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Il giocattolo si è rotto

Post n°250 pubblicato il 13 Febbraio 2010 da Nuta
 

Nel momento della rabbia, della delusione, dello sconforto, solitamente vengono in mente i torti che subiamo: dall'assurda decisione di vietare la trasferta di Genova ai tifosi viola, ai calendari che vengono sempre pensati per agevolare le solite squadre e mai la nostra, alla televisione che si definisce pubblica e poi per privati interessi priva sempre ai soliti di venir trasmessi.

Oppure viene in mente la sfortuna: Mutu che viene a mancare proprio nel momento più importante per colpa di una scatola di caramelle (almeno fossero state al miele, si poteva incolpare l'ape di Cannavaro). Gamberini che alla vigilia dell'ottavo di Champions si infortuna seriamente, così come Santana, costringendoci a fare due cambi nei primi 14 minuti della partita (ma si può giocare in un campo così? Prandelli aveva detto che valeva anche per la Sampdoria, ma quello è il loro campo a cui saranno abituati, e poi chi gioca di pura tecnica, e noi siamo pieni di giocatori così, come fa?).

Ma stavolta, senza scendere nel territorio tanto caro alle CIV più o meno estreme, la questione è un'altra e non può essere che così: la Fiorentina è alla fine di un ciclo, un bellissimo ciclo fatto di grandi soddisfazioni, anche se di "zeru tituli", con un gioco bello, una grande organizzazione, una continuità di risultati, un piazzamento fisso nelle prime quattro del campionato, un inizio importante in campo internazionale, con la semifinale di coppa Uefa (persa ai rigori, potevamo andare alla finalissima), due partecipazioni alla Champions e un passaggio spettacolare al turno successivo, dove ancora siamo in corsa.

Adesso tutti noi sappiamo che dal prossimo campionato Cesare Prandelli non sarà più l'allenatore della Fiorentina, e con lui chiuderemo definitivamente questo ciclo bellissimo.

Non sappiamo chi sarà il suo successore, nè se riusciremo a tenere tutti i campioni che ci sono attualmente (ma dubito), più che altro la Fiorentina ripartirà dai giovani, in attesa, se sarà stata brava a vederci lungo, di ricreare, CON MOLTA CALMA, un nuovo ciclo.

E nel frattempo? Nel frattempo dobbiamo accontentarci di tornare nei ranghi, di accettare una ridimensionata notevole, di sperare che il lavoro sulle nuove leve, di cui Jovetic è sicuramente il perno centrale, possa fruttare nel medio periodo.

Tutto questo perché, oggi, la Fiorentina non ha e non può avere le stesse armi delle squadre più ricche, e anzi non può avere nemmeno la metà, nemmeno la terza parte di quelle armi.

La famiglia Della Valle non vuole buttare soldi "stile Moratti", ma vuole tenere i bilanci in ordine e soprattutto avere sempre la possibilità, in un'ipotesi di vendita più o meno astratta, di riprendere esattamente ciò che hanno investito.

Può essere giusto, non dico di no, ma ciò limita il decantato "Progetto", lo rende di fatto vuoto di ogni interesse e, soprattutto, lo rende un banalissimo progettino.

E allora perché? Perché tutta queste parolone spese in passato, alcune di questo tenore "noi Della Valle siamo abituati a vincere, non ad arrivare quarti"?

Perché, se non c'è sbocco? La verità sta nella parola magica, la "cittadella".

Quella doveva essere la soluzione di tutto, perché consentiva la rivoluzione di poter avere un asset che creasse introiti ben più importanti, attraverso lo stadio di proprietà, le iniziative, l'indotto, nonché tutte le attività collegate allo stadio.

E siccome l'idea andava a favorire lo sviluppo di Firenze (si pensi, per esempio, alla creazione di posti di lavoro, alla nascita di un polo sportivo con tanto di parco a tema, ristoranti e compagnia bella), la "sinergia" fra Firenze (intesa come Istituzione) e Fiorentina (intesa come società di Della Valle) sarebbe stata conveniente per tutti.

Poi tutti sanno com'è andata: la magistratura non ha ancora tolto i piombini al'area di Castello, essendo la zona ancora sotto sequestro per le note vicende.

