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Non sempre. Ma qualche volta mi chiedo del come possa esser nato nell'uomo il cieco terrore superstizioso che a volte, sembra davvero assurdo. Essere superstiziosi. Ancora. Forse (no, sicuramente) la ragione è da ricercare addirittura nella piccola preistoria e nella storia piu' antica. E nelle paure legate ad esperienze spaventose, vissute nelle caverne e nei tuguri dai nostri avi a causa di animali rapaci e specialmente di uccelli notturni.
Quante volte nel buio della notte i primi uomini dovettero difendere figli e se' stessi dagli uccelli rapaci. Con quanta ansia su quel far della sera, richiamavano trepidanti i loro piccoli perchè non si allontanassero. Ecco. E' da lì che nascevano le favole in cui gli uccelli pericolosi, assumevano forme umane di donne cattive: le streghe, appunto. L'idea, quindi... nacque da un'epoca remotissima. Percorse il Tempo con le favole anche quando il pericolo dei rapaci finì, perchè invece si continuo' a pensare ad essi, in tutto cio' che di orrendo, avveniva. Gia'. In effetti, cosa c'è di piu' spaventoso delle malattie improvvise. O delle convulsioni dei bambini, del loro diventar bluastri. O il restare paralizzati. Cosa.
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Ma. . . ma si combattesse l'ignoranza togliendola, spazzandola via quella paura. Insegnare a dominare con la ragione quei mostri spaventosi che parlano ancora piu' o meno, nel nostro subcosciente. Considerando tutto questo, le superstizioni sembrano quindi figlie di creature primitive. Da considerarsi soprattutto 'innocenti vittime del buio' e di alcuni ambienti. A dispetto dello Spazio. E del Tempo.
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Van Gogh - Campo di grani con corvi - .
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