomo non si preoccupa mai del futuro finché non trova una moglie.

Successo

Un uomo di successo è colui il quale guadagna più di quanto sua moglie sia in grado di spendere.

Una donna di successo è quella che trova quest’uomo.

Matrimonio

Una donna sposa un uomo sperando che cambi, e lui non cambierà .

Un uomo sposa una donna sperando che non cambi, e lei cambierà .

Vestirsi bene

Una donna si veste bene per fare shopping, dare acqua alle piante, buttare la spazzatura, rispondere al telefono e prendere la posta.

Un uomo si veste bene per i matrimoni e per i funerali.

Naturalezza

Gli uomini si svegliano con lo stesso aspetto con il quale sono andati a dormire.

Le donne in qualche modo si deteriorano durante la notte.

Prole

Una donna sa tutto dei suoi bambini: appuntamenti dal dentista, migliori amici, sogni, incubi, paure e speranze.

Un uomo è vagamente a conoscenza di una persona bassa nella casa.

Pensiero del giorno

Ogni uomo sposato dovrebbe dimenticare i propri errori: non c’è ragione perché due persone ricordino le stesse cose.

Età

Infine: Qual’è la differenza tra uomini di 8, 18, 28, 38 e 48 anni?

A 8 anni lo mettono a letto e gli raccontano una storia.

A 18 anni gli raccontano una storia per non andarci a letto.

A 28 anni gli fanno credere di doverle raccontare una storia per portarla a letto.

A 38 anni gli raccontano una storia e vanno a letto con un altro.

A 48 anni non hanno bisogno di raccontargli niente perchè si è già addormentato sul divano.

E qual’è la differenza tra donne di 8, 18, 28, 38 e 48 anni?

A 8 anni la metti a letto e le racconti una storia.

A 18 anni le racconti una storia e la porti a letto.

A 28 anni non hai bisogno di raccontarle nessuna storia per portatela a letto.

A 38 anni ti racconta una storia e ti porta a letto.

A 48 anni le racconti una storia per evitare di portarla a letto.

 
 
 

Ti accorgi...

Post n°33 pubblicato il 19 Marzo 2012 da non_muoverti

 

 

 

Ti accorgi che stai invecchiando quando, guardandoti allo specchio, riconosci nel tuo volto quello di tua madre o di tuo padre.

Se mi guardo allo specchio non riconosco nè l'uno nè l'altra, forse perchè un padre non l'ho mai avuto e riconoscere i suoi tratti, qualore ci fossero, mi sarebbe impossibile e forse perchè mi spaventa riconoscere quelli di mia madre, ritrovarmi nella sua solitudine.

Ti accorgi che stai invecchiando quando, nonostante lo scorrere del tempo, le esperienza maturare, le volte  che la vita di ha messo in ginocchio e quelle in cui ti sei rialzata, ci sono cose che non riesce più a comprendere.

Capire, a volte, è un verbo difficile da coniugare.

Allora che si fa, si va avanti, si fa quel che si può, si aspetta che siano gli altri a spiegarti. Se ce la fanno.

 

 
 
 

Tra Madre e Figlia....

Post n°32 pubblicato il 18 Marzo 2012 da non_muoverti

 