In più la burocrazia e le lotte intestine ai vari centri di potere locali hanno fatto e stanno tuttora facendo il resto.

Anche volendo essere estremamente ottimisti, sostenendo cioè che prima o poi la cittadella verrà costruita (anche se più poi che prima), come gestire questa fase di passaggio?

I tifosi, ma anche gli addetti ai lavori, non possono certo aspettare... e poi aspettare quanto? E poi aspettare cosa, con quali certezze?

C'era un accordo fra società viola e media locali: attendiamo la fine di questa stagione, prima di buttare in pasto alla gente i tristi concetti di cui sopra.

Aspettiamo , prima di dire o far capire che Prandelli sarebbe andato via, e con lui una grossa fetta dei nostri sogni.

Qualcosa, in questo accordo, non ha funzionato, la gente sta incominciando a chiedersi cosa stia succedendo, Prandelli sta perdendo il controllo della situazione, i giocatori forse sono condizionati dal clima che li circonda.

Così stiamo buttando via anche questa stagione che poteva, potrebbe ancora, essere memorabile.

Forse l'ultima

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Commenti al Post:
cateviola
cateviola il 13/02/10 alle 23:50 via WEB
sembra che ci siamo parlati prima... strano...
Ormai l'abbiamo capito tutti
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Nuta
Nuta il 14/02/10 alle 22:28 via WEB
(Rispondi)
cloudbreak
cloudbreak il 14/02/10 alle 08:00 via WEB
Accordo fra società viola e media locali? Ma chi, ma quali media locali erano d'accordo? Hanno cominciato la disintegrazione del "giocattolo" già a settembre, ed ora stanno accentuando il tutto con la storia di Prandelli. Giocattolo rotto? Sandro, qua l'unica cosa che sarebbe da rompere è la testa dei fiorentini, per vedere se dentro c'è il cervello o la segatura. E mi sa che in molte zucche si troverebbe la seconda. Mi citi una dichiarazione di Prandelli che dice "a fine stagione me ne vado"? Se la trovi, sei un grande. Perchè non c'è! Ha detto "ne riparliamo a primavera", ovvero dopo le partite importanti, vale a dire Coppa Italia, ottavi di Champions. E che fanno i media locali? Si mettono a parlare di Prandelli che se ne va, che non crede più nel progetto, eccetera eccetera. Poi dicono che la squadra verrà smantellata, che c'è in corso una guerra tra Prandelli e Corvino, con i Della Valle incazz... con Mutu per la faccenda della sibutramina e con Prandelli che ne impedì la vendita due anni fa. Il tutto mentre il progetto Cittadella, presentato a settembre 2008, dopo diciassette mesi è sempre lì in attesa che venga stabilito dove e come farla. Anche la convenzione per la gestione dello stadio è diventata un'opera infinita: due anni di discussioni, con il burocrate del comune che manda al diavolo il dirigente della Fiorentina, l'assessora che se ne va con lettera pubblica, Matteo Renzi che cade dalle nuvole, e due giorni dopo (due giorni dopo le dimissioni dell'assessora, quella che voleva verniciare di verde il prato dello stadio prima dei preliminari....) la convenzione viene firmata, con il via ai campini. E i media locali che ci sguazzano, continuando a parlare di guerre, guerriglie e guerricciole tra comune, società e quant'altro.
Ripeto quel che ho scritto dalla tu' moglie: dal 2011 normativa UEFA, stop al ripianamento dei debiti alla Moratti. Infatti al Manchester UTD, i proprietari hanno chiesto ai dipendenti ed ai giocatori un prestito per poter proseguire la gestione societaria. E dico del ManUTD, non del Lanciotto Campi. Tra l'altro, gli americani proprietari del ManUTD hanno acquistato il club iscrivendo nel bilancio del club stesso il costo dell'acquisto del medesimo. Un po' come nella privatizzazione Telecom, con Colaninno che piazzò nel bilancio Telecom il debito necessario per acquistarne il controllo. Ma dal momento che deve passare lo slogan "Della Valle braccino corto", oppure "per vincere si deve spendere", allora viene preso l'autofinanziamento come una colpa grave societaria. E tutto questo alimentandolo dai soliti discorsi: Corvino e Prandelli in guerra tra di loro, Prandelli non lancia i giovani, Prandelli fa giocare sempre gli stessi, Corvino non ha capito che siamo a Firenze e non a Lecce, Montolivo è Dormolivo o Tontolivo, Pazzini è Segnamai però s'è sbagliato a venderlo perchè ora segna sempre, Dainelli è un brocco da sbolognare via però ora che non c'è era fondamentale, eccetera eccetera.
Ma proseguendo così, con critiche a prescindere, dove si vuole andare? Secondo me poco lontano. Come se qua, a Firenze, si fosse vinto tantissimo nella nostra storia. Negli ultimi trenta/quaranta anni abbiamo vinto uno scudetto (1969), un paio di coppe Italia, e poi siamo stati molto, moltissimo tempo nelle zone basse della classifica. E ora, dato che in 5 anni di gestione Prandelli/Corvino siamo stati per 4 anni di seguito nei primi 4, ci siamo qualificati per gli ottavi ci Champions e siamo in semifinale di Coppa Italia, è il momento di sparare alzo zero su tutto e su tutti?
