Creato da rebeldia.rossa il 16/04/2009

Il Nuovo Municipio

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Solidarietà agli amici di Abbadia San Salvatore

Post n°23 pubblicato il 15 Gennaio 2010 da rebeldia.rossa

Marina d’Abbadia San Salvador. E’ questo il nome con cui gli abitanti di Abbadia San Salvatore hanno ribattezzato il loro paese. Un modo, il loro, per protestare contro l’esclusione dall’elenco dei comuni montani, e dai relativi fondi, perché meno del 75 % del suo territorio supera i 600 metri. Eppure la cittadina si trova sul Monte Amiata (in provincia di Siena) a 829 metri di altitudine.

Così sullo stemma municipale al posto di un castagno è comparsa una palma, come si può osservare nella foto che campeggia sul profilo
di Facebook del gruppo “Marina d’Abbadia San Salvador”. "Il testo del decreto del governo – si legge nella pagina del social network - prevede l'azzeramento dei trasferimenti a favore delle Comunità Montane e stabilisce che il 30 per cento di quelle risorse finanziarie sia assegnato ai comuni montani, definiti come tali quelli in cui almeno il 75 per cento del territorio si trova al di sopra dei 600 metri sul livello del mare".

blasone

 

 

 

 

 

 
 
 

A proposito di cose nauseanti...

Post n°22 pubblicato il 11 Gennaio 2010 da rebeldia.rossa

 

 

 

 
 
 

Cena antifascista

Post n°21 pubblicato il 09 Gennaio 2010 da rebeldia.rossa

volantino

 
 
 

Ricchi fuori ma poveri dentro

Post n°20 pubblicato il 08 Gennaio 2010 da rebeldia.rossa

A quanto pare i processi brevi esistono gia!

Poco più di 1 anno e mezzo fa l’eurodeputato “fascista” Roberto Fiore venne a sapere tramite un suo dirigente di partito residente a Gargnano (Castellini Luca), che su “Il Nuovo Municipio,” piccolo periodico gratuito distribuito in paese e frazioni, era pubblicato un articolo di tre pagine dal titolo “Fascismi vecchi e nuovi”: una breve biografia politica dei vari partiti che appoggiarono Berlusconi alle elezioni del 2006.

In queste tre pagine c’era una frase, ripeto, una frase inerente al passato burrascoso del  leader forzanovista, che non era del tutto vera.

A questo punto il ricco segretario di Forza Nuova decise di querelare colui che scrisse l’articolo (Silvestri Fabrizio). L’accusa era: diffamazione con l’aggravante del mezzo stampa. Va detto che la frase incriminata era stata copiata pari-pari da un famoso sito internet, e (parole del giudice che ha seguito  la vicenda), era stata riportata anche su uno dei maggiori quotidiani italiani. Ma questo non interessò al camerata romano che,  sguinzagliati gli avvocati che ovviamente solo un uomo ricco si può permettere, si portò a casa un risarcimento di ben 3.500 euro.

Sapevamo che la sentenza ci avrebbe giudicati giustamente colpevoli, quindi abbiamo optato per il patteggiamento tra le parti, ma sinceramente pensavamo che l’ammontare del risarcimento fosse di un più basso profilo. 

Solitamente lo scopo di queste denunce ha due finalità ben chiare: una, quella di riempire ulteriormente un portafogli gia ben nutrito (alla faccia dei suoi sottoposti che ogni mattina prendono il bus per andare in fabbrica)… ed in questo ci è riuscito in pieno.

L’altra è quello di chiudere la bocca a quelle persone libere, che non hanno padroni da servire, impaurire chiunque parli di fatti scomodi in completa libertà. Ebbene,  in questo non ci sono riusciti! Il nostro giornale non chiude, come ben vedete. I soldi li abbiamo chiesti in prestito, e contiamo di restituirli nel più breve tempo possibile, ma per fare questo avremo bisogno di un aiuto da tutti coloro che seguono ed apprezzano il nostro lavoro, quindi un versamento anche se piccolo potrebbe essere fondamentale per il proseguo del nostro cammino.

