Osama bin Laden era sicuramente un criminale della peggior specie.
Molto probabilmente era il nemico numero uno dell’Occidente.
Forse la sua eliminazione fisica era un atto necessario.
Può essere che la sua uccisione abbia salvato la vita a molti esseri umani che sarebbero in futuro stati sue vittime.
Veramente tutto quello che ho appena scritto è da dimostrare, ma io voglio darlo per buono.
Detto questo è stato commesso, per ottenere questo obiettivo, un atto di violenza.
Le immagini, peraltro, parlano chiaro.
Mi piace spesso fare l’esempio dell’extraterrestre che passa per caso da noi e vede cosa succede nel nostro pianeta: in questo caso avrebbe visto un atto di violenza forte, un’uccisione brutale e anche la gioia dei suoi carnefici.
Giusto?
Difficile capirlo, per lui.
Detto questo io proprio non riesco a gioire per l’uccisione di un uomo, anche del peggior uomo sulla Terra – stesse parole che pronunciai anche per l’omicidio Saddam Hussein.
E mi fa terribilmente senso vedere manifestazioni pubbliche di gioia da parte di interi popoli “civili” e “occidentali”, come fa il popolino nei linciaggi di piazza, o negli stadi dopo l’espulsione (non l’uccisione) di un avversario.
E, per l’ennesima volta, mi dispiace così tanto essere così diverso dalla maggioranza