Boh, se è così che si deve fare, io non ci sto proprio per niente.-
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Nuta
Nuta il 14/02/10 alle 22:56 via WEB
devo fare una precisazione, Enrico: io non ho scritto questo post da "CIV" quale non sono e non sono mai stato, ma l'ho scritto perché sono a conoscenza di cose che forse tu non sai. Ed è questo, non tanto la sconfitta di Genova (che però ne è anche conseguenza), che ha originato il mio sfogo. A Firenze siamo gentaglia, lo sappiamo bene, ci si divide su tutto e anche nel calcio c'è il partito delle CIV contro quello delle SDA, e spesso accade che si cambia schieramento con estrema facilità... basta una scofitta, a volte. Qui però parlo d'altro: non credo che questa insolita serie di sconfitte (insolita per Prandelli nei 5 anni fiorentini) sia solo un fatto tecnico, dopo quello che sta uscendo fuori - ora sotto traccia, fra un po' di tempo all'aria aperta. Il fatto tecnico è anche semplice, la Fiorentina gioca quasi sempre col solito schema che prevede il lancio per gli esterni alti che crossano al centro. Gli avversari lo hanno capito, la Samp è stata furbissima, la manovra viola era lenta e gli esterni non facevano in tempo ad alzare la testa per vedere dove mettere il pallone, che i difensori blucerchiati erano già saliti a mettere in fuorigioco i nostri. Non ci hanno mai fatto tirare in porta, e segnamo sempre di meno. Prandelli se n'è accorto e sicuramente cambierà lo schieramento tattico già dalla prossima partita, così almeno ha annunciato. Ma non può bastare l'aspetto tecnico , nè l'assenza di Mutu a spiegare questa crisi impressionante di risultati. A me, per esempio, ha fatto specie l'esultanza di Semioli dopo il gol: per carità, è giusto che sia felice, ma quei gesti sono un po' troppo, per essere fresco ex. E siccome il buon "Pippo" è stato anche amato dalla Fiesole e mi è sempre sembrata una persona per bene, siccome poi gli ex viola che si sono dimostrati un pochino irriconoscenti verso il proprio passato sono davvero troppi (lo stesso Pazzini...) mi viene da pensare che forse c'è qualche motivo che noi comuni mortali non conosciamo. Ma atteniamoci ai fatti: io non voglio fare un processo a nessuno, né a Prandelli, né ai Della Valle. Diego and family ci hanno salvato il culo a causa della assoluta indifferenza degli imprenditori nostrani e di questo siamo riconoscenti senza riserve. Sul fatto poi che sia giusto non fare come l'Inter o come altre società importanti che vivono di ripianamenti dei soci, nessun dubbio. Però siccome lo scontro con la realtà impone di dimensionarci laddove non si può sognare, bisogna essere chiari. A meno che non si possa davvero metter mano all'idea della Cittadella e sovvertire l'ordine di grandezza che ci taglierebbe fuori da ogni ambizione. Però qui i Della Valle si scontrano con tutta una serie di difficoltà che non sono semplificabili con il teorema della burocrazia. Ricorderai quando si parlava dei "rosiconi": quelli sono coloro che si sentirebbero scavalcati da questi marchigiani che hanno osato impossessarsi di Firenze. Ti immagini come potrebbero sopportare un polo così importante che toglierebbe clienti reali e potenziali e poi affosserebbe definitivamente il loro orgoglio? E poi non c'è solo questo: ci sono poteri occulti nella nostra bella città, voglio solo dirti due parole, MASSONERIA e OPUS DEI. Non è facile arrivare e sovvertire queste logiche che stanno facendo morire FIRENZE. Tornando alle nostre piccole vicende viola, la società di Della Valle, in attesa di capire se il progetto può ancora essere alimentato attraverso la cittadella o meno, ha dichiarato che la fase 1, iniziata 8 anni fa, è terminata. Fine degli investimenti, stallo totale, ci si arrangia e si va di fantasia. Si comprano i giovani a poco prezzo e ci si lavora sopra, magari togliendo qualche zavorra di stipendi troppo alti. E' un concetto espresso da Cognigni e ripreso dallo stesso Corvino. C'è stata una riunione in autunno con tutti i media fiorentini, che è stata blindata con accordi particolari che stanno scricchiolando. Per questo parlo di giocattolo rotto. Prandelli non accetta di vivere nel limbo senza la certezza di un futuro, sta forzando la mano per avere garanzie tecniche che non gli possono essere date e la risposta è evasiva, non perché non sanno se gliele potranno dare (la risposta inequivocabile è NO), ma perché devono gestire il divorzio dall'allenatore amato dalla piazza senza che ci sia una sollevazione di popolo. E qui sbagliano. Per il resto, Enrico, sono anche d'accordo con te...
(Rispondi)
 
