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molecole

Post n°14 pubblicato il 16 Febbraio 2011 da blue.ghost

Ricercatori individuano la molecola della memoria

Un'équipe di ricercatori ha individuato una molecola
che svolge un ruolo chiave nell'apprendimento e
ha realizzato una mappatura del percorso da essa
seguito per influire sulla memoria.

I nostri organi sensoriali informano continuamente
il cervello su quello che accade attorno a noi
e le nostre cellule cerebrali si trasmettono reciprocamente
tali informazioni mediante segnali elettrici.
Quanto più spesso una cellula percepisce lo stesso stimolo,
tanto più forte diventa il segnale elettrico,
consentendo alle cellule di distinguere tra informazioni
nuove e familiari. Si ritiene che tale fenomeno,
denominato potenziamento persistente (LTP),
sia alla base dell'apprendimento e della memoria.
La sua base molecolare è oggetto di studi approfonditi.

«è difficile studiare in provetta un processo dinamico
come la memoria», ha dichiarato Liliana Minichiello
del centro di biologia murina del Laboratorio europeo
di biologia molecolare in Italia. «Per stabilire se i meccanismi
molecolari che generano l'LTP sottendono alla formazione
della memoria, è necessario studiare un animale nel momento
in cui apprende».

 

In collaborazione con i ricercatori della Universidad
Pablo de Olavide di Siviglia (Spagna), la dottoressa Minichiello
e i suoi colleghi hanno studiato il ruolo svolto da un recettore
chiamato TrkB nell'apprendimento dei topi. La molecola TrkB
si trova sulla superficie delle cellule dell'ippocampo,
un'area del cervello coinvolta nella formazione della memoria,
dove converte i segnali in entrata in risposte cellulari
con l'intervento della proteina PLCg. Se sottoposte a
uno stimolo familiare, le cellule dell'ippocampo generano un LTP.

Gli scienziati hanno scoperto che i topi con un TrkB difettoso
non erano in grado di apprendere e che le loro cellule
dell'ippocampo non generavano un LTP in risposta a uno stimolo familiare.

«Le cascate di segnali attivate da TrkB e PLCg sono essenziali
sia per l'LTP sia per l'apprendimento», ha spiegato
José Delgado-García dell'Università di Siviglia.
«Per la prima volta siamo riusciti a dimostrare che l'LTP
e l'apprendimento hanno di fatto una base molecolare comune».

La ricerca è stata pubblicata nell'ultimo numero della rivista
«Learning and Memory». L'équipe ha ora intenzione di
condurre altre ricerche sul ruolo del TrkB nell'apprendimento
e nella memoria; poiché i circuiti molecolari delle specie
sono probabilmente simili, il loro lavoro potrebbe imprimere un impulso alla nostra comprensione della memoria umana.

Fonte: Cordis

 
 
 

farmaci placebo

Post n°13 pubblicato il 14 Febbraio 2011 da input.5
 

Uno studio della Duke University
ha scoperto che i farmaci placebo
funzionano meglio se sono cari.
I farmaci placebo, come saprete,
sono pseudo-farmaci in quanto
non hanno alcun principio attivo
(spesso si tratta di semplici pastiglie
di zucchero colorato),
e basano il funzionamento
sul solo effetto psicologico sul paziente.

La ricerca della Duke ha evidenziato
come questo effetto è tanto più forte
quanto è maggiore il costo del “farmaco”:
su un campione di 82 pazienti,
cui è stato svolto il test in ambiente controllato,
ben l’85% delle persone cui è stato sottoposto
il placebo “costoso” hanno riportato
diminuzioni del dolore, mentre solo il 61%
di quelli che hanno provato il placebo
“economico” hanno riscontrato benefici.
Si tratta comunque di percentuali alte:
questo perché i placebo sembrano
particolarmente efficaci come antidolorifici,
perché la sola consapevolezza (o illusione)
dell0assunzione di un farmaco stimola
la produzione di antidolorifici naturali da parte  del corpo.
ABC News

 
 
 

foto Italia

Post n°12 pubblicato il 09 Febbraio 2011 da input.5
 

Photos from European Space Agency astronaut
Paolo Nespoli's MagISStra mission to the
International Space Station. 

Questa foto è stata scattata in data 6 febbraio 2011
usando una Nikon D3S.

 

 
 
 

Il giro del mondo in 2 ore. In auto

Post n°11 pubblicato il 09 Febbraio 2011 da input.5
 

Acabion sta studiano come rivoluzionare il mondo
della mobilità di massa: con una rete di tunnel sottovuoto
e auto da 20mila km all’ora che inizierà a produrre quest'anno.

Che ne dici di circolare per le strade con un moto-razzo
da 700 cavalli che fa i 650 kmh? Tra quattro anni potrebbe
essere così. È l'idea della casa tedesca Acabion Road Streamliners,
che sta lavorando per sovvertire i paradigmi dell'automotive:
" Sarà una verità scomoda per tutta l'industria dell'auto",
si legge sulle pagine del loro sito. Idea, sogno, progetto:
lo sta portando avanti l'ingegner Peter Markus a Berlino.
Secondo lui è questa l'auto del futuro: 1400 cc turbo,
360 kg di peso e una linea che sta fra l'aereo, il missile e,
appunto, la moto.

