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Messaggi di Gennaio 2013

Dentro Il Cerchio di Nebbia

Post n°110 pubblicato il 21 Gennaio 2013 da non_muoverti

Solo un mano d'angelo
intatta di sè, del suo amore per sè,
potrebbe
offrirmi la concavità del suo palmo
perché vi riversi il mio pianto.
La mano dell'uomo vivente
è troppo impigliata nei fili dell'oggi e dell'ieri,
è troppo ricolma di vita e di plasma di vita!
Non potrà mai la mano dell'uomo mondarsi
per il tranquillo pianto del proprio fratello!
E dunque, soltanto una mano di angelo bianco
dalle lontane radici nutrite d'eterno e d'immenso
potrebbe filtrare serena le confessioni dell'uomo
senza vibrarne sul fondo in un cenno di viva ripulsa.

 

Le cose che mi circondano non sono mai realmente come le vedo. Ho acquisito, ben presto, la capacità di esasperare e amplificare ogni emozione. Accade così che un piccolo problema diventa una tregedia immane, e una piccola e dolce emozione diventa più meravigliosa di quando lo sia in realtà. Ho sempre effettuati dei pericolosi voli pindarici con l'inevitabile caduta libera, dove si sprofonda squarciando un fondo già toccato e dove ogni volta dimentichi quanto male avrebbe fatto. Dannatamente male. Quando non avverto l'intensità del vivere me la invento, come nell'atto di dipingere una tela, la mia fantasia crea profumi intensi, colori a volte tenui altre volte vivaci e violenti, amplifico e modulo le voci in meravigliosi canti d'anima e dentro ci vedo tutta la bellezza che in realtà non c'è. Mi innamoro della realtà solo perchè è stata sapientemente idealizzata e filtratata attraverso i miei sentimenti, le mie speranze e i mie sogni. Non hai una reale visione d'insieme. Ma è solo colpa mia e di nessu altro. Tuttavia non credo che avrò mai l'intenzione seria di cambiare

Forse volare alto è solo una mia illusione eppure certi ricordi, non li cambierei per niente al mondo, quei piccoli istanti di vita in cui mi sono sentita felice e leggera o semplicemente allegra fino a piangere dal ridere. Fa parte di me anche scrivere ora con gli occhi umidi perchè certe emozioni sono così vivide che se chiudo gli occhi probabilmente mi abbandonerei ai singhiozzi.
Ormai mi sembra anacronistico perfino piangere e aspettare e credere in qualcuno, è anacronitico essere coerenti o scrivere una lettera che profumi di rosa. E' fuora moda regalare una poesia, un pensiero, una canzione a cui tieni tanto. Eppure a me piacciono le persone fuori moda che hanno paura e non si vergognano di dirlo, mi piacciono le persone che ti guardano dritto negli occhi, le persone che conosco l'importanza di dare fiducia e di meritarsela e il valore che può avere la parole d'onore. Amo le persone che sanno ascoltarti in silenzio, quello che non ti ritengono una stupida sognatrice che nella vita colleziona solo fallimenti, perchè guardandoti pensano: non può essere tutto qui, c'è qualcosa di bello dentro....qualcosa di straordinariamente bello.

 

 
 
 

Chiedimi se sono Felice

Post n°108 pubblicato il 18 Gennaio 2013 da non_muoverti

E' una domanda che nessuno chiede mai . Di solito si chiede "Come stai?", "Cosa mi racconti di bello?", si rimane sempre sul generico invece, cari amici, la felicità dovrebbe essere lo stato d'animo che più ci sta a cuore, se teniamo veramente a una persona -
Io credo che questa domanda sia evitata perchè si ha paura della risposta, e non mi riferisco al dispiacere che può provocarci sentirci rispondere "NO" ma al fatto che, in quel caso, dovremmo fare qualcosa per mettere fine a quella infelicità o, perlomeno, provarci. Perchè è questo che ci aspetteremmo, a nostra volta, da chi ci vuole bene. Ma cosa siamo disposti a fare, per le persone a cui teniamo e per le quali nutriamo un sentimento vivido e profondo. E' comodo cullarsi nell'idea che la semplice nostra presenza sia, la condizione necessaria per donare gioia all'altro. Ma è meglio guardare la realtà senza gli occhialini rosa: probabilmente non lo è. Può essere un buon punto di partenza, poi dipende da persona a persona.
A molti non basteranno gioielli, richezze a altre costose amenità, per altri invece bastaerà una parola detta al momento giusto, un fiore donato anzitempo, un impegno rimandato per donagli il tuo tempo, un instante rubato, uno sguardo ricambiato. Spesso è più difficile ricevere un fiore che un gioiello, o un minuto di tempo che un castello. L'amore, l'affetto vanno dimostrati giorno per giorno e spesso è un compito difficile da mantenere. E' più facile convivere con il pensiero di rendere felice qualcuno, più difficile pensare che possiamo anche renderlo infelice.....e pensare che bastarebbe poco a volte.....così poco...