A volte, cari amici e compagni, essere ricchi non vuol dire essere signori, a volte un uomo si dimostra povero anche con un grosso conto in banca. Roberto Fiore ha avuto i nostri 3500 euro, ma credetemi, noi siamo immensamente più ricchi di lui.

Non ci avranno mai come vogliono loro!!!!  

Nuovo Municipio Sinistra gargnanese

 
 
 

Nina, finalmente ti vedo volare...

Post n°19 pubblicato il 25 Dicembre 2009 da rebeldia.rossa

 
 
 

Vergognandoci di essere bresciani...

Post n°18 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da rebeldia.rossa

Dopo questo ci vergognamo di essere bresciani, ma siamo orgogliosi di non essere leghisti!!

 
 
 

Fidarsi è bene ma non fidarsi...

Post n°17 pubblicato il 18 Dicembre 2009 da rebeldia.rossa

Compagni, guardatevi questo video prima che scompaia

dalla rete!!

E se sparisce... http://www.youtube.com/watch?v=Lqz3E2SnAFk

 
 
 

Incontro con Giovanni Impastato

Post n°16 pubblicato il 30 Novembre 2009 da rebeldia.rossa

MERCOLEDI' 2 DICEMBRE

SALA DEI PROVVEDITORI, SALO'

INCONTRO CON

GIOVANNI IMPASTATO

ASSOCIAZIONE PEPPINO IMPASTATO CASA DELLA MEMORIA SUL TEMA:

ATTUALITA' DEL PENSIERO DI PEPPINO IMPASTATO

INIZIO ORE 18.00

 
 
 

La chiesa tace sul Natale ariano di Coccaglio

Post n°15 pubblicato il 30 Novembre 2009 da rebeldia.rossa

autore: Enzo Mazzi

   Quest’anno la mangiatoia del presepio sarà vuota. Il Bambinello, eterno immigrato clandestino, sceso dalle stelle nel ventre di una fanciulla illegale, non sposata, nato in una stalla in terra straniera, deposto in una mangiatoia, è stato sequestrato dall’operazione White Christmas, Bianco Natale, della giunta leghista di Coccaglio. Erode a suo tempo arrivò assai tardi. La mangiatoia aveva avuto il tempo di accogliere il neonato destinato a rubare al re il trono e le ricchezze. Fece una strage di bambini ma il clandestino non c’era più. Ora si è fatto molto furbo e ha pensato di agire in modo preventivo.

   Il Natale quando arriva ha da essere  libero da tutti i clandestini. “Perché - come afferma l’assessore alla sicurezza del piccolo comune bresciano, Claudio Abiendi – Natale è una festa della tradizione cristiana, della nostra identità, non la festa dell’accoglienza”. “Segno di una intolleranza parossistica” commentano i responsabili della Caritas. Senza però dire una parola, né loro né altri prelati sempre pronti nell’intervenire in ambito politico per difendere gli interessi dell’etica, oltre che della loro borsa, sul significato etico del Natale come festa che si oppone agli ingabbiamenti nazionalistici.