 
cloudbreak
cloudbreak il 16/02/10 alle 09:05 via WEB
Che tu non rientri in nessuna delle due categorie lo so bene, ti conosco, so quel che pensi, spesso se n'è parlato. Che qualcosa non abbia funzionato è vero anche questo: il gesto di Pippo Franco Semioli è stato bruttino, così come Pazzini che ha buttato lì un "bastardo" rivolto verso non si sa chi. Che ci sia stata un po' di confusione tattica è vero anche quello: una delle cose detta da Prandelli era che avrebbe voluto che la squadra fosse in grado di cambiare modulo di gioco a seconda dell'evenienza, anche nel corso ddi una stessa partita, ma questo non è mai successo. Cesare ha sempre predicato "ordine", lo si sente spessissimo dai microfoni a bordo campo. Ma "ordine" significa, secondo me, rispettare i ruoli ed i compiti assegnati, quindi una certa rigidità di schemi, esattamente l'opposto alla flessibilità dichiarata. Quindi c'è qualcosa che non coincide tra ciò che era previsto di fare e ciò che viene fatto. Sarebbe un punto da chiarire con il diretto interessato, cosa abbastanza impossibile da fare.
Quanto all'immobilismo di Firenze, sfondi una porta aperta. Un paio di anni fa avevo scritto un post (era sul vecchio blog), lamentandomi di quanto sia morta la nostra città, che continua a specchiarsi sul glorioso passato. Son passati anni, e non è successo niente. Esempio pratico, la Fiorentina. Quand'è fallita, nessuno dei cosiddetti "imprenditori locali" s'è fatto avanti. Nessuno. Se era per loro, la Fiorentina non era ripartita. Sono arrivati i Della Valle, e l'hanno rianimata. Hanno fatto bene, hanno fatto male, hanno dei meriti, hanno fatto degli errori: non sto qua a giudicarli. Ma qualunque cosa abbiano proposto di fare, per la società stessa e per Firenze, è stata osteggiata. Parliamo dei Campini? Due anni per rifare la convenzione per l'uso dello stadio: nemmeno un trattato di pace ha bisogno di tutto questo tempo. Cittadella: progetto presentato a settembre 2008, tutto ancora fermo. Sì, Renzi ha detto "si può fare a Castello". Ma come, dove, quando, chi, con che spazi, ancora nessuno lo sa. Siamo fermi, immobili. E ci si scanna: leggere in giro che c'è qualche pseudo tifoso da tastiera che se ne spunta fuori con "questa situazione è la mia rivincita personale verso tutti quelli che osannavano i Della Valle" mi fa letteralmente vomitare. Questi sono i tifosi viola? No, questi non lo sono. Quelli che ora, nel momento di difficoltà, sono pronti a spalare guano su tutto e su tutti, con la frase "io l'avevo detto, è la mia rivincita" sono da mettere all'indice per sempre. Ma so anche che loro, questi sapientoni calcistici in vena di rivalse, non vanno a vedersi le partite, non vanno a prendere freddo e acqua allo stadio. Son buoni solo a criticare, e basta, a sfasciare tutto in nome di non si sa quale glorioso passato. Ma loro si fanno sentire, e si sentono. A loro farebbe bene qualche decennio di terza categoria, a giocare contro il Lanciotto Campi.
(Rispondi)
 
