Parlerò di tutto nel mio blog, ma spesso parlerò anche di problemi legati all'alimentazione. Un modo come un altro per esorcizzare la paura, l'imbarazzo che si prova ad avere un corpo che non senti veramente adeguato al tuo essere, i pregiudizi contro i quali spesso ci si scontra, le umiliazioni che si vivono grazie all'ignoranza di alcune persone e con la forza e la voglia di dire a tutti che " sotto la ciccia batte un cuore", che ama, che sente, che si emoziona come qualsiasi altro cuore...
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Un'attenta riflessione dimostra che, nella nostra vita, la sofferenza non è creata da cause esterne, ma da eventi interiori come il sorgere delle emozioni perturbatrici. Quindi il miglior antidoto contro la sofferenza è migliorare la nostra capacità di gestire queste emozioni. Se l'umanità deve sopravvivere, la felicità e l'equilibrio interiore sono di importanza fondamentale; altrimenti è molto probabile che le vite dei nostri figli e dei loro figli siano infelici, disperate e brevi. Tendzin Gyatso, XIV Dalai Lama, New York Times, 26-04- 03
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Non so più quante volte nella mia vita, lavorativa, ma anche personale ho sentito pronunciare la frase "non ho problemi". Secondo me questa frase potrebbe equivalere alla frase "non voglio pormi domande". Partendo dal presupposto che i problemi fanno parte della vita quotidiana di ognuno di noi, direi che queste due frasi non corrispondono certo al modo migliore per trovare le risposte, o meglio la soluzione. Credo che le persone che affermano di non avere problemi in realtà ne abbiano più d'uno e che non riescano ad ammetterlo. Potrebbe essere una cosa ferma in superficie, ad uno stato consapevole e quindi essere una scelta, ma la cosa è un po' più complessa se va a toccare uno stadio più profondo. Quando ci dimostriamo troppo sicuri di noi stessi, troppo arroganti, troppo convinti di avere sempre ragione, in realtà potremmo nascondere dei problemi di autostima e il peggio è che, ripetendolo all'infinito, potremmo davvero convincerci di non averne, anche se l'evidenza è sotto gli occhi di tutti
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LA MADRE: "PERDONO DI MIO MARITO" «Mio marito voleva bene a Sanaa: forse lei ha sbagliato»: lo ha detto Fatna Dafani, la mamma di Sanaa, la ragazza marocchina di 18 anni uccisa martedì sera a Montereale Valcellina (Pordenone), in un'intervista esclusiva al Tg di Italia Uno. «Sono disposta a perdonare mio marito - ha detto la donna - si, si, si, tante volte si. È mio marito, è il padre dei miei bambini». Sanaa - ha raccontato la mamma, che non parla bene italiano - vestiva bene, mangiava bene, «solo che lui - ha aggiunto riferendosi al marito - non voleva che andasse la sera con i ragazzi brutti o con gli amici. Mio marito - ha aggiunto confermando che il marito era contrario alla convivenza della figlia - voleva bene a Sanaa. Forse lei ha sbagliato. Lui sempre le mandava i messaggi: vieni a casa. Voleva vedere mia figlia davanti a lui». Fatna Dafani ha raccontato che l'uomo, che è in stato di fermo quale indiziato dell'omicidio della figlia, «non dormiva fino alle 4 di mattina, non mangiava, fumava sempre, sempre sbatteva al muro, era sempre arrabbiato e voleva vedere mia figlia». LO ZIO: CHIEDO SCUSA PER MIO FRATELLO Mohammed Dafani, fratello di El Ketaoui, il padre assassino di Sanaa, ha chiesto scusa «a tutti» per il gesto del congiunto. Lo ha fatto prima di partecipare al rito funebre della ragazza in programma davanti alla cella mortuaria dell'ospedale di Pordenone. «Mio fratello è malato - ha aggiunto - e ha perso la testa. La religione non c'entra nulla con quanto è successo», ha detto Mohammed che ha confermato che il corpo di Sanaa sarà trasportato in Marocco, paese d'origine della famiglia. IL SINDACO: MADRE INDESIDERATA Da oggi la madre di Sanaa è «indesiderata» nel comune di Azzano Decimo (Pordenone): lo ha affermato il sindaco del comune dove risiede la famiglia Dafani, Enzo Bortolotti, che è anche segretario provinciale del Carroccio. «Sentite le affermazioni della madre di Sanaa, che ha dichiarato che sua figlia ha sbagliato perchè non si comportava da brava musulmana - ha affermato Bortolotti - è chiaro che questa signora nel mio Comune è indesiderata». «Era nostra intenzione aiutare la madre della ragazza uccisa e le due sorelline - ha spiegato Bortolotti - ma sentiti i distinguo della signora aiuteremo soltanto le bambine a superare le attuali difficoltà». «Questa diciottenne marocchina uccisa brutalmente non sarà dimenticata - ha concluso Bortolotti - e ci adopereremo per l'integrazione naturale e libera di quei giovani che sognano una vita migliore in Italia». fonte: LEGGO
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I disturbi alimentari in tutte le loro manifestazioni, colpiscono nella maggior parte dei casi le donne, anche se in questo momento, sono in crescita tra gli adolescenti maschi. Inutile dire che il nostro corpo parla di noi e morfologicamente rivela quello che siamo. Dentro di noi sono parecchie le questioni che non riusciamo a risolvere, almeno non senza un aiuto, dato che ciò che manca in questi casi, è la capacità di farle emergere ad uno stato più superficiale. Nel corso della mia vita ho conosciuto moltissime di queste persone, che hanno condiviso con me riunioni per dimagrire, terapie di gruppo e tutte, ma proprio tutte avevano un punto in comune. La poca autostima e la convinzione di fondo di non essere mai state amate veramente. Parlerò di tutto nel mio blog, ma spesso parlerò anche di questi problemi. Un modo come un altro per esorcizzare la paura, l'imbarazzo che si prova ad avere un corpo che non senti veramente adeguato al tuo essere, i pregiudizi contro i quali spesso ci si scontra, le umiliazioni che si vivono grazie all'ignoranza di alcune persone e con la forza e la voglia di dire a tutti che "sotto la ciccia batte un cuore", che ama, che sente, che si emoziona come qualsiasi altro cuore...
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Inviato da: zelda.57
il 06/07/2010 alle 20:53
Inviato da: formybz
il 02/11/2009 alle 16:34
Inviato da: terry55_1
il 21/10/2009 alle 19:37
Inviato da: zelda.57
il 17/10/2009 alle 11:43
Inviato da: zelda.57
il 13/10/2009 alle 19:47