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COMUNICATO STAMPA del Comitato "Salviamo il Tombea"

Post n°43 pubblicato il 27 Aprile 2014 da rebeldia.rossa

Dopo i cittadini le istituzioni si mobilitino in difesa del Tombea

Il Comitato Civico “Salviamo IL Tombea” è lieto di condividere con gli  
organi di stampa il grande successo ottenuto dalla giornata promossa  
il giorno SABATO 19 aprile.

Hanno risposto all’appello lanciato dal Comitato Civico “
Salviamo il  
Tombea
” circa 180 persone. Il picco delle presenze (120 persone) è  
coinciso con il momento nel quale l’avvocato Pavoni ha esposto gli  
elementi del contenzioso aperto con la proprietà che più mettono in pericolo il prosieguo dell’attività di Germano e per i quali ci si intende opporre onde ottenere un contratto equo: manutenzione straordinaria dell’immobile a carico di Germano e diminuzione della superficie complessiva dei  pascoli in affitto a disposizione per l’allevamento.

La fantastica giornata, resa gustosa dalla generosità di quanti hanno  
messo a disposizione miele, formaggi vino ed altri prodotti, ha  
offerto agli ospiti  la possibilità di conoscere direttamente le  
fatiche quotidiane di chi ha scelto di fare della montagna  la propria  
vita,il proprio presente ed il proprio futuro.

Decine le persone che nel corso della giornata hanno firmato la  
petizione in sostegno a Germano: ad oggi il numero complessivo  di  
firme raccolte è di circa 700, ma il Comitato confida di raggiungere  
la cifra di mille firme prima della giornata in cui si terrà  
l’Assemblea dei soci della Cooperativa chiamata a decidere del futuro  
di Germano e della sua giovane famiglia.

L’elemento di maggior spessore della giornata è consistito nel fatto  
che in difesa di Germano si siano schierati in primis gli stessi  
produttori  dell’Alto Garda, con presenze di alcuni allevatori di  
Tremosine e di altri operatori della Valvestino e di Magasa, accorsi a  
Denai per testimoniare a Germano la loro vicinanza.

Visto il successo raggiunto dall’ iniziativa del 19 aprile e vista la  
mobilitazione che sta attraversando il mondo dei produttori dell’Alto  
Garda,

il Comitato Civico “Salviamo IL Tombea” anticipa che

nella  prima settimana di maggio le firme raccolte saranno consegnate in  forma ufficiale alle istituzioni già interpellate e che più dovrebbero essere vicine ai  produttori: Comuni di Magasa e Valvestino, Comunità Montana Parco Alto  
Garda Bresciano, gli assessorati all’ Agricoltura di Regione Lombardia  
e di Provincia di Brescia.

Da queste istituzioni si auspica di poter ottenere un contributo in grado di promuovere una soluzione della vicenda in grado di far prevalere il buon senso.

 
 
 

25 aprile a Gargnano, inaugurazione della stele dedicata al partigiano Mario Boldini

Post n°42 pubblicato il 25 Aprile 2014 da rebeldia.rossa

C'è stata polemica oggi, a Gargnano, durante l'inaugurazione della stele dedicata al partigiano Mario Boldini. Corre il settantesimo anniversario della sua morte per mano dell'oppressore nazi-fascista, ma sembra che parole come "vili", "fascisti", "assassini" e "oppressori" diano ancora molto fastidio.

Il discorso del nostro compagno Fabrizio, che tanto ha scandalizzato certi soliti noti, ci ha resi orgogliosi, felici di camminare sotto la bandiera dell'antifascismo! Sì, finalmente parole degne del giorno della Liberazione! 

Il vero scandalo? Il fatto che siano dovuti passare 70 anni prima che Mario Boldini avesse il degno riconoscimento. Qui di seguito il filmato dell'evento, la presentazione della stele e i discorsi che si sono succeduti: http://youtu.be/IP50AD3UpM0

 

 
 
 

Nonna Resistenza, spettacolo teatrale a Gargnano, il 24 aprile

Post n°41 pubblicato il 21 Aprile 2014 da rebeldia.rossa

Nonna Resistenza

Giovedì 24 aprile 2014, in occasione dell'anniversario della Liberazione, alla sala A. Castellani di Gargnano, ore 20.30, la compagnia teatrale Chronos3 vi aspetta per portare in scena lo spettacolo teatrale "Nonna Resistenza", per la regia di Valentina Malcotti. Assisteremo ad un monologo al femminile ispirato alla testimonianza reale di una vedova di un deporato politico ucciso a Dachau. Il racconto, interpretato da Veronica Franzosi, sarà accompagnato dalla voce e dalla chitarra di Manuel Renga che riprodurrà la guerra attraverso i testi di alcune fra le più famose e commoventi ballate sulla Resistenza.

 
 
 

SALVIAMO IL TOMBEA - gli articoli apparsi sul giornale on line qualeformaggio.it

Post n°40 pubblicato il 18 Aprile 2014 da rebeldia.rossa

http://www.qualeformaggio.it/resistenza-casearia/4-attualita/2350-una-sfida-per-molgora-e-fava-quella-di-salvare-il-tombea

http://www.qualeformaggio.it/resistenza-casearia/4-attualita/2369-save-the-date-sabato-19-aprile-a-magasa-salviamo-il-tombea

 

La storia di Germano Eggiolini rimbalza in rete, sui blog, su facebook e sui siti di quotidiani non cartacei come qualeformaggio.it che la racconta in maniera essenziale ma dettagliata, senza tante remore.

Si ricorda a tutti che qualora sabato 19 aprile dovesse esserci forte pioggia e maltempo, la giornata dedicata alla degustazione di Tombea in località Denai è rimandata al 26 aprile.

 
 
 

SALVIAMO IL TOMBEA - La lettera di Germano

Post n°39 pubblicato il 15 Aprile 2014 da rebeldia.rossa

Martedì 01 aprile 2014

 

Mi chiamo Germano Eggiolini, vivo in Valvestino, in una località denominata Denai, vicino ad una  bellissimo paesino di montagna , Magasa, posto  nel cuore della Valvestino.

Denai è un luogo di montagna, lontano dai centri abitati, lontano dal rumore e dalla vita quotidiana,  in cui la maggior parte di voi si destreggia ogni giorno.

Vivo, con la mia famiglia, una vita montanara nel rispetto della natura e dei suoi ritmi.

Questa è l’esistenza che ho scelto e sono felice di quanto ho costruito.

Grazie agli insegnamenti di mio padre ho proseguito nella produzione casearia di uno dei formaggi nobili di questa zona, il Tombea.

Posso riferire, senza timore di essere smentito, d’essere  fra i pochissimi produttori  rimasti.

Sin dall’inizio di questa mia scelta-  animata dall’amore per la mia terra e  dalla passione per la cultura di questa zona, che auspico  fortemente non vada perduta in nome di una globalizzazione troppo vorace -  ho avuto accanto a me, non solo la mia famiglia, ma pure gli enti pubblici, il Comune di Magasa,  la Comunità dell’alto Garda nonchè moltissime persone che mi hanno sostenuto ed affiancato.

La stalla ed i pascoli, ove opero- unici adatti alla produzione e ad accogliere il mio bestiame- sono di proprietà di una Onlus, Cooperativa Nigritella, che ha sempre professato i valori e le idealità che nella vita quotidianamente cerco di manifestare con il mio lavoro e la mia scelta, sicuramente  inconsueta.

Due anni  or sono, il contratto stipulato con la  Onlus è scaduto.

 Nella mia ingenuità non avrei creduto che ciò avrebbe per me rappresentato una sventura

La Onlus ha iniziato a propormi verbalmente canoni di affitto decisamente più onerosi, difficili per me da sostenere.

Tuttavia, non potendo altrove rinvenire una stalla delle dimensioni di quella della Onlus e giacchè il Tombea non può essere prodotto all’evidenza altrove, ho iniziato una trattativa.

