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SS. CAMMINO VERSO LA PACE

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« LA COSCIENZAL'INFANZIA SPIRITUALE »

IL RISPETTO

Post n°37 pubblicato il 29 Aprile 2008 da giona03

IL RISPETTO

IL RISPETTO

 

 

Fondamento del rispetto è il timore di DIO.

Timore di DIO vuol dire rispetto della SUA volontà, ossia delle SUE opere perché la volontà di DIO è nelle SUE opere.

L’uomo è la volontà di DIO, ma è anche il SUO mistero.

Se l’uomo è il mistero di DIO, vuol dire che ha anche la sua  personalità, cioè: volontà, idee, mentalità, possibilità di amare, odiare, scrivere e cancellare.

Ogni parte dell’uomo è un mistero, sia nel visibile che nell’invisibile.

Se non riusciamo a comprendere la parte visibile, come possiamo comprendere la parte invisibile?

L’uomo invisibile che vive nell’uomo visibile, forma con lui una cosa sola.   

In questo uomo vive una volontà che è l’autista di questa macchina di DIO.

Quando si scatenano i desideri carnali è la volontà che decide se soddisfarli o no perché ha il cinquantapercento del potere. Se va con il desiderio carnale cade il desiderio spirituale; mentre se si associa con quello spirituale cade il desiderio carnale perché, lo ripetiamo, è l’autista di questa machina di DIO.

Esattamente come la macchina ha due ruote d’avanti e due ruote dietro, ma le due davanti rispondono al volante e il volante all’autista.

Per questo una persona non può dire: io non posso peccare…, non posso fare questo… non posso…non posso.

Quando l’uomo è morto, cioè è senza Spirito, chi domina la sua volontà è la carne.

Allora è meglio che quel uomo si allontani dalla società affinché il suo puzzo non arrivi alla società stessa.

Un uomo morto è un cadavere che puzza e un peso per se stesso e per la società.

A chi dice io non posso rinunciare….. rispondiamo: sei morto e puoi andare a scavarti una fossa perché l’uomo è basato sulla volontà e ogni uomo senza volontà è un uomo morto.

L’uomo morto non può rispettare la sua volontà e neanche quella di altri perché vive senza volontà pur dicendo non vedi che mangio, dormo ecc..

Anche il cane fa le stessa cose; anzi è meglio di lui perché il cane almeno rispetta il suo padrone.

Chi vive senza volontà, non può rispettare la sua volontà e nemmeno la volontà di altri perché non ha il rispetto.  

Chi non rispetta la propria volontà non sa apprezzare la volontà di altri.

Quando non rispettiamo la volontà degli altri, in loro si manifesta il nervosismo e l’ira.

Il nervosismo crea guerre e litigi nella famiglia, nella società e nell’ambiente di lavoro.

Per questo l’uomo umano non può vivre senza rispetto, come un albero non può vivere senza tronco o un tronco non può vivere senza radici.

La radice dell’uomo è il rispetto cioè ciò che gli da vita.

Chi  non rispetti la volontà di altri è colpevole delle guerre e dei litigi che causa.

Rispetto vuol dire rinunciare a se stesso, sacrificarsi come sacrificio vivo per mantenere la Pace nella famiglia.

Es.. se tu vedi che le cose non vanno secondo la tua mentalità o il tuo carattere o non vanno secondo la tua costruzione mentale ecc., intervenendo rompi la Pace verso te e verso altri.

Per questo il comandamento deve essere: pensare prima di agire.

Pensare prima di rompere la Pace nella famiglia vuol dire ricordarsi che  il rispetto è il fondamento della Pace .

Solo il rispetto crea l’armonia nella famiglia.

Dove non c’è il rispetto  non ci sarà mai l’unità e dove non l’unità non passerà mai l’amore di DIO.

Rispetto vuol dire offrire se stesso senza chiedere nulla, entrare nella sofferenza degli altri rispettando la loro sofferenza per prenderla su di sé, così come entrare nella gioia degli altri.

Nel rispetto c’è l’attenzione, l’attenzione di non cadere e non sbagliare per non rompere la Pace e non creare danni, perché rispettare vuol dire costruire la Pace.

Il rispetto nella famiglia è l’obbedienza.

Tante volte noi pensiamo che solo i figli devono obbedire ai loro genitori e così comincia nella famiglia la vita dittatoriale: io sono la mamma, io sono il papà e tutti devono obbedire per forza e chi non obbedisce avrà il guaio di DIO, anzi i miei guai e la mia condanna.

Così si distrugge la Pace giorno dopo giorno finché la famiglia non diventa un rottame non più recuperabile.

Ma in realtà vi dico che non è così; l’obbedienza è il rispetto reciproco perché anche i genitori devono obbedire ai loro figli, obbedire alle loro idee, alla loro personalità, al loro amore ecc. perché tramite questa obbedienza può passare il loro affetto di papà e di mamma e la loro Pace di DIO.

 

RISPETTO VUOL DIRE OBBEDIENZA IN TUTTO, TRANNE CHE NEL PECCATO.