 
 
Nuta
Nuta il 19/02/10 alle 21:46 via WEB
totalmente d'accordo con te su tutto. L'arrivo del Gringo Bolatti, però, costringe Prandelli a modifiche importanti all'assetto della squadra. Bolatti è l'anti Felipe Melo, nel senso che ha bisogno di due giocatori accanto, abituato a giocare davanti alla difesa, non riesce a coprire il centrocampo con un solo compagno di reparto, è troppo lento e non trova la posizione. Credo che il 4-2-3-1 e Bolatti non li vedremo mai insieme e questo impone una bella rivoluzione a tutto l'impianto collaudato di questa stagione, con il problema di come collocare in particolar modo Vargas e Jovetic. Come a Monaco, nelle gare in casa, non so se è il caso, per esempio. E allora? Lo vedremo già domenica con il Livorno
(Rispondi)
lauravaccarino
lauravaccarino il 14/02/10 alle 11:19 via WEB
Indigna vedere che fine fa lo sport, troppi soldi e troppi interessi ne fanno un'arena per le iene. L'esercizio che vediamo prevalere della corruzione, nel calcio ha una delle sue massime espressioni. Vorrei che mio cognato allenasse il Toro, la sua squadra givanile funziona bene:" se non studi a scuola, non giochi" auguri e un abbraccio da Laura
(Rispondi)
 
Nuta
Nuta il 14/02/10 alle 23:03 via WEB
ciao Laura! Sono d'accordissimo con ciò che scrivi. Ti mando un grosso abbraccio e ti scriverò ancora in messaggeria, sfidando i capricci di libero che mi ha gettato via più di un messaggio diretto a te... uno dei quali scritto con il cuore. Non ti è mai arrivato e la cosa mi ha fatto davvero arrabbiare! Solo che tu non c'entravi nulla... rimedierò. Ti chiedo scusa per la mia latitanza! Un bacio
(Rispondi)
bretpunto
bretpunto il 15/02/10 alle 13:06 via WEB
Complimenti Ragazzi a momenti so piu' della Fiorentina che della Roma. Veri tifosi veri competenti magari questi due interventi dicono molto di piu' di tanti articoli sportivi e' stata un analisi dentro il campo e fuori veramente completa ed esaustiva.
(Rispondi)
 