Acabion Gtbo è una biposto da 1400 cc che va da 0 a 400 kmh
in meno di 20 secondi e consuma 4,1 litri di carburante ogni 100 km.
Ha quattro ruote ma non come ce le immaginiamo: la disposizione
è come quella di una bicicletta con le rotelle, per capirci.
Ha anche due motori elettrici per le manovre a bassa velocità.
Insomma, questo mezzo assurdo non solo è stato progettato,
ma esiste davvero; lo avevano annunciato nel 2007 ed entro
il 2011 ne saranno costruiti 26 esemplari. Il prezzo? 2,5 milioni
di dollari l'uno. Sarà difficile vederlo nelle strade a breve,
ma quelli di Acabion guardano in avanti, con in testa
anche un po' di fantascienza. Ecco come cambierà il mondo
delle auto in 3 tappe.

2015: Acabion circolerà nelle strade comuni,
con un'efficienza 8 volte superiore rispetto
a una qualsiasi auto elettrica sulle velocità fino a 20 kmh,
e 10 volte rispetto ai 200 kmh.

2050: quando il pianeta sarà troppo affollato di auto,
e le macchine elettriche sgomiteranno sulle strade di città,
i possessori di Acabion, che per quella data saranno
tutte alimentate a energia solare immagazzinata da
centrali dislocate in vari luoghi del mondo, potranno
godersela a 600 kmh grazie a un sistema di rotaie ad alta velocità,
più o meno come i treni Maglev giapponesi.

2100: tra 90 anni il sistema Acabion sarà costituito da tunnel
sottovuoto in grado di coprire anche distanze intercontinentali.
I bolidi raggiungeranno i 20mila kmh. Basteranno tunnel
di 3 metri di diametro, proprio come quelli delle metropolitane
e potrai uscire da casa tua, raggiungere il tunnel e spostarti
da San Francisco a Praga in 25 minuti, o fare l'intero giro
del mondo in circa 2 ore.

Magia? No,fisica e filosofia. Nella loro visione della mobilità
di massa Markus e soci partono dal presupposto della tolleranza
tra le umane genti: "Who does not at least try to base a new
global epoch on a concept of tolerance and sympathy, he is cruel".
Più realistico il punto di vista sui fattori alla base della fisica
delle auto: agendo su quattro di questi (volume, forma, peso,
forza d'inerzia) si può rivoluzionare il mezzo di spostamento
stravolgendo i consumi e l'efficienza.

Se vi state chiedendo se si tratta di uno scherzo, sappiate
che alla Acabion studiano questa prospettiva utopica dal 1976
e spingono per realizzarla davvero. Il loro motto è:
"Paradise is not out there in space. Paradise is right here,
for all of us".

Nel 2015 Acabion circolerà nelle strade comuni, con una
efficienza 8 volte superiore rispetto a una qualsiasi auto elettrica.

Il sistema di trasporto prevede l'uso di tunnel per sfruttare
l'alta velocità dell'auto-moto.

Nel 2050 camminerà sulle rotaie, apposta per lei.

Tra 90 anni il sistema Acabion sarà costituito da tunnel sottovuoto
in grado di coprire anche distanze intercontinentali.

Ha anche due motori elettrici per le manovre a bassa velocità.

1400 cc turbo, 360 kg di peso e una linea che sta fra l'aereo,
il missile e la moto.

Due ore per il giro del mondo. Pochi minuti per cambiare città?

 
 
 

Pianeta Pan

Post n°10 pubblicato il 05 Febbraio 2011 da input.5
 

Pan è il satellite naturale più interno del pianeta Saturno;
scoperto nel 
1990 da Mark Showalter
 grazie all'analisi
di immagini scattate nel precedente decennio nel corso
del
programma Voyager, deve il suo nome alla divinità Pan
,
presente nella 
mitologia greca
.
Il satellite era precedentemente noto
con la 
designazione provvisoria S/1981 S 13.

Cenni storici 

L'esistenza di un satellite all'interno della divisione di Encke 
era stata suggerita per la prima volta da 
Jeffrey Cuzzi
 
e 
Jeffrey Scargle nel 1985
, osservando la presenza
di strutture dall'aspetto ondulatorio nell'
anello A
 
del pianeta chiaramente riconducibili alla presenza
di un corpo perturbante; la sua orbita
e la sua massa erano state calcolate in seguito da Showalter
e da altri colleghi astronomi, osservando le perturbazioni
indotte nell'anello A di Saturno.
I dati teorici indicavano un 
semiasse maggiore pari a 133603±10 km ed una massa
 pari a 5×10-12 volte quella di Saturno 
Pan presenta effettivamente un semiasse maggiore
pari a 133583 km ed una massa equivalente a 4,7×10-12
 
volte quella di Saturno.

Pan fu individuato entro un margine di 1° dalla posizione prevista,
grazie all'analisi di tutte le immagini catturate in precedenza
dalla 
Voyager 2
 e all'utilizzo di simulazioni al computer
per verificare se in ciascuna di esse sarebbe stato
effettivamente possibile individuare la presenza di un satellite naturale.
Pan è risultato chiaramente visibile in tutte le immagini
dalla risoluzione superiore a ~50 km/pixel,
ed appare complessivamente in undici fotografie.

Parametri orbitali 

Pan orbita all'interno della divisione di Encke, nell'anello A di Saturno;
funge da 
satellite pastore
 per l'anello,
e la sua presenza mantiene la divisione libera dalle particelle ghiacciate
che compongono gli anelli.
La sua attrazione gravitazionale forma inoltre strutture
dall'aspetto ondulatorio all'interno dell'anello.

  

 

 

fonte: Wikipedia

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: input.5
Data di creazione: 26/12/2010
 

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