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AGENZIA DEL LAVORO

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IMPEGNO

Un impegno si può prendere subito e con tutto il cuore, sicuri di non essere mai delusi; l’impegno per Cristo. Nessuno ama come Lui; al punto di dare la vita per noi; nessuno è leale e fedele come Lui; nessuno mantiene le sue promesse come Lui; chi ha avuto brutte esperienze con persone che non meritano la vostra fiducia, provi a confidare nel signore, affidandogli la propria vita,  impegnandosi a servirlo e non se ne pentirà mai.

 
 
 
 
 
 
 

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SENZA STIPENDI

Post n°10 pubblicato il 04 Luglio 2008 da ORIENTIMI
 
Foto di ORIENTIMI

Grave  è la situazione in cui versano molti operatori della formazione professionale che, a tutt’oggi, non hanno  ancora percepito gli stipendi relativi ai  mesi di Gennaio, Febbraio, Marzo, Aprile, Maggio, Giugno e tra poco Luglio 2008. Ancor più grave per quei dipendenti che devono anche percepire gli emolumenti relativi all’anno formativo 2007, nonostante abbiano svolto regolare attività.

Sono più di 6500 i dipendenti, , impegnati chi nei servizi formativi (Sportelli Multifunzionali) e chi in corsi di formazione professionale della Regione Siciliana, assunti con regolare contratto a tempo indeterminato e autorizzati dall’Amministrazione Regionale, e che continuano pur senza percepire regolare stipendio a lavorare regolarmente; in ossequio alle circolari Assessoriali già emanate.

Sono molte le inadempienze degli Enti che non rispettano la norma contrattuale che prevede, all’art. 25 del CCNL:   “La retribuzione mensile, è corrisposta al personale dipendente,  tra  il giorno 27 di ogni mese e  non oltre  il 10° giorno di calendario successivo al mese di prestazione.”

L’Assessorato  Regionale al Lavoro è inadempiente per la mancata  applicazione delle Leggi in materia di formazione professionale, non ultimo l’art. 39 della Legge 23.12.2002 N. 23,  attraverso il quale l’Assessore avrebbe dovuto garantire l’erogazione dei mandati per gli stipendi di tutto il  personale per tutto l’anno. Ciò non è stato mantenuto, anzi alcuni Enti hanno avuto il blocco dei mandati, conseguente alla pubblicazione del D.M. n. 40 del 18 gennaio 2008 attuativo del D.P.R. 29 settembre 1973 n. 602. Enti che non sono riusciti a risolvere la situazione debitoria, e quindi non hanno  ricevuto i mandati dall’Amministrazione Regionale per erogare gli stipendi al personale.

La Corte dei Conti Siciliana nell’ultimo rapporto ha  evidenziato  il dispendio di  denaro pubblico nel settore della formazione professionale confermando che tale denaro serve solo agli Enti. La grande beffa è il modo con cui viene gestito il  finanziamento pubblico che crea  una grande discriminazione tra Enti e, di conseguenza, tra lavoratori che, stanchi delle false promesse fatte, vorrebbero rivolgersi all’autorità giudiziaria competente.

 Questa situazione di incertezza ha dimostrato che non c’è più tempo da perdere, ma occorre  prendere  decisioni al fine di trovare soluzioni concrete atte a risolvere i problemi che hanno dato luogo a questo increscioso ritardo nell’erogazione degli stipendi. La CISAL Scuola  auspica che il Governo Regionale e tutti  i Deputati della Regione Sicilia inizino a lavorare ad una seria riforma del settore della formazione professionale che razionalizza le spese e dia concretamente risultati a tutti coloro che cercano una reale occupazione nel nostro territorio.

L’inserimento nel mercato del lavoro è oggi più facilitato grazie ai collegamenti tra la formazione e la recettività del mercato del lavoro. I corsi regionali L. 24/76 e del F.S.E. sono preparati alla gestione di interventi formativi che non si fermano alle esperienze di aula, ma portano i giovani dentro le aziende e le realtà produttive.

La partecipazione ai corsi è esclusivamente gratuita ed è prevista la formazione di figure professionali richieste dal mercato del lavoro e strutturