In Apnea

La Grazia

Aveva il volto dolce di una dama e  la forza caparbia di un uomo.E' così che questa notte mi è apparsa in sogno: la grazia. Ci siamo lasciati andare in una lunga, inaspettata, quanto appagante conversazione. L’ho bramata fin da ragazza , l’ho cercata nelle persone, inevitabilmente affascinata dai modi e dalle pose, ammaliata dalla sua pudica sensualità. La grazia non usa toni forti, non aggredisce e non prevarica, non offende e rispetta, ma persegue ciò che vuole, non lascia il passo, sicura di ricevere ugualmente attenzione. Si cura dell’altro, si  fa carico delle sue emozioni e dei suoi stati d'animo, delle pulsioni , delle attese, e dei desideri. Reclama abenegazione, dedizione e onestà. Lei non può vivere con la furbizia e l'impudenza, nel loro habitat si estingue molto in fretta. Viene allontanata, emarginata, giudicata fuori moda. Eppure Lei sa intrapendere, ammiccare, insegnare come si può ricostruire un diverso modo di socializzare. E' gradevole e utile, non se ne dovrebbe fare a meno. Dalla sua stirpe discende la civiltà. Tuttavia è sempre più rara, se ne è andata con sua sorella Educazione e suo fratello Rispetto.

Punto cruciale......

Questo il punto a cui sono arrivata, benedico il tempo e i miei 44 anni, perchè mi sono resa conto che non mi può fregar di meno di dovermi giustificare o spiegare idee, scelte o gesti. Che posso fare quello che mi pare, quando mi va senza valutare se è giusto o sbagliato ed è normale che sia così. Lo è stato un po' meno in un trascorso pieno di rabbia e impotenza in cui ho detestato , lo confesso con grande tranquillità, chi viveva beatamente quella esistenza che a me toglieva il respiro e mi faceva sentire sbagliata.

"Sai cosa amo più in te?", gli chiese.
"Che cosa?".
Gli prese il braccio, lo afferrò per il collo, lo tirò a sé, gli sussurrò contro la guancia ispida e scarna.
Era così affamata che aveva quasi voglia di morderlo.
"E' superficiale....." rispose lui
"Non c'è profondità senza superficie...."  rispose lei

Il Calabrone non lo sa.......

Passiamo la nostra vita cercando di trovare nessi logici e connessioni. Ambiamo a prevedere quello che avverrà sulla base di presupposti e condizioni certe. Cerchiamo di spiegare la realtà con formule e sillogismi ma, in fin dei conti, la realtà è fatta di paradossi e contraddizioni . Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica Aeronautica, il calabrone non può volare a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e continua a volare". sfidando tutte le leggi dell'aerodinamica, vola. Qualcuno perde tutto, compresa la vita, in nome della libertà e sfida tempeste e scala le più alte vette, anche se consapevole del rischio. Perchè accade tutto questo? A volte credo che a celarsi dietro a simili stranezze cia sia un'immensa forza di volontà e perciò il desiderio del calabrone di volare è talmente forte da sfidare la legge di gravità e il desiderio di amore fa mettere da parte ogni riflessione logica. E il desiderio di libertà e la passione che si cela nel cuore di certi uomini che vi anelano è il motore di imprese impensabili per tutti coloro che, ignari, vivono nella loro prigione. Questa forza di volontà non fa del calabrone un insetto armonioso e non rende l'amore perfetto, non rende nemmeno imbattibili gli uomini che cercano la libertà per cui si potrebbe pensare che.....non ne valga la pena. Ma un uomo che muore per la libertà è un uomo libero, chi ha sofferto per amore ne ha davvero conosciuto il significato. E non provate a dire al calabrone che il suo volo non è aggraziato, perchè vi riderà in faccia. E soprattutto ciò che donate, con il vostro spirito, con la vostra tenacia, con il vostro cuore, vi rende migliori. E coloro che si mettono nel vostro cammino cercando di farvi desistere non possono cambiare lo stato delle cose.