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Messaggi di Aprile 2012

In Vena di Malinconie

Post n°44 pubblicato il 30 Aprile 2012 da non_muoverti

 

 

 

Ci sono giorni in cui mi prende la malinconia. I pensieri si rincorrono, portano la mente lontano sia nel tempo che nello spazio. Mi prende il bisogno di sapere che ricordo ho lasciato nelle persone che hanno incrociato la mia vita, per un giorno o un'ora, per anni interi. Mi è capitato, per varie vicissitudini, che delle persone, che mi erano vicine,  si siano allontanate da me. Ecco, che traccia ho lasciato nelle vite di coloro che, per un motivo o per l'altro non fanno più parte della mia quotidianità? Credo sia un pensiero stramaledettamente egocentrico, quasi autoreferenziale , nonostante questo mi chiedo: se ho lasciato un brutto ricordo dove e quando ho sbagliato? E soprattutto, avrei potuto fare qualcosa per impedirlo? E se invece ho lasciato un bel ricordo allora perchè tale persona si è allontanata? Spesso ho l'impressione che la gente si comporti in maniera incompresibile, almeno per me. Ed io? Ho fatto anch'io azioni scellerate e senza senso? Se ci penso, mi sembra di no, e sottolineo SEMBRA, perchè forse manco di oggettività o forse il mio metro per misurarmi non è lo stesso che usano gli altri. Ho, invence, molti rimpianti e questi mi rendeno fiera, ma per il futuro spero di aumentare la percentuale di rimorsi, ho l'impressione che mi renderà più vitale.

 

 
 
 

Paradiso e Veritą

Post n°43 pubblicato il 28 Aprile 2012 da non_muoverti

 

 

 

Quando ero una giovane donna, che si affacciava fiduciosa alla vita credevo che solo due cose, al di sopra delle altre, andassero ricercate: la verità per la vita terrena e il paradiso per la vita ultraterrena. La mia idea di Paradiso, ricordo bene, era la totale accettazione delle esperienze terrene, in particolare modo quelle dolorose, senza provare nessuna sofferenza ma solo una totale e sconfinata pace. La verità invece era conoscenza assoluta sia a livello di nozioni sia ad un livello più profondo fatto di pensieri, emozioni e sensazioni. Ora invece mi trovo con molti più anni e molta più confusione. Ho l'impressione che non ci sia più nulla da cercare e che l'unica verità che posso raggiungere sia sempre stata avvinghiata al mio cervello come una pianta di edera.

Questo implica la sensazione di essere più persone in una perchè una parte di me ha la mia età con tutte le sue esperienze alle spalle e le inquietudini nelle viscere ma anche la consepevolezza del proprio limite, ma l'altra parte non ha nè un'età nè un'identità ben definita è sia neonata che centenaria e sta lì da molto tempo a raccontarmi le storie che non mai vissuto, a rabbrividire per amori mai nati, a degrignare i denti per ingiustizie mai subite. Nutrendomi sempre senza mai saziarmi ridendo a crepapelle per la leggerezza che,a volte ogni cosa acquista, per combattere quella stanchezza atavica che ci rende pigri molto più frequentemente di quanto ci renda luminosi . Ogni volta che mi scontro con una parte di me stessa e non capisco e mi vergogno di questo, tento di tornare di nuovo al punto di partenza, smarrita e ammaccata. Penso che la sensazione che ci attanaglia le viscere, quando siamo consapevoli, di non riuscire, di non potere, di non volere, di non rinunciare a essere migliori.....beh credo che sia questa la sensazione che ci salva.

 
 
 

Alla fine del giorno

Post n°41 pubblicato il 18 Aprile 2012 da non_muoverti

 

 

 

La vita è costituita  da piccole battaglie quotidiane e da tanti obblighi e doveri a cui dobbiamo, per forza sottostare, tanto che, spesso abbiamo la sensazione di farci sfuggire il tempo. Ed è con infinita dolcezza che accogliamo i momenti in cui possiamo dedicarci a noi stessi, toglieri gli abiti da lavoro, accantonare pensieri importanti e preoccupazioni e rivolgere la mente a tutte quelle cose per cui vale la pena vivere. Perchè, se ogni giorno, sopportiamo situzioni spinose, pene e dissapori non è solo per dovere ma perchè sappiamo che c'è qualcos'altro, c'è un premio che ci aspetta. 