   La mia riflessione si imbatte in contraddizioni assai evidenti, lo so bene. Il Natale cristiano è storicamente e teologicamente “cattolico” che vuol dire universale, ma la sua è l’università imperiale. Il battesimo dell’università lo ha avuto da Costantino e resta impresso nella struttura sacrale profonda. Allora chiedo che dalla padella del nazionalismo gretto leghista si torni alla brace dell’universalismo imperiale che impone a tutti per legge la simbologia cristiana, compreso il presepio e il crocifisso? Raddrizziamo dunque il senso del discorso. E allora proviamo a vedere e vivere il Natale come accoglienza della maternità, del dare vita. Forse lo stesso racconto della natività che leggiamo nel Vangelo più che un racconto storico è l’eco del senso del rifiuto ancestrale che la società bene di ogni tempo oppone alla maternità nei suoi valori più alti, al dare vita non nel solo senso biologico ma in senso culturale ed esistenziale. La cultura patriarcale sfrutta, come si sa bene, la donna, la sua capacità biologica di dare vita, ma rifiuta la cultura femminile della maternità. E così Maria si trovò a partorire in una stalla perché per lei non c’era posto in albergo. Ma nel Vangelo c’è anche il senso dell’accoglienza verso la vita che nasce espresso da realtà emarginate dalla stessa società bene, come ad esempio i pastori. E questo dell’accoglienza verso la maternità è oggi un problema particolarmente grave, poiché il senso della vita si fonda sul possesso, sul denaro, sul successo individuale, sulla competizione di tutti contro tutti, sull’avere anziché sull’essere, sino a poter dire, estremizzando un po’, che la società in cui si realizza oggi la maternità è dominata dalla tendenza a dare la morte piuttosto che la vita. Per cui le madri, costrette ad andare controcorrente per dare vita in senso pieno, si sentono un po’ straniere tutte e non solo quelle che vengono qui da paesi lontani. Le madri sono coccolate, gli danno sussidi e sostegni, ma sono poco più che contentini perché la loro vita si fa sempre più difficile. Le madri, anche quelle di Coccaglio si sentono tutte straniere/migranti. Dare la vita è un’esperienza che pone in condizione obiettiva di estraneità rispetto alla cultura dell’alienazione, dell’esclusione, della guerra, e al tempo stesso dare la vita è dare impulso alla transizione (la migrazione) sognata e voluta da tante e da tanti verso una cultura della vita, della nonviolenza, della pace universale. L’emersione della cultura femminile, il dare vita il sognare un mondo dove un bambino lattante possa stendere la sua mano nella tana della vipera (la profezia di Isaia), l’affermarsi della soggettività femminile in ogni ambito della società, sono la nostra principale risorsa. Il Natale in questo senso è donna.  Buon Natale

                                                              

 
 
 

Ironia USA

Post n°14 pubblicato il 28 Novembre 2009 da rebeldia.rossa

Articolo tratto da "Il Nuovo Municipio" n°11

Autore: Carlotta Bazoli

Vi piace il cinema?

Andate a vedervi “2012”, l’ultimo catastrofico film di  Roland Emmerich sulla fine del mondo (una delle tante interpretazioni di come l’umanità peccatrice subirà la lezione che merita).

Una delle scene madri è quando la cappella Sistina, scossa da un terremoto di incredibile potenza, si sgretola sotto gli occhi attoniti e rassegnati della cittadinanza italiana che prega per la salvezza della propria anima. Si apprende che il Presidente del Consiglio ha deciso di non salire su una delle arche progettate per la salvezza - in cui avrebbe avuto diritto ad un posto - ma di perire insieme al suo popolo.

La notizia, incredibile e assurda anche per un film di fantascienza, ha scatenato un tale boato di risa che per poco non ha ribaltato il cinema dov’ero io. Ridevano tutti, senza eccezioni, persino la ragazza con la pila, incaricata di condurre al loro posto i ritardatari.

Sebbene il Presidente del Consiglio del film non avesse nulla a che fare con il Silvio, naturalmente tutti hanno pensato a lui… e l’idea che possa in qualche modo escludere la propria salvezza, condividendo lo stesso destino di noi, ordinaria gentucola fatta solo per spendere e consumare, ha scatenato la suddetta reazione.

Ripensandoci a mente fredda sono arrivata a tre conclusioni:

1-     Il mondo può fare a meno degli italiani. Nel film crepiamo tutti, nessuno escluso.

2-     Gli americani, che hanno prodotto il film, ritengono il Presidente del Consiglio così eccelso e puro da ignorare la speranza della sopravvivenza, sacrificandosi con noi… esattamente come accade per il loro Presidente.

3-     Agli americani piace l’ironia.

Quello che ho pensato subito dopo è che siamo davvero messi male se non riusciamo a prendere per buona una capitolazione di questa portata nemmeno in un film di fantascienza.

E’ già da qualche anno che l’italiano va avanti per la pratica, come direbbe mia nonna. Subiamo e non abbiamo la minima fiducia in chi ci governa, nonostante questo digeriamo tutto quello che ci propinano.

I luoghi comuni si sprecano: uno vale l’altro, quando sono su rubano tutti… Oppure la mia preferita: cosa credi che se ci fosse su il tuo partito, le cose andrebbero meglio?