Ieri pomeriggio, come ogni sabato, assieme a mia figlia mi sono recata al vicino supermercato per fare la spesa. Parcheggio normalmente dove trovo il primo posto libero, dopodichè entro e riempio il carrello di provviste per nutrire le mie due creaturine.Non lasciatevi ingannare dal dolce appellativo perchè si sa i figli so piezze'core ma il termine squali sarebbe più appropriato. Finisco di pagare alla cassa, mia figlia imbusta e mette per bene le borse nel carrello. Qundo usciamo ecco che si presenta, davanti ai nostri occhi, la scena del crimine: una macchina piazzata davanti alla mia, di traverso, che mi blocca completamente l'uscita, ma non solo, l'incivile di turno aveva invaso il posto riservato ai disabili. Passata l'iniziale rabbia per la forzata immobilità e perchè mi sta veramente sui zebedei, che uno sconosciuto qualunque rubi minuti preziosi del mio tempo, sento salire l'indignazione per il grave gesto incivile di occupare uno spazio che non gli spetta. La vendetta sta prendendo forma nella mia testa e mia figlia che ha già intuito tutto, prepara la spedizione punitiva con l'efficienza di una macchina da guerra. "Mamma facciamo così, io faccio da palo e ti copro le spalle tu prendi le chiavi e gli righi per bene la macchina". Tesoro di mamma, penso, mentre vedo nei suoi occhi scintillare la luce della giustizia, sta crescendo bene, magari con il tempo smusseremo un po di angoli e al posto di rigare le macchine dei cafoni incivili, bucheremo le gomme, ma per il momento va bene così. Va bene che una ragazzina di 12 anni si indigni per quella che ritiene un'ingiustizia, va bene che abbia più senso civico lei di quel demente e tutta la sua discendenza messa insieme. Stiamo per passare all'azione quando l'idiota mi si para davanti. Sono consapevole che il piano A è fallito, ma non posso di certo lasciarlo andare senza averlo insultato per bene. Gli chiedo se è il modo di parcheggiare, senza un minimo di rispetto e se non si vergogna di aver occupato lo spazio per disibali. Lui per tutta risposta mi dice che tanto è rimasto dento solo pochi minuti e mi fa spallucce. La mia rabbia cresce ancora di più ed esplode in un repertorio di complimenti che va dal deficiente all'idiota per passare dal cafone al maleducato. Di chiedere scusa non ci pensa minimamente quindi mia figlia propone di menarlo...."E tu lo sai mamma che quando mi incavolo sono veramente forte"  Ci sentiamo impotenti tutte e due difronte a tanta maleducazione e al menefreghismo assoluto. Stiamo per allontanarci quando mia figlia, con un abile colpo di coda, abbassa il finestrino e gli urla "ti auguro che un giorno tu lo debba usare per davvero quel posto e ti auguro che un cretino come te te lo rubi".

Sgommiamo...."mamma dammi il 5"

 

 

 
 
 

la felicitą

Post n°31 pubblicato il 16 Marzo 2012 da non_muoverti

Non si è mai troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell’anima. Chi sostiene che non è ancora giunto il momento di dedicarsi alla conoscenza di essa, o che ormai è troppo tardi, è come se andasse dicendo che non è ancora il momento di essere felice, o che ormai è passata l’età. Da giovani come da vecchi è giusto che noi ci dedichiamo a conoscere la felicità. Per sentirci sempre giovani quando saremo avanti con gli anni in virtù del grato ricordo della felicità avuta in passato, e da giovani, irrobustiti in essa, per prepararci a non temere l’avvenire. Cerchiamo di conoscere allora le cose che fanno la felicità, perché quando essa c’è tutto abbiamo, altrimenti tutto facciamo per averla.

(Epicuro-Lettera sulla Felicità)


Quante strade ho percorso pur di raggiungerla

ma lei correva così in fretta che non riuscivo mai ad afferrarla

e poi quando mi spaventava e mi stava stretta

correvo il doppio per paura di perderla.

la felicità assomiglia ad una clessidra

ma una volta passata non puoi girarla

è come sabbia che ti scorre fara le dita

ed è inutile che stringi il pugno per evitare di perderla.

Da piccoli ci insegnano cosa è bene o cosa è male

ci impartiscono un'educazione, ci inculcano il rispetto

e il senso del dovere, ci inesegno come parlare e come comportarci...

ma non ci insegnano ad essere felici

Dovrebbero esserci delle scuole che insegnano l'arte delle felicità

e che, questa non dipende da dove arrivi, ma dall'atteggiamento che hai 

mentre ci arrivi.

perchè tante volte si dice che una persona si comporta in un modo adulto

perchè ha ricevuto una certa educazione.

Allora educhiamo i figli a vedere le cose nel verso giusto

e che a volte possono essere felici anche subito a non devono aspettare di diventarlo,

come ho letto una volta, tanti vivono nella speranza di essere felici per poi non esserlo mai

mantre forse lo potevano essere anche subito

e che in fondo le cose non cambiano

cambia il modo che hai di vederle,

come dico sempre non puoi essere veramente felice

se non rischi di essere veramente triste,

se vuoi vincere tanto devi puntare tanto

Molti credono che potrebbero essere felici solo a certe condizioni:

ottenere un certo livello di carriera, avere una buona ricchezza, eccetera.

Si tratta di una prospettiva ingannevole: concentriamoci invece su COME essere

contenti con quello che abbiamo.

Inoltre, cerchiamo di essere PIU' contenti di quello che abbiamo:

la felicità non arriverà mai se non sappiamo apprezzare le cose positive che già

potrebbero rendere la vita migliore.


 
 
 
 
 
 
 

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