E' forse per ricerca di armonia che spesso mi ritrovo ad apprazzare il silenzio, quando il rumore mi ha sopraffatta o la musica, se dentro di me c'è dissonanza. La musica mi piace ascoltarla e anche cantarla se sono dell'umore giusto. E poi ci sono i libri. Se penso a certi periodi della mia vita, posso affermare che solo i libri mi hanno salvata e anche scrivere mi ha salvata. Leggere e scrivere continua a salvarmi ogni giorno non so bene da cosa o da chi, ma sono certa che lo fanno. E poi ci sono gli "altri" quelli di cui ho bisogno. Non gli "altri" indistinti e massificati. Gli "altri" che cerco, di cui sento il bisogno, con cui avverto la necessità di condividire un pensiero, che amo incontrare, quelli che abbraccio, quelli di cui cerco il contatto fisico, quelli con cui è sufficiente anche stare in silenzio per darmi pace. Non sono molte le persone con cui sento di aver condiviso un po' di anima, sono le persone che hanno reso la mia vita più luminosa. 

Ho sprecato molto tempo tra odio e autocommiserazione, sono lieta di dire che ne ho avuto abbastanza di entrambe e adesso l'unica vendetta che cerco nei confronti di chi mi ha voluto male è essere felice o almeno provarci, perchè è l'unico riscatto che possa valere qualcosa per me e l'unica offesa possibile per chi, per motivi che ancora ignoro, non voleva augurarmi ogni bene. 

 
 
 

Le piccole Cose

Post n°40 pubblicato il 15 Aprile 2012 da non_muoverti

 

 

Con i miliardi di persone che vivono in questo mondo, non mi aspetto affatto che quel che faccio io abbia particolare importanza o un profondo significato e sinceramente non mi interessa neanche che lo abbia. Ha senso per me, ha valore per me. Sono solo minuscole, leggerissime azioni che hanno peso solo nella mia vita e in quella di pochissimi altri. La mia esistenza non è un romanzo, non le si avvicina nemmeno, e ciononostante ad alcuni episodi della mia vita ci ritorno con la mente, rileggendoli, sottolineandoli, ripetendo a mente i passaggi più importanti. Ora, che il valore di questi frammenti, in termini assoluti e cosmici, sia infinitesimale è vero. Però è irragionevole aspettarsi che i miei amici capiscano quanto sono preziosi per me? Qulche giorno fa ho fatto vedere ad un'amico qualcosa che avevo fatto, una piccola cosa che mi rendeva felice. Non ha trovato niente di meglio da dirmi che "Tutto qui? Chissà che credevo...non ti cambia la vita". Ci sono rimasta molto male.
Chi glielo spiega che la vita cambia ad ogni secondo?

 
 
 

Gli occhi dell'anima

Post n°39 pubblicato il 10 Aprile 2012 da non_muoverti

 

 

Se ci limitassimo a gurdare solo con gli occhi, dovremmo privarci di un'infinità di cose. Prendiamo i colori ad esempio li distinguiamo solo perchè emano una luce riflessa, così l'erba ci appare verde e il cielo azzurro, nonostante questo molti colori non riusciamo a distinguerli. Come per i colori, esistono tantitssime altre cose che "non vediamo" con gli occhi ma non per questo non esistono, prendete l'aria, nessuno può vederla ma essa ci circonda, ci sfiora, la respiriamo. Giordano Bruno affermava che ci sono infiniti mondi e la scienza afferma che possiamo vedere solo il 5% della massa calcolata.

La verità è che la VITA fatta di sensazioni, emozioni, sogni, eros, canto....non si vede ma si SENTE. Coscienza, intuito, saggezza, voce interiore ci suggeriscono infinitè verità che rimangono calate nel buio. L'uomo moderno, bombardato dalla teconologia, da pc, tv, cellulari riesce a gurdare moltissimo ma a vedere molto poco. Chiuso in una morsa mentale che oscura l'anima. L'anima è nostra amica, ci cura, ci indica la giusta via. Se diamo occhi all'anima la nostra visione diventa pura e questa trasformazione può attenuare il dolore e la sofferenza. Ma per far questo è necessario che gli occhi diventino infiniti frammenti dell'anima, ecco perchè si dice "VEDERE con gli occhi dell'anima". La vista è tale quando "vede" partendo dal cuore, perchè in esso dimorano le sue radici.

 
 
 
 
 
 
 

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