 

Oddio, non lo so, con il 60, 70% delle preferenze, il mio partito al governo mai l’ho visto e quindi vado avanti imperterrita a sperare che un giorno possa accadere e non mi piego all’evidenza che se vuoi diventare qualcuno conta solo con chi vai a letto e non quello che hai studiato.

Curioso come ultimamente la politica si intrecci col sesso… Curioso soprattutto che stiano cercando di farla passare come una cosa normale.

Nel suo recente libro “Donne di cuori”, Bruno Vespa ci tiene a precisare come il sesso sia sempre andato a braccetto con la politica a partire da Giulio Cesare a J.F. Kennedy e via dicendo… fino a descrivere il Silvio come una sorta di Prometeo incatenato…

Ricordo chi era Prometeo, ovvero colui che un giorno rubò il fuoco agli Dei per portarlo agli uomini, che poveretti vivevano al freddo e al buio… Parafrasando donò all’umanità la luce della consapevolezza.

Abbino questa figura al Silvio… e allora m’incazzo.

Con quale buonsenso si potrebbe mai mettere sullo stesso piano il Silvio con Prometeo? Che razza di luce avrebbe mai rubato per noi un Presidente del Consiglio che ci vorrebbe analfabeti, timorosi della nostra ombra e instupiditi dalle minchiate che sparano le sue televisioni?!

Ecco, i suoi media, per l’appunto, grandi annullatori di coscienze e abbattitori di menti pensanti, ove la gnocca regna sovrana, la lacrima facile abbonda per il piacere perverso di coloro che godono nell’assistere al dramma di una madre che ha perso il proprio figlio. Del resto cosa ci si può aspettare da un uomo che prima si confezionava leggi su misura e ora cerca di plasmare la società a sua immagine e somiglianza?

Per giustificare le sue scappatelle senza passare da schifoso ipocrita quale è (ricordate, fino a ieri metteva in alto la famiglia come il bene supremo! Solo due anni fa era al Family Day), sta cercando di sdoganare il sesso facendoci credere che è assolutamente normale e comprensibile che l’uomo italiano vada a battone. Forse è questa la luce della consapevolezza che il Silvio ci ha portato? Se almeno avesse arricchito quelle poverette costrette a prostituirsi in strada o segregate in qualche bugigattolo per non perdere la vita,  forse sarei tentata di vedere la cosa con maggior clemenza… e invece l’eccelso sceglie signorine d’alto rango, di ottimo lignaggio, che prendono qualcosa come 1000 euro a botta, alla faccia dell’operaio medio che ha perso il lavoro a causa della crisi e non sa come sfamare moglie e figli!

Ebbene sì, la crisi, che non è finita come il Silvio sta disperatamente cercando di farci credere ma avanza devastante come un ciclone, lasciandosi dietro fabbriche chiuse, piccoli artigiani sul lastrico, migliaia di operai disoccupati… La disperazione cresce (interessante come sia tornata in voga l’usanza di presidiare le fabbriche destinate a chiudere, tenendo in ostaggio dirigenti e direttori), il sud è sempre più colpito del nord, ma noi che viviamo in un piccolo paradiso non ce ne rendiamo conto.

Il Bel Paese va male, ma l’italiano ha imparato a fregarsene…e magari lo facesse con coscienza! Ormai il chiudere un occhio per andare avanti è diventato un dato di fatto, una regola di vita, uno status, per questo sopportiamo tutto, anche quello che ci tocca personalmente come il mal funzionamento della sanità o dell’istruzione pubblica e credetemi, per rendersi conto di quanto un Paese sia allo sbando, è a queste due istituzioni che si guarda!

L’Italia ha sempre avuto una sanità invidiabile, che pochi Stati hanno: pubblica, gratuita, un fiore all’occhiello dopo il sistema di insegnamento e la Costituzione.

E allora come mai se l’italiano si sente male e deve andare al pronto soccorso si fa il segno della croce se è credente, o si tocca qualcos’altro se non lo è?

 

L’istruzione pubblica non va molto meglio, con tutti i tagli e le pessime riforme apportate dobbiamo ritenerci fortunati se i bambini imparano a leggere!