 

 
 
 

Rewind

Post n°107 pubblicato il 09 Gennaio 2013 da non_muoverti

 

 

C'è un momento, al mattino, prima di svegliarsi completamente, e non succede spesso ma nei pochi giorni in cui la mente è sufficientemente sgombra da problemi e preoccupazioni, c'è un magico istante in cui la consepevolezza del giorno ancora non è nostra, come se in quell'attimo diventassimo di nuovo bambini, chiamata dalla voce allegra della mamma che prepara la colazione, guidati dal dolce profumo di latte e torta appena uscita dal forno. Gli occhi sono ancora pieni del ricordo dell'ultimo sogno fantastico, e il cuore è pervaso dalla leggerezza tipica di chi attende una nuova e bellissima giornata tutta da vivere.
E in quell'attimo incredibile il mondo cambia e tutto galleggia e le cose sono morbide, prufumano di panni puliti stesi al sole. L'impegno più gravoso e scegliere il gioco da fare con gli amici, perchè giocare è una cosa seria. Il corpo, mai stanco, è il nostro alleato nella corsa, non ci abbandona e si fregia di qualche livido come trofeo delle avventure, qualche ferita su cui sputarci su per, poi, rituffarsi nel gioco e correre ancora più forte
E sempre dentro a quell'istante infinito, restano le marachelle e le figuracce affrontate con un sorriso da grandi e con sufficienza, avendo la convinzione di aver cambiato il corso del tempo, sentendo la forza di un gesto avventato e la vergogna di un'errore come enormi, crescere dentro, come se il mondo dovesse fermarsi quel giorno in cui siamo stato rincorsi da un cane ringhiodo e siamo stupidamente caduti davanti a tutti i compagni di scuola
Quando quell'istante passa ci si sente come se una frana ci piombasse addosso, ai pensieri alle gambe, al letto cigolante per mettere in moto le terminazioni nervose.
Resta il profumo innocente dell'infanzia a coprire non troppo bene l'amarezza e la nebulosità di ciò che ora è la realtà che sta avanzando, camminando inesorabilmente avanti, senza sconti, che ci trascina con se, volenti o nolenti

 
 
 

Morte e Rinascita: buon 2013

Post n°106 pubblicato il 02 Gennaio 2013 da non_muoverti

 

E' il periodo dei bilanci dell'anno passato e dei buoni propositi per quello a venire.I primi non mi sono mai piaciuti, odorano di fine corsa di "le jeux sont fait" i secondi non sono mai riuscita a portarli a termine , in parte perchè sono sempre banalmente gli stessi (mettersi a dieta, frequentare una palestra, ritagliare un po di tempo per me stessa, mangiare ad orari regolari, smettere di fumare ecc ecc) in parte perchè possiedo in indole tutt'altro che costante ma caratterizzata da un'alternanza di periodi di estermo impegno ad altri di totale ignavia. Forse la difficoltà maggiore è capire che, spesso, mentiamo a noi stessi. La fuori ci sono un'inifinità di cose da cui ci lasciamo usare senza che meritino il nostro tempo. Parliamo tanto di diritti, di buone intenzioni e poi ci ritroviamo a sprecare il nostro tempo affidandoci a questioni così stupide perdendoci in bicchieri d'acqua che da soli ci costruiamo per evitare paure mai afforntate. In definitiva da qui a riscoprici più poveri, il passo è breve: ad accettarci più poveri di quello che siamo per non dover ammettere che l'errore è stato cercare nei sogni, come se i sogni appartenessero solo i bambini. Altre volte ci diciamo che non esiste nulla nè fuori nè dentro, piuttosto che affrontare la strada per raggiungerlo. Ieri sera poco dopo la mezzanotte, mentre il vecchio anno moriva e il nuovo anno emetteva i primi vagiti, tra lo scoppio di botti e scintillio di fuochi d'artifcio, nei pressi dell'ospedale un'auto sfrecciava ad una velocità sorprendente, recava la scritta SERVIZIO ORGANI TRAPIANTI...ho pensanto all' analogia della morte e della rinascita, ho pensato che il senso del Nuovo anno nascente fosse racchiuso tutto lì in una vita che, spegnendosi permette ad un'altra di rinascere.

 

 
 
 
 
 
 
 

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