Nuvole Di Haydee... |
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Post n°28 pubblicato il 20 Maggio 2008 da haydee76
Non so come pensavo che sarebbe stato. Forse non ci pensavo e basta. Le solite storie del miracolo di una vita che ti cresce dentro etc. etc... Solo che non sono le solite storie e non è solo eccetera eccetera. Un po' come non ci sono più le mezze stagioni e Parigi è sempre Parigi (anzi, Pariggi è sempre Pariggi) è proprio come si dice che sia, solo che è di più perchè è un'esperienza solo ed esclusivamente tua. Certo, miliardi di donne l'hanno vissuta prima di te e continueranno a farlo, ma hic et nunc è solo tua, sei tu che vivi e cresci con il tuo esserino che vive e cresce, che era alimentato da te in pancia e che continua ad esserlo anche fuori tramite il tuo latte. Ed è meraviglioso. Certo, non so quando potrò leggere di nuovo un libro, e soprattutto quando potrò farlo con quella serenità e con quella rilassatezza con cui lo facevo prima, ma... mi importa? Questa è la domanda chiave, quella che ti porta a rimandare, a procrastinare, a dire "non sono ancora pronta ad avere un figlio". Pensi che poi la tua vita cambierà, che non avrai tempo per fare le cose che ami, o che comunque ne avrai molto meno. Vogliamo chiamarlo egoismo? Vabbè, il mio egoismo mi portava a rimandare, rimandare, rimandare... finchè alla fine ho pensato che non volevo rimandare in eterno e che non ci sarebbe mai stato Il Momento Perfetto. Ma quello che mi sfuggiva era proprio questo: mi importa di non avere più tempo per leggere un libro o per provare quel nuovo ristorante con gli amici, per andare alle prove di teatro, per andare a fare una passeggiata solitaria o per sfrecciare la sera in moto con il mio amore per una cena romantica? Sdolcinatamente vostra (e innamoratissima del suo patatino) |
Il nostro disaccordo è di carattere concettuale. Lei ha eseguito quel bel progetto della mia casa e della mia biblioteca partendo dal presupposto - molto diffuso, purtroppo - che in una casa quel che è importante siano le persone e non gli oggetti. Non la critico per aver fatto suo questo criterio, indispensabile per un uomo della sua professione che non si rassegna a perdere clienti. Però la mia concezione di un focolare domestico è totalmente opposta. Vale a dire: in quel piccolo spazio costruito che chiamerò il mio mondo e che sarà governato dai miei capricci, la priorità numero uno andrà ai miei libri, ai miei quadri e alle mie incisioni; noi persone saremo cittadini di seconda categoria. Sono quei quattromila volumi e quel centinaio di tele e fogli stampati ciò che deve costituire la ragione primaria del progetto che le ho affidato. Lei subordinerà la comodità, la sicurezza e il benessere degli uomini a quella di questi oggetti. Mario Vargas Llosa, I quaderni di Don Rigoberto |
Post n°26 pubblicato il 12 Novembre 2007 da haydee76
Dopo mesi e mesi di silenzio eccomi qui, tornata un po’ così, vaga e e poco concreta, ma concretamente piena di un bimbo che non vedo l’ora che esca, che si muove sempre e che non mi lascia più dormire. Tante cose successe, pensate, sentite, vissute… ah! Come direbbe un mio amico… “STORIE!!”. A presto Haydee |
Post n°25 pubblicato il 30 Maggio 2007 da haydee76
Non accetto le notizie di oggi. Ovviamente non solo di oggi, ma oggi in particolare non ce la faccio, sarà il mio stato d’animo. Senza stare a spiegare, non accetto e basta. |
Post n°24 pubblicato il 25 Maggio 2007 da haydee76
E sorridevi e sapevi sorridere coi tuoi vent' anni portati così, Poi giù al bar dove ci si ritrova, nostra alcova,
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Inviato da: quotidiana_mente
il 24/07/2008 alle 10:26
Inviato da: MaPeTiteTapiNa
il 24/05/2008 alle 18:04
Inviato da: quotidiana_mente
il 09/01/2008 alle 10:40
Inviato da: Gli_Improvvisati
il 22/11/2007 alle 22:59
Inviato da: sinner_in_paradise
il 23/07/2007 alle 13:43