Non sarà che il popolo deve rimanere ignorante e chi è più debole e senza mezzi è destinato a morire?

Ma il Silvio sembra avere la risposta a tutto, alla mala sanità, al cattivo funzionamento dell’istruzione pubblica egli propone la PRIVATIZZAZIONE, tanto è passato un po’ di tempo, l’italiano ha la memoria breve, s’è già scordato che a creare una situazione del genere è stato proprio lui! Ma privatizzare equivale a pagare, ricordatelo bene. Vuol dire che quando starete male ma avrete perso il lavoro a causa della crisi, o semplicemente non avrete abbastanza soldi per permettervi le cure mediche, sarete destinati a morire o alla meglio capitare in mano a qualche macellaio senza scrupoli. Significa pure che i vostri figli non verranno istruiti se non avrete i mezzi per mandarli a scuola e rimarranno ignoranti, schiavi del sistema anche se magari avrebbero tutte le carte in regola per emergere. 

 

Adesso ve lo dico io cosa sarebbe accaduto realmente, se quel film non fosse stato soltanto una pellicola: sapendo che c’era la possibilità di salvarsi e non schiattare nel grande disastro, il Presidente del Consiglio sarebbe stato disposto ad uccidere per essere il primo a salire su una delle arche di salvezza. Avrebbe rubato il posto ai voi e alle vostre famiglie per avere tutto lo spazio desiderato… e mentre partiva, a noi pezzenti rimasti a terra, avrebbe fatto ciao ciao con la manina!

Ho esagerato? Avete ragione, non dovevano scapparmi termini come “m’incazzo” e “minchiate”!

 
 
 

21 luglio 2001

Post n°13 pubblicato il 21 Luglio 2009 da rebeldia.rossa

Ciao Carlo, come va? Ne è passato di tempo, vero? 

Eh sì, se ripenso a quel 21 luglio del 2001, non sembra trascorso manco un giorno... eppure 8 anni possono essere una vita.

Che dirti? Sarebbe bello poterti scrivere che qui le cose vanno meglio, ma ti mentirei. E' sempre la stessa merda, solo che si va sempre più a fondo. Salvagenti per stare a galla in questo schifo ancora non ne hanno inventati, ma per fortuna non ci manca la fantasia e nemmeno il coraggio di provare.

Pare che il fuoco si sia spento del tutto, ma in realtà cova sotto le ceneri... e spesso è più facile che torni attivo proprio con i gas emanati dai liquami! Quando succederà, mi piacerebbe che tu fossi lì con noi, ma immagino che i tuoi impegni non ti consentano di tornare a trovarci, vero?

Ultimamente le persone come te sono sempre più rare. Cercano di mettere un bavaglio e un cappio al collo a tutti e in questo periodo sembra proprio che ce la stiano facendo...

Il nano - sai, quello che diceva che al G8 ci sarebbe scappato il morto - bhe, sta ancora lì, con il suo bel sorriso di circostanza sempre più simile al ringhio di una bestia.

Papi si fa chiamare!! E cura la politica estera con battutine e scherzetti da demente. Patetico...

E' riuscito ad abbindolare una nazione intera con le sue stronzate e sta facendo passare l'assurdo per normale. Noi ci proviamo a far ragionare le persone, ma non è sempre facile stare lì a gridare al vuoto... 

Intanto continua lo sdoganamento della merda fascista. Piano piano avanzano imperturbabili, hanno la pazienza dalla loro. Tempo una decina d'anni e certe cose perderanno di valore, mentre certe altre acquisteranno normalità. Ci sono un paio di soggetti ben messi, che non vedono l'ora di cominciare a fare il bello ed il cattivo tempo (perdonami se non faccio nomi, ma hanno imparato a nascondersi dietro il muro della legge). Riversano odio e rancore sulla gente, li alimentano con la paura del diverso, un'arma subdola che loro sanno usare molto bene.

Caro Carlo, la prossima volta che ti scriverò, spero sarà per qualcosa di migliore, qualcosa per cui valga la pena di scomodare qualcuno che recapiti una missiva dove abiti adesso! Qui ti salutano tutti e vogliono che tu sappia che non si sono dimenticati di te... perchè se c'è una cosa che sappiamo fare bene, è proprio ricordare. La memoria, per fortuna, non ce la ruba nessuno.