Nel corso della stessa mi sono trovato, solo, a gestire richieste che mutavano di volta  in volta facendomi , in ogni occasione, rendere più fragile e confuso.

Grazie ad una cara amica, a cui ho spiegato la situazione, ho cominciato a volere capire meglio cosa stesse accadendo ed ho iniziato a presentarmi con lei alla riunioni ed incontri con la cooperativa.

 Ciò ha reso il Presidente della Onlus sempre più inspiegabilmente infastidito e da allora sono sorte mille richieste e pretese contrattuali veramente onerose:  mi si è chiesto di sostenere i costi delle spese di straordinaria manutenzione della stalla in via univoca ( preciso che si tratta di  somme superiori ad Euro 30.000,00=) , mi si chiede di avere un durata contrattuale di non oltre due anni, mi si chiede di rinunciare a parte dei pascoli che avevo in gestione ma con  un canone  decisamente maggiorato. Il tutto senza alcuna ragionevole motivazione.

Mi sono allora rivolto  ad un legale, a cui ho spiegato  le mie ragioni  che vi riassumo.

Chiedo solo di avere un contratto di anni 6, come prevede la legge e gli usi  – atto a consentirmi una certa stabilità lavorativa-  sono disponibile ad un canone maggiorato ma ho necessitò di poter accedere a tutti i pascoli che sino ad ora mi erano stati concessi. Nulla più.

Il legale ha intessuto dei contatti che tuttavia, inspiegabilmente, sono ad un punto morto.

La Cooperativa non ha spiegato, a differenza mia,  le sue ragioni, in sintesi afferma: “o come dico io o niente”.

La cooperativa a mio giudizio mostra di non volersi confrontare sul terreno della logica, del diritto e del buon senso.  Rivela così di rinnegare i  valori  su cui si è fondata, su cui ha vissuto e su cui, fino a due anni ora sono , si riportava continuamente.

La Onlus, qualche settimana fa,mi  ha inviato l’invito ufficiale ad andarmene.

Ho replicato che voglio risposte in merito al perché le mie richieste non siano state accolte, benché legittime e logiche. 

Ho altresì comunicato d’essere disponibile a trattare,  ma su basi logiche.

Tutto  nuovamente tace.  Si tratta di  un silenzio insopportabile, che evoca ogni istante una precarietà che non merito.

Intanto ho continuato ad offrire il pagamento dei canoni, per dimostrare la mia buona fede, ma la Onlus li respinge inspiegabilmente.

Sono veramente confuso, non comprendo per quale ragione la Cooperativa,  che dichiara i miei stessi valori, che dovrebbe asservire al territorio di Magasa e di Valvestino, intenda perdere il suo maggiore produttore di Tombea.

Con alcune associazioni del territorio ci si stava muovendo con l’idea di avere uno spazio all’Expo di Milano del 2015, proprio con i prodotti della nostra Valle, in cui più importante è il formaggio Tombea.

Un’ottima occasione per la nostra zona per valorizzarsi, per non cedere alla globalizzazione comunicando al mondo che le preziose produzioni locali sono il cuore pulsante della nostra nazione.

Tutti sogni, purtroppo: al  momento al richiesta della Onlus è di sloggiare, con famiglia, tutti gli animali e la mia storia.

Ho un’ultima speranza, voglio credere che con il Vs aiuto, con  la raccolte delle Vs firme, in calce alla presente, possiate esprimere il Vs appoggio alla mia battaglia.

In tal senso ho organizzato una giornata, affinché possiate conoscermi, conoscere il mio lavoro, la mia stalla, il mio formaggio, i miei animali e  possiate  “assaggiare” il mio lavoro  sabato 19 aprile ore 15.00 in località Denai, o,  in caso di maltempo, sabato 26 aprile ore 15.00.