Nuta
Nuta il 15/02/10 alle 15:29 via WEB
...e oggi su fiorentina.it è comparso l'articolo che spiega qual è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso... "Venerdì 29 gennaio, e da poco più di ventiquattro ore Cesare Prandelli ha saputo che Adrian Mutu è stato sospeso dalla procura antidoping per l'assunzione di un prodotto che contiene il metadone della simbutramina, anfetaminico considerato sostanza dopante. Nel pomeriggio, ad allenamento terminato, si tiene una riunione nella sede viola: presenti il tecnico viola, il presidente dimissionario Andrea Della Valle, il vicepresidente Cognigni ed il direttore sportivo Pantaleo Corvino. Della Valle chiede al suo tecnico una soluzione per sopperire all'assenza di Mutu. Prandelli non lascia nemmeno finire di parlare il suo presidente, e fa subito capire che la squadra è in emergenza e si trova senza soluzioni nel ruolo di seconda punta, perché Jovetic è reduce da un mese e mezzo di stop, e perchè il rumeno ha un peso specifico - in quanto a incidenza sui risultati - che il montenegrino ancora non ha, e fa il nome di Cassano come possibile sostituto. Corvino si incarica subito di portare avanti la trattativa, e lo dice davanti a Cognigni ed Andrea Della Valle, dicendosi disposto a trattare anche Rocchi come alternativa - anche se sul trevigiano c'è già una trattativa avanzata per giugno - e Giuseppe Rossi del Villareal. La trattativa con Cassano subisce immediatamente un'accelerata, con il giocatore che gioca 'al gatto con il topo' con la Fiorentina, anche grazie al suo procuratore, lo stesso che ha contribuito a portare a Firenze Felipe dall'Udinese. Cassano in realtà ha poca voglia di venire a Firenze, e cerca la rottura definitiva con Del Neri: vuole la gente dalla sua parte, e quasi quasi spera (magari inconsciamente) in un risultato non positivo della sua Sampdoria contro l'Atalanta, per far sì che Garrone si decida a mandar via il tecnico di Aquileia. Nel frattempo Corvino pare sicuro di portare Cassano a Firenze, tanto che nella notte di venerdì chiama Prandelli, il quale attende buone notizie per il giorno dopo, vigilia della gara contro il Cagliari. Che Cassano faccia il doppio gioco Corvino lo capisce quando parla con Marotta, che chiede al collega d.g. viola di prendere tempo perché deve parlarne con il presidente doriano Garrone. Prandelli sabato non riceve novità, e nel frattempo Corvino intavola la trattativa per Giuseppe Rossi: tre milioni di euro subito per il prestito, e undici a fine giugno come conguaglio definitivo. Il gioco di Cassano viene scoperto definitivamente da Corvino, ma soprattutto da Prandelli, che parla con il giocatore (ancora titubante) sabato sera all'ora di cena. E' di domenica quasi all'alba la telefonata in cui Corvino capisce che Cassano non arriverà, e a quel punto chiede alla proprietà la disponibilità per prendere Giuseppe Rossi, alle cifre proposte dal Villareal. Risposta secca dello stesso Diego Della Valle: 'Non tiriamo fuori quei soldi!', e così Corvino ripiega su Keirrison, che arriverà a Firenze nel pomeriggio praticamente a costo zero. Prandelli rimane con un palmo di naso, beffato da Cassano, illuso dalla promessa di uno fra Fantantonio, Giuseppe Rossi e Rocchi, e con un Keirrison che sta lì a confermargli come questa proprietà non sia disposta, neanche in caso di emergenza, a far arrivare a Firenze giocatori utili al suo progetto. 'Coi giovani è stimolante lavorare, ma non si vince in tempi brevi' dirà quel sabato 30 gennaio, poche ore prima di sapere che Cassano è stata solo una promessa non mantenuta, l'ennesima di chi gli aveva dato praticamente per fatti gli acquisti di Miguel Veloso e Rocchi a metà gennaio." Luca Cellini fonte calciomercato.com
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Nuta
Nuta il 15/02/10 alle 21:58 via WEB
a questo punto rincaro anche la dose (ma sì, facciamoci del male!). Prandelli è stato in qualche modo accusato di aver voluto tenere Mutu ad ogni costo, quando nell'estate 2008 Corvino lo aveva già piazzato alla Roma. E non viene perdonato di quella decisione, ogni volta che il "Fenomeno" combina qualche guaio. Se Mutu prende la sibutramina e si fa squalificare, io Della Valle ti dico: caro Prandelli ti arrangi, adesso sono cavoli tuoi, l'hai voluto? Tientelo, con i suoi numeri e i suoi guai. Dimenticando che se non era per Adrian, col cavolo che eravamo in Champions. Ma questo è il succo. Il punto è: ma Prandelli non fa gli interessi propri, ma quelli della Fiorentina! L'ostacolo, insormontabile, resta la nuova politica dell'autofinanziamento, politica che è vincente solo se c'è programmazione e oculatezza nelle scelte. Politica, dunque, che rimane sconfitta dagli imprevisti dell'ultim'ora, come il doping del giocatore più rappresentativo a due giorni dalla fine del mercato...
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cloudbreak
cloudbreak il 16/02/10 alle 08:52 via WEB
Sandro, permettimi, ma su queste "ricostruzioni" pseudogiornalistiche (la fonte originale ripostata da Fiorentina.it è di un sito web specializzato in scoop calciomercatari, e l'autore pare si fosse già inventato sgub similari, puntualmente smontati uno per uno) io ho dei seri, serissimi dubbi. Perchè lo scopo di molti giornalisti (o giornalai) è riempire le pagine o lo spazio web che viene loro assegnato. Anche i ragazzi di Fiorentina.it, bravi quanto si vuole, ma non si sottraggono a questa spinta venditrice. Eppure loro non più tardi di una settimana fa avevano annunciato una "moratoria" fino a primavera. Mi ripeto: tutte queste notizie che si stanno accumulando mi paiono più dei tentativi di vendere meglio la propria penna o la propria tastiera, piuttosto che cercare di raccontare la verità. E mi sovviene un'altra cosa: il famoso incontro tra la società ed i media locali dello scorso novembre (o dicembre? non mi ricordo bene il periodo), non aveva visto coinvolti tutti i giornalisti, ma solo alcuni. E, guarda caso, le notizie su guerre interne alla Fiorentina provengono da chi a quell'incontro non era stato invitato. Magari mi sbaglio, ma non è che gli esclusi abbiano deciso di voler far pagare la loro esclusione? A pensare male si fa peccato, ma a volte ci si azzecca....
(Rispondi)
 