Arrivederci Carlo, e stammi bene! 

 
 
 

PROCESSO PER DIFFAMAZIONE A ROBERTO FIORE... TUTTO RINVIATO AL 5 OTTOBRE

Post n°12 pubblicato il 09 Luglio 2009 da Lobozap

Questa mattina alle ore 09,00 presso il tribunale penale di Brescia si è svolto il processo per diffamazione mezzo stampa che vedeva me accusato di aver danneggiato l'immagine (sigh!!) di Roberto Fiore (segretario nazionale di Forza Nuova,  nonchè  europarlamentare uscente), pubblicando sul giornalino "Il Nuovo Municipio" una frase non del tutto vera. 

Il giudice ha ritenuto opportunuo rinviare il processo in data 5 Ottobre, per dare modo alle parti di conciliare e raggiungere un accordo fuori dalle aule ($$$), probabilmente mi verrà chiesto un indennizzo per i gravi danni all'immagine da me arrecategli; ovviamente essendo Fiore un uomo ricco, la cognizione che lui ha del denaro è molto lontana da quella di un operaio da 900 euro al mese quale sono io, quindi temo che il patteggiamento non sarà molto soft, ma nel caso la richiesta superi cifre abbordabili proseguiremo la battaglia per vie legali ( e non solo).

Come avete potuto notare mi sono limitato alla pura cronaca dei fatti, senza commenti personali sul caso... di cui però tornerò ad occuparmi il 6 Ottobre!

 
 
 

Elezioni comunali 2009

Post n°11 pubblicato il 09 Giugno 2009 da rebeldia.rossa

Finalmente eccoci al capolinea!

Le elezioni comunali gargnanesi si sono concluse con Gianfranco Scarpetta (pdl) ancora sindaco... ma nonostante questo, abbiamo raggiunto ugualmente il nostro scopo!

La lista Nuovo Municipio Sinistra Gargnanese, al suo primo esordio elettorale è riuscita a conquistarsi un consigliere! Da oggi Mauro Bommartini sarà il nostro portavoce ufficiale e attivo nei consigli comunali dei prossimi 5 anni!

Per un paese piccolo come Gargnano (2600 votanti, di cui solo 2000 ai seggi), che presentava ben 4 liste, questa è una conquista che ci fa onore, ci ufficializza e che ci incoraggia ad andare avanti, tenendo alti valori e bandiera!

Dunque grazie ai 12 voti di Costa, agli 11 di Navazzo, ai 5 di Muslone, ai 47 di Bogliaco e ai 64 di Gargnano (dove, tra l'altro, con enorme piacere, abbiamo conquistato più voti della Lega!!)

Dunque hasta la victoria siempre Mauro

Hasta la victoria siempre, Nuovo Municipio

 
 
 

Festa delle Repubblica

Post n°10 pubblicato il 02 Giugno 2009 da rebeldia.rossa

Buon 2 giugno a tutti!!!

 (O quasi...)

 
 
 

Campagna elettorale

Post n°9 pubblicato il 02 Giugno 2009 da rebeldia.rossa

 
 
 

Dedicuccia

Post n°8 pubblicato il 01 Giugno 2009 da rebeldia.rossa

http://www.youtube.com/watch?v=_9OHZ-L3sA8

Questa la dedichiamo al signor Luca Castellini, segretario regionale di Forza Nuova che sovente viene a visitare il nostro blog, divertendosi a lasciarci messaggi subliminali (subliminali??) di rara profondità e ricchezza d'animo!

Ah, e complimenti per il montaggio della canzone che ci hai suggerito di ascoltare nel tuo eloquente commento del 29 maggio, davvero ben fatto, per nulla noioso e statico, di fantasia e profondità di pensiero. Made in FN vero? Ci scommetto... 