 Sono certo che se vi avrò al mio fianco, potrò continuare a vivere qui, a produrre Tombea, a svegliarmi a Denai e guardare questa meravigliosa valle, sapendo che ancora c’è tanto da lavorare.

Vi ringrazio sin da ora.

Eggiolini Germano

 

 

 

 
 
 

12 e 13 giugno vota 4 SI. Vota la vita.

Post n°38 pubblicato il 11 Giugno 2011 da rebeldia.rossa

 
 
 

29 maggio a Toscolano

Post n°37 pubblicato il 23 Maggio 2011 da rebeldia.rossa

 
 
 

Udite udite!

Post n°36 pubblicato il 17 Maggio 2011 da rebeldia.rossa

SENTITE! SENTITE COSA E' SUCCESSO IN RAI!

Secondo me č un buon segno, hanno paura e questo č segno che siamo in tanti ad essere stramaledettamente motivati al raggiungimento del quorum, quindi, se vi va, fatela girare anche voi...contagiamo con il nostro virus quante piů persone possibile.


Ciao a tutti, confermo la necessitŕ di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti . Il dramma č che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.
Quello che Vi porto č solo un piccolo esempio.

Sentite cosa č successo alla ricercatrice Mariachiara Alberton che si occupa di diritto ambientale e di risorse idriche.

La mattina del 5 maggio doveva intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni
giuridiche.
E' arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrŕ il referendum), quindi il programma č saltato e il mio intervento pure.

Questo č un piccolo esempio delle modalitŕ con cui "il servizio pubblico" viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilitŕ dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della *nostra voce *prima di perderla definitivamente.

Il referendum č evidentemente anche questo!

RICORDATEVI CHE OGNUNO DI NOI DEVE PUBBLICIZZARE QUESTO REFERENDUM.... perchč il Governo non farŕ passare gli spot in Rai, Mediaset e neanche sulla carta stampata.

Sapete perché?

Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum lo scenario sarebbe drammatico per i governanti ma stupendo per tutti i cittadini italiani.

Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E' necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone *Il referendum non sarŕ pubblicizzato in TV* Altrimenti, i cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarŕ un referendum da votare il 12 giugno, quindi non lo andranno a votare!

Vuoi che le cose non vadano a finire cosi ? Copia-incolla e pubblicizza il referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti.
Passaparola!

Alessandro Iodice


 
 
 

9 maggio 1978, in memoria di Peppino Impastato

Post n°35 pubblicato il 09 Maggio 2011 da rebeldia.rossa

 
 
 

1 Maggio 2011, festa del popolo

Post n°34 pubblicato il 01 Maggio 2011 da rebeldia.rossa

MAI BEATI

SEMPRE COMBATTENTI

 
 
 
 
 

Una lettera dal Giappone

Post n°32 pubblicato il 17 Marzo 2011 da rebeldia.rossa

Pubblichiamo integralmente questa mail arrivata direttamente dal Giappone. pensiamo che possa essere di comune interesse per tutti.

____________________________________________________________

 

Cari,
sono a Kyoto, lontana dalle zone sismiche, e incollata
alla tv sia per l'ansia e le apprensioni che per voglia di
sapere davvero come stanno le cose.

Trovo interessante vedere i vari canali che parlano
del guasto alle centrali nucleari di Fukushima provocato
dai sismi.

Vorrei riassumere per voi velocemente e a caldo  - perdonate
l'italiano disordinatissimo ! - cio' che possono essere ormai
considerati i fatti ma magari non vengono trasmessi correttamente
in Italia:

I 7 reattori delle centrali nucleari di Fukushima sono stati
fermati automaticamente dopo la prima scossa grave.