 
 
cateviola
cateviola il 16/02/10 alle 10:50 via WEB
posso aggrapparmi a questa ultima ipotesi per sperare sia solo una montatura destinata a sgonfiarsi? Lasciatemi tifare e sognare...
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
Nuta
Nuta il 19/02/10 alle 21:48 via WEB
non è una montatura, Cate, lo sappiamo bene... però possiamo sognare che tutto si smonti e che gli attori della vicenda trovino opportunamente un accordo che stia bene a tutti, rimuovendo rancori e piccole o grandi acredini, nel bene comune chiamato FIORENTINA
(Rispondi)
 
 
 
Nuta
Nuta il 19/02/10 alle 21:39 via WEB
ormai sembra passato un secolo, la partita di mercoledì ha di nuovo unito tutti, DDV ha sapientemente fatto da collante all'ambiente andando con ADV a Monaco e facendo dichiarazioni tranquillizzanti. Poi le vicende del campo hanno preso il sopravvento. La verità è che si è messo in congelatore il problema sperando di affrontarlo con qualche arma in più per risolverlo. Detto questo, giusto così, infatti anch'io non parlerò più di tutto questo fino a primavera inoltrata!
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adamsmith76
adamsmith76 il 16/02/10 alle 20:56 via WEB
Ed io che volevo scrivere un commento su questo argomento.....Per riuscire a capirci qualcosa ci vorrà almeno un anno. Scorrendo velocissimamente vedo che ci hai messo di mezzo anche la massoneria e l'opus dei....reto senza parole. Ti do solo un consiglio, Sandro ( che poi è una speranza): se sono notizie certe c'è poco da dire ma se sono ricostruzioni giornalistiche bisogna andare con i piedi di piombo... Non so nel calcio ma per le altre cose i giornalisti italiani specialmente non ne dicono una giusta... Buona serata ( poi leggerò attentamente):))
(Rispondi)
 
Nuta
Nuta il 19/02/10 alle 21:51 via WEB
ciao Adam! Ci ho messo quelle due cosette che nella nostra città la fanno da padrone. Per il resto, ho tirato fuori, da voci attendibili, cose che riguardano Firenze e la Fiorentina, ricostruendole sulla base dei miei ragionamenti. Quindi se tutto si rivelerà un'immensa serie di stupidaggini, la colpa è solo mia! Buon fine settimana!
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