 
 
 

Il nostro programma elettorale

Post n°7 pubblicato il 10 Maggio 2009 da rebeldia.rossa

 
 
 

Campagna elettorale

Post n°6 pubblicato il 09 Maggio 2009 da rebeldia.rossa

 
 
 

Nasce il coordinamento antifascista Garda-Valsabbia

Post n°5 pubblicato il 23 Aprile 2009 da Lobozap

Tanto tuonò che alla fine piovve: dopo i roboanti tuoni ( tanto rumore per nulla) della destra eversiva e neofascista bresciana,arriva l’acquazzone antifascista che, ci auguriamo, pulisca via  strade e  piazze da ogni rimasuglio nostalgico e apologetico che da anni “sporca” il senso civico e costituzionale del territorio bresciano e italiano. Una muffa che arriva ad insinuarsi anche nelle fughe più strette delle nostre istituzioni sotto vari aspetti e forme. Il razzismo conclamato della Lega Nord ne è l’esempio più chiaro e limpido, una politica, quella dei padan,i che in qualsiasi altra democrazia occidentale verrebbe trattata alla stregua di un qualsiasi partito o movimento neo-fascista o perlomeno anticostituzionale,con la messa al bando. Gargnano non è esente da queste infiltrazioni nocive, alcuni mesi fa il segretario regionale di Forza Nuova  e residente gargnanese Luca Castellini è stato ripreso mentre impartisce ordini ad  un corteo (non autorizzato dalla questura) di camicie nere per le strade di Bergamo. Nei video reperibili su youtube si vedono un centinaio di camerati armati di mazze, bastoni e caschi che , inquadrati in schieramenti da parata militare, sfilano per le vie della città intonando cori inneggianti a Duce e fascismo. Alla testa del corteo si riconoscono il segretario nazionale Roberto Fiore, un Prete lefevriano (che impartisce la benedizione al manipolo), ed, appunto, Luca Castellini, nostro concittadino.

Il coordinamento antifascista Garda e Valsabbia nasce da un gruppo di compagne/i provenienti da varie e diverse esperienze politiche, culturali e sociali che sotto la non bandiera di nessun partito si riconoscono nei valori della nostra Costituzione nata dalla Resistenza partigiana.

Il coordinamento ha fatto la prima uscita pubblica ufficialmente a Provaglio Vasabbia in occasione della commemorazione in ricordo di 10 partigiani trucidati a Cesane il 5 marzo 1945.

Venerdì 27 Marzo e Venerdì 3 Aprile sono stati proiettati all’auditorium comunale di Roè Volciano due film documentario del regista Claudio Lazzaro: uno, Camicie verdi, trattava del fenomeno leghista ( ampolline, cappelli con le corna ecc. ecc.), mentre il secondo, Nazirock ,ha messo a nudo il movimento da stadio Forza Nuova, evidenziando da un lato la completa assenza di pensiero e analisi politica dei militanti, e dall’altro la pericolosa e reazionaria ideologia neo-fascista del ristretto gruppo dirigente.

Le iniziative future cercheremo di comunicarle ampiamente con ogni mezzo a nostra disposizione.

 

Vista la spiccata attitudine di certi personaggi a ricorrere per vie legali elenco in dettaglio gli indirizzi e le fonti di cosa sopracitato.

 http://www.youtube.com/watch?v=lk8vpuajKGc

Questo è l’indirizzo url di un video reperibile anche sotto la dicitura

“Borghezio tiene lezione ai neofascisti francesi”. In questo filmato l’europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio insegna ai neofascisti francesi come ci si infiltra da fascisti nei movimenti territoriali per arrivare al comando.

 

 http://www.youtube.com/watch?v=r6MC-EWEGZ8

A questo indirizzo url troverete invece il gargnanese Luca Castellini al comando di squadristi fascisti. Il video è reperibile anche alla dicitura “Forza Nuova Bergamo.. mazze, bastoni e croci celtiche”.

 

http://www.youtube.com/watch?v=SCEzy0z4Em0

idem come sopra, cori fascisti mazze e bastoni ed ancora Luca Castellini. Si trova anche digitando corteo militare forza nuova Bergamo.

 

 
 
 

Resistenza... sempre

Post n°4 pubblicato il 23 Aprile 2009 da rebeldia.rossa

Buon 25 aprile, compagni!

 
 
 

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