Non potete non leggerlo, veramente.
E per favore, se vi apprestate a leggerlo per la prima volta non me lo dite, ne morirei di invidia.
"... ci mettiamo a scrivere. Abbiamo due ore per trattare l'argomento e due fogli di carta a disposizione.
Alla fine delle due ore ci scambiamo i fogli, ciascuno corregge gli errori di ortografia dell'altro con l'aiuto del dizionario e, in fondo alla pagina, scrive: Bene o Non Bene. Se è Non Bene gettiamo il tema nel fuoco e cerchiamo di trattare lo stesso argomento nella lezione seguente.
Se è Bene, possiamo ricopiare il tema nel Grande Quaderno.
Per decidere se è Bene o Non Bene, abbiamo una regola molto semplice: il tema deve essere vero. Dobbiamo descrivere ciò che vediamo, ciò che sentiamo, ciò che facciamo.
Ad esempio, è proibito scrivere: "Nonna somiglia a una strega"; ma è permesso scrivere: "La gente chiama Nonna la Strega". E' proibito scrivere: "La Piccola Città è bella" perchè la Piccola Città può essere bella per noi e brutta per qualcun altro.
Allo stesso modo, se scriviamo: "L'attendente è gentile", non è una verità, perchè l'attendente può essere capace di cattiverie che noi ignoriamo. Quindi scriveremo semplicemente: "L'attendente ci regala delle coperte".
Scriveremo: "Noi mangiamo molte noci", e non: "Amiamo le noci", perchè il verbo amare non è un verbo sicuro, manca di precisioni e di obiettività. "Amare le noci" e "Amare nostra madre", non può voler dire la stessa cosa. La prima formula designa un gusto gradevole in bocca, e la seconda un sentimento.
Le parole che definiscono i sentimenti sono molto vaghe; è meglio evitare il loro impiego e attenersi alla descrizione degli oggetti, degli esseri umani e di se stessi, vale a dire alla descrizione fedele dei fatti."
Agota Kristof, Trilogia della città di K.
P.S. Che metto ora sul comodino? Scelta tra Shantaram e Il dolore perfetto?
Di Kristof un altro libro che mi era piaciuto moltissimo era "L'analfabeta", ma anche "Ieri" di cui è stato fatto un film (pessimo secondo me).