Ma, di alcuni reattori non ha funzionato il sistema
del raffreddamento e per trattenete l'aumento vertiginoso
della temperatura interna, non sapevano come rimediare
la riduzione dell'acqua di raffreddamento.
Infine, il governo ha ordinato al gestore di metterci l'acqua
del mare per non lasciare scoperto il reattore, che, pero' secondo
vari esperti, significherebbe la rinuncia all'uso futuro del reattore;
perche' e' dannoso per il cilindro metterci l'acqua non pulita.
(Questo fa notare la situazione non era prevista dai progettatori
della centrale)

Riguardo gli abitanti, le autorita' hanno prima deciso di
evacuare la zona circostante di 3 km, poi con passare del
tempo, hanno allargato la distanza da 10 km a 20 km.
Stranamente quest'ultima estensione e' avvenuta contempranea
con la dichiarazione delle autorita' (del governo) di non aver
constatato la fusione del cilindro ne' della registrazione
della radioattivita' anomala.

In realta', prima dello scoppio e il crollo dell'edificio che contiene
il reattore n. 1 (piu' problematico tra i 4) avvenuto nel pomeriggio
di oggi, all'ingresso del sito si registrava fino a 1015 dei
microsievert/ora,
una cifra allarmante, equivalente alla tolleranza massima annua
per l'essere umano.

Un canale - che dimostra piu' scettico davanti alle dichiarazione
governative e piu' vicino ai terremotati vista la quantita' di
informazioni maggiori rispetto a molti altri canali - ha trasmesso
una notizia non sentita ancora sugli altri canali:
da un controllo si e' registrata l'esposizione alla radiazione
dalle persone che stavano aspettando l'arrivo di soccorso all'aperto
quando c'e' stato questo scoppio (a 3 km circa dal sito).
Hanno misurato 3 persone su circa 90 e da tutti i 3 hanno
rilevato i dati allarmanti (non sievert, 100 mila cpm da uno
e 30 o 40 mila dagli altri due), una quantita' che richiede unlavaggio
accurato del corpo per non ammalarsi (ma c'e' da preoccuparsi
anche dell'esposizione interna.

Tutto questo e' successo ai reattori dichiarati "i piu' sicuri", superati
tutti i collaudi antisismici severissimi del 2009.

A voi tirare la valutazione.

Y.S.

 
 
 

E' uscito il Nuovo Municipio n°13!

Post n°31 pubblicato il 25 Gennaio 2011 da rebeldia.rossa

Volete leggere l'ultimo numero de "Il Nuovo Municipio"? Eccolo:

http://embedit.in/meDeunximP

 

 
 
 

Dove c'č Barilla c'č...

Post n°30 pubblicato il 25 Gennaio 2011 da rebeldia.rossa

 

  Dove c’è Barilla c’è…. amianto!

 

Sabato 11 Dicembre 2010 18:40 Helene Benedetti

E’ più facile e veloce bonificare uno stabilimento di 9,58 ettari pieno di amianto o tappare la bocca ad un giornalista scomodo corrompendo Aruba per fargli chiudere il sito?

 

Per la Barilla evidentemente la seconda ipotesi è stata più conveniente. Forse pensavano che tappando la bocca ad un giornalista non ci sarebbe mai stata una cassa di risonanza… e qui si sbagliavano di grosso perché adesso metteremo in moto la macchina del fango.

La nota holding Barilla, produttrice di deliziose merendine, pasta, fette biscottate, snack, pani morbidi, sfoglie e merende varie, ha uno stabilimento a San Nicola di Melfi, in Basilicata.

Lo stabilimento è pieno di amianto , ha il tetto fatto di eternit nonostante la legge 257 del 27 marzo 1992 che obbliga alla bonifica.

Con tutti i soldi che ha la Barilla, invece di bonificare lo stabilimento, preferisce pagare costose pubblicità che presentano le merendine più “sane” e belle d’Italia.

Il problema dell’eternit è che a lungo andare, si sfibra dando origine a piccolissime scaglie invisibili all’occhio umano. I frammenti volatili, possono, una volta respirati, provocare tumori alle vie respiratorie anche a distanza di anni. In questo stabilimento lavorano oltre 500 persone per un totale di 65 mila tonnellate annue di prodotto alimentare smistato nel nostro Belpaese.

Buone le Nastrine vero? Quello è l’unico stabilimento che le produce, quindi se avete mangiato le Nastrine in vita vostra, sappiate che provenivano da uno stabilimento con tetto in eternit e con moltissime probabilità, il tetto vecchio del 1987, sta già facendo svolazzare le piccolissime scaglie di amianto.

Queste non sono mie inchieste, sono inchieste del giornalista Gianni Lannes, un giornalista con la schiena dritta che lavorava per La Stampa. Il suo lavoro è stato bloccato da mazzette e intimidazioni, quindi ha deciso di continuare aprendo un sito tutto suo, un sito libero dove pubblicare le sue inchieste:

http://www.italiaterranostra.it/

Mi sono occupata spesso di divulgare i contenuti del sito di Lannes, perché provo una grande stima per il suo lavoro, perché ci conosciamo un pochettino e perché ci siamo sentiti spesso per motivi di “divulgazione”…

Negli ultimi tempi ho trovato il suo sito “spento”, pensavo che forse lo stavano spostando, o stavano facendo modifiche. Ho aspettato, forse troppo. Questa mattina mi sono decisa a prendere il telefono e a chiamarlo; una persona sotto scorta non può sparire per tutto questo tempo, e con amara sorpresa, ho saputo che il sito è stato rimosso illegalmente. Qui sotto le parole di Gianni Lannes:

“La Barilla dei noti fratelli delega il professor avvocato Vincenzo Mariconda con studio a Milano per il lavoro sporco. Invece di rimuovere l’amianto fuorilegge (legge 257/1992) che imbottisce lo stabilimento di merendine e biscotti a San Nicola di Melfi in Lucania, tentano illegalmente di far cancellare il sito del giornale online ITALIA TERRA NOSTRA. Invece di denunciare alla magistratura per l’eventuale reato di diffamazione a mezzo stampa, tutto da dimostrare o citarci in giudizio in sede civile per un risarcimento danni, chiedono ad Aruba di oscurarci. Questa è la democrazia di chi è socio degli Anda-Buhrle (dall’anno 1979), noti soggetti trafficanti a livello internazionale di armi e ordigni. Se si tiene ad una voce libera è il momento di agire nel solco della legalità per rivendicare concretamente il diritto alla libertà di espressione. Tra l’altro sul caso sono state presentate diverse interrogazioni ancora senza isposta dal governo Berlusconi. BOICOTTIAMO LA BARILLA. SOS: pubblicate sul web e diffondete le inchieste di ITN sull’amianto alla Barilla di San Nicola di Melfi.”

Intanto quest’articolo girerà il web in lungo e in largo, mi occuperò personalmente con tutte le mie forze di divulgarlo quanto più riuscirò tramite amici, blogger, resistenti, Agende Rosse, siti e testate giornalistiche. Non è una minaccia, è un avviso. Consiglio alla Barilla di bonificare al più presto perché Gianni Lannes non è solo, e nemmeno io sono sola. La rete fa rete, e sulla Barilla c’è ancora talmente tanto da dire che l’unico modo per tappare le bocche è quello di mettersi in regola!

Buona colazione a tutti.

 

 
 
 

16 giorni...

Post n°29 pubblicato il 14 Novembre 2010 da rebeldia.rossa

Immigrati sulla gru

 
 
 

Niki Vendola a Berlusconi

Post n°28 pubblicato il 03 Novembre 2010 da rebeldia.rossa

 
 
 

Riguardo i fatti dell'ultimo consiglio comunale...

