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Ora tocca alle TASSE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Post n°131 pubblicato il 09 Maggio 2011 da orgogliosammarinese
 

Il rischio mortale per la nostra sovranità

Intanto continua lo strangolamento tremontiano della nostra economia: ora tocca di nuovo a carte di credito ed assegni circolari

Il brusco risveglio dello statarello si preannuncia pieno
di colpi di scena e dolorose emorraggie. Ora tocca alle
tasse, ma presto sarà intaccato pesantemente lo stato sociale.
Vo g l iono va ra r e una legge tributaria a carico dei soliti noti(i dipendenti),
senza equità, senza accertamenti e senza deduzioni uguali
per tutti i cittadini.
“Il sindacato è sul piede di guerra ed è bene che sia guerra, perchè
le tasse toccano direttamente il portafogli dei cittadini ed in questo
Paese ci sono intere categorie che si sono in questi anni enormemente
arricchite senza pagare una lira e potranno continuare a
farlo con una minimum tax delle loro dichiarazioni fasulle: il minimo
di niente è niente. Sciopero fiscale ad oltranza,denuncia pubblica
degli evasori.
Questo Governo voluto dai palazzinari e dagli altri affaristi di Stato
si è accorto che ci sono infiltrazioni mafiose: ma no!

Tutti sanno e bisbigliano da tempo i nomi dei vari clan e relativi riferimenti
locali. Terreni sul mercato a valore 10 comprati senza battere
ciglio a 20 o 30; rivendite di beni vari a metà del prezzo di listino,
senza parlare delle banche, imprese che in un territorio di appena
sessanta km quadrati avevano aperti più
di 70-80 megacantieri; nullatenenti e nullafacenti diventati straricchi
nel giro di pochi anni. Ma i Governi non vedevano, non sentivano e
non parlavano: forse intascavano quando non erano adirittura soci
occulti e ricattabili. Che anime candide, che vispe terese fra l’erbetta.
Ora sono perfettamente credibili quando propongono
provvedimenti antimafia e chissà come saranno spaventati
i mafiosi, tremeranno di paura.
Una Classe dirigente all’altezza del suo compito avrebbe preavvertito
il rischio mortale per la nostra sovranità nel favorire alcune logiche
che sono state le travi portanti del sistema che ora sta rovinosamente
crollando.
Tutta questa classe dirigente se ne deve andare, tutta!
Intanto continua lo strangolamento tremontiano della nostra
economia: ora tocca di nuovo a carte di credito ed assegni circolari:
il Segretario Alle Finanze, più opportunamente definibile Segretario
alla Bancarotta, ha risposto che ci faremo un sistema tutto nostro:
roba da matti.
E con un sistema tutto nostro, a parte i costi
per impiantarlo, che cazzo ci facciamo? Giochiamo
a mercante in fiera fra di noi?
Siamo messi così.

Dario Manzaroli”

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Commenti al Post:
attilioregolo2008
attilioregolo2008 il 16/05/11 alle 21:03 via WEB
In un comunicato stampa diffuso ieri, fra l'altro, Tito Masi in prima persona afferma: è pretestuoso e del tutto infondato il tentativo di coinvolgermi nella diatriba Cassa-Sopaf e nelle trattative intercorse, quando tutti sanno bene che l’acquisto delle azioni Delta detenute da Sopaf è avvenuto prima del mio arrivo in Fondazione. Per il resto, su questa vicenda, essendo aperti due fascicoli presso due diversi Tribunali, a San Marino ed in Italia, credo sia bene attendere i risultati delle indagini in corso prima di arrivare a conclusioni che appaiono quanto meno avventate. In effetti il progetto della dismissione di Delta era ben chiaro nella mission di Leone Sibani, appena nominato presidente della Carisp San Marino, concordata col presidente della Fondazione San Marino di allora, prof. Giovanni Galassi. Per raggiungere l'obiettivo Galassi-Sibani ebbero la necessità di stipulare un accordo con Sopaf. Per tale accordo la Carisp dovette fare una valutazione del pacchetto azionario diversa da quella precedentemente utilizzata per Banco Popolare LADRI E DISONESTI tirate fuori i soldi che avete pagato in più, a chi sono andati??
 
orgogliosammarinese
orgogliosammarinese il 17/05/11 alle 11:24 via WEB
San Marino Oggi: Stipendi pubblici: ecco quanto percepiscono i dirigenti delle aziende Riprende il nostro viaggio negli stipendi della pubblica amministrazione. Dopo aver pubblicato quanto percepito dai partiti, dai segretari di Stato e dai comandanti delle forze di polizia, ecco quelli dei dirigenti delle aziende ed enti della Pa. AASP SARA GIUSTI 56.975,82 DANIELE MURATORI 64.244,83 ROBERTO TURA 60.084,59 AASS SAURO CECCHINI 60.875,62 ALBERTO PENSERINI 60.786,98 EMANUELE VALLI 85.193,41 AASFN GIOIA GIARDI 60.557,08 UNIVERSITÀ MARIA GRAZIA ALBERTINI 52.246,27 ANDREA REBOSIO 52.645,40 MARIA SCIARRINO 52.786,58 AVIAZIONE MARCO CONTI 58.640,26 CONS EROS BOLOGNA 36.750,85
 
orgogliosammarinese
orgogliosammarinese il 17/05/11 alle 11:25 via WEB
La Tribuna Sammarinese: Presentato il nuovo progetto di legge che modifica il sistema previdenziale introducendo anche quello complementare / In arrivo la ‘riforma della riforma’ delle pensioni e con lei una forte stangata / Dopo soli 5 anni si rende necessaria la modifica che alza a 66 l’età pensionabile, a 42 gli anni di contribuzione, accorpa i fondi per eliminare i deficit e introduce la complementare con tasso del 4% La ‘riforma della riforma’ delle pensioni arriva sui tavoli della politica e presto il Consiglio Grande e Generale sarà chiamato a discuterla ed approvarla. Una mazzata che tutti si attendevano perchè il rapporto fra pensionati e lavoratori sta gradualmente, ma perentoriamente aumentando. Gli attuari, consulenti della Segreteria di Stato alla Sanità, dicono che nel 2058 il rapporto sarà del 78% cioè ogni tre lavoratori dovranno pagare più di due pensioni a chi si gode il meritato riposo. Ma in questa situazione un sistema a ripartizione, come quello sammarinese, non può reggere. Forse in una situazione dove più della metà della popolazione (se ai pensionati aggiungiamo i bambini e i giovani in età scolare) non lavora, la situazione non sarà di certo sostenibile sotto molti aspetti compreso quello della necessità di erogare servizi e generare bene a disposizioni di tutti. Fra 50 anni, secondo i calcoli, le pensioni da erogare a San Marino costeranno 1.700 milioni di euro mentre i contributi che saranno versati ammonteranno a soli 900 milioni. Una differenza insostenibile
 
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