 

Ubbidire alla loro mentalità, perché i figli non sono macchine e ognuno ha la propria personalità.

In questo sta il mistero di DIO.

Se ogni essere, ogni creatura, ogni animale, ogni pianta è stata creata da DIO, noi abbiamo il dovere il dovere di rispettarli, perché rispettando il creato rispettiamo il Creatore.

Dice Gesù: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”.

Vuol dire rispettatevi gli uni gli altri come io ho rispettato voi, perché nel rispetto c’è l’Amore.

Rispetto vuol dire rispettare il proprio corpo soprattutto il proprio Spirito, cioè non tradire l’Amore, la Pace e l’Unità della famiglia. Non tradire il rispetto è il principio umano.

Rispetto vuol dire non sporcare il tempio di DIO che è l’uomo nel suo essere materiale, morale e spirituale.

Rispettare vuol dire vivere l’umanità e vivere l’umanità vuol dire dare il pane al fratello affamato e dare da bere al fratello assetato.

Vuol dire dare pane materiale a chi ha fame di pane materiale e pane spirituale a chi ha fame di pane spirituale, comprendere i problemi di altri e sacrificare se stesso per aiutarli a risolverli.

Il rispetto è un cibo che nutre chi sente di aver fame, ma tanti hanno fame e, anche se hanno fame, non sentono la fame perché sono morti.

Il morto non può sentire il vento che soffia e per questo non crede in DIO, perché non si vede, non si sente e non si tocca.

Il morto è un cadavere che non sente neanche i vermi che passano dentro di lui, ed è per questo che il morto non si accorge quando manca di rispetto.

Esattamente come non si accorge che la sua puzza disturba altri.

Finché l’uomo è vivo, finché la coscienza vive in lui e finché è nella pienezza del sentimento, rispetta senza accorgersi, perché il rispetto rispetta se stesso e non lascia che qualcuno danneggi il suo amore.   

Per questo chi ha fame mangia , ma per aver fame bisogna essere vivo.

Il rispetto è un cibo che fa crescere ogni giorno la vita sociale e famigliare nell’obbedienza e soprattutto nel non esasperare.

E’ un cibo vivo di amore che nutre il corpo e lo Spirito dell’uomo finche, giorno dopo giorno diventa un cibo vivo per il Mondo Celeste.

Un mattone vivo per la costruzione del Regno di DIO in cielo e sulla terra.

Il rispetto è un cibo di Pace che solleva l’uomo da umano a celeste.

Il rispetto santifica l’uomo e lo fa entrare nella santità.

Fa sorgere nell’uomo la luce di DIO e fa sparire ogni traccia di peccato.

E’ la luce di DIO perché fa entrare la potenza di DIO per cancellare ciò che è rimasto nel cuore dell’uomo di desideri carnali e del mondo.

Dove non c’è il peccato c’è l’Amore di DIO e dove c’è l’Amore di DIO c’è il rispetto.

Chi non rispetta può portare guerre e discordia e non può nutrire il fratello affamato.

Il rispetto obbliga il cuore dell’uomo ad aprirsi verso il prossimo, così come obbliga il cervello e la tasca.

Il rispetto è dare senza aspettare di avere, senza aspettare la ricompensa. E’ dare nel silenzio e nel silenzio passa DIO.

Rispettando si guadagna la fiducia e la fiducia ti porta alla fede, che genera nell’uomo la serenità e la serenità ti porta alla fiducia Divina.

Così fiducia in DIO, fiducia nel prossimo, fiducia in se stessi e questa è la massima Gioia Celeste e terrestre.   

Il rispetto è il primo passo verso la sapienza, verso il cercare la vita e verso la Pace perché è il noviziato celeste sulla terra per portare l’uomo al mondo Celeste.

Il rispetto obbliga l’uomo all’ascolto del fratello, così diventa un collegamento fra l’uomo e DIO e fra l’uomo di DIO e l’uomo.

L’uomo prende l’Amore di DIO e lo trasmette a tutti gli uomini e l’uomo,  entrando in DIO scopre la sua verità. Scopre chi è lui, chi è lui per DIO e chi è DIO per lui, chi è lui per i suoi fratelli e chi sono i suoi fratelli per lui.

Il rispetto obbliga l’uomo che entra nel rispetto a rispettare il povero, il malato, il rosso, il giallo e il nero perché l’uomo è il tempio di DIO.     

Non può più dire: sono migliore, lui è peggiore e l’altro è superiore perché tutti sono stati creati dallo stesso Creatore e perché tutti, proprio tutti, siamo  uguali.

Disprezzare il fratello vuol dire disprezzare Chi l’ha creato.

Il rispetto obbliga l’uomo a rispettare anche l’animale perché è la creatura di DIO.

Il rispetto fa comprendere all’uomo che ogni parte del mondo è la mano di DIO e che ogni cosa che toglie equivale a togliere la mano di DIO e ogni cosa che distrugge equivale a distruggere l’opera di DIO.

Per questo è stato detto: chi distrugge questo tempio sarà distrutto senza pietà.

 

Grazie Signore Gesù.

 

 
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