Post n°27 pubblicato il 10 Ottobre 2010 da rebeldia.rossa

Vorremmo poter anche noi raccontare la nostra ‘verità’, visto che siamo stati tra i ‘protagonisti’, riguardo gli ultimi Consigli Comunali, con particolare riguardo all’ultimo, dove si è rivotato (lo impongono le leggi regionali) il Bilancio Comunale, all’interno del quale è prevista la piscina pubblica. Qualcuno ha iniziato ad agitarsi in vista dell’approvazione del nuovo PIANO REGOLATORE (ora ‘Piano di Governo del Territorio),  il quale, a nostro parere fortunatamente, non agevola colate di cemento, seconde case o distorsioni territoriali. Si è voluto speculare sulla NON-SOSTENIBILITA’ del ‘progetto-piscina’ (dopo averlo sbandierato in campagna elettorale) voltando le spalle al Sindaco e parte della Giunta Comunale, la quale si ritrova profondamente divisa per questioni, a nostro avviso, squisitamente politiche; sembra ci sia chi ha fretta di prendere il posto dell’attuale primo cittadino. Noi del Nuovo Municipio non abbiamo interessi personali da difendere e siamo fuori dalle logiche dei partiti e delle opposizioni che si oppongono a priori, per partito preso. Abbiamo davanti a noi solo un obiettivo: il bene comune, la collettività. La piscina comunale entra in questa logica e quindi abbiamo deciso di appoggiare la maggioranza. Questa scelta è assolutamente rigorosa con le nostre convinzioni politiche e sociali, soprattutto ora che anche il Governo sta indiscriminatamente smantellando tutto ciò che è bene comune a servizio della collettività. Abbiamo ascoltato le ragioni dell’assessore Bignotti che ha raccolto informazioni riguardo le spese di gestione della struttura, informazioni che partono però dal presupposto che la piscina non sarà frequentata da nessuno; a detta dell’Assessore anche Toscolano-Maderno avrà una sua piscina, ma in realtà dopo esserci informati, abbiamo scoperto che non c’è ancora nulla di deciso (tra l’altro non si capisce perché dovremmo preoccuparci noi e non loro!); infine, in diverse occasioni è stato ripetuto che la piscina presentata nel programma elettorale avrebbe dovuto essere ubicata in zona Bogliaco. In realtà nel programma elettorale era specificato che la piscina sarebbe sorta in zona polo scolastico. Secondo noi tali informazioni sono svianti, quando addirittura non rispondenti al vero. Ora ci impegneremo a vigilare la correttezza nell’assegnazioni degli appalti, perché ogni passaggio avvenga nella più completa trasparenza. Aggiungiamo che se tutto dovesse andare per il verso giusto (e qui sarà decisiva la collaborazione di ttti quei cittadini che vedono nell’intervento un’occasione per nuove relazioni sociali), i futuri Bilanci Comunali potranno ulteriormente garantire il non fallimento dell’intero progetto, come peraltro succede da anni per Ospizio, Scuola Materna, associazionismo, sport.

  

IL NUOVO MUNICIPIO – SINISTRA GARGNANESE

 
 
 

26 febbraio 2010, ore21.00

Post n°26 pubblicato il 19 Febbraio 2010 da rebeldia.rossa

incontro pubblico

 
 
 

22 gennaio a Gargnano

Post n°25 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da rebeldia.rossa

Venerdì 22 gennaio 2010

 

presso l’ex Municipio di piazza Feltrinelli a Gargnano

 

a partire dalle ore 21.00

 

si terrà un’assemblea pubblica di presentazione della neonata formazione politica

 

Sinistra Ecologia Libertà

nata dal bisogno vitale di continuare a lottare per un “altro mondo possibile”

 

Sarà presente la compagna

 

GIANNA BARESI

 

membro del coordinamento regionale di Sinistra Ecologia Libertà

 

che ci deluciderà sulle prossime scadenze politiche, sul programma, sull’organizzazione territoriale

 

con la partecipazione de “Il Nuovo Municipio-Sinistra Gargnanese”

 
 
 

Raccolta firme contro il nucleare

Post n°24 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da rebeldia.rossa

PARTECIPA ANCHE TU ALLA RACCOLTA FIRME CONTRO IL NUCLEARE IN ITALIA!!

 

http://www.petizionionline.it/petizione/a-favore-delle-energie-rinnovabili-in-sicilia/585

...perchè un altro mondo è possibile... solo se lo vogliamo davvero!!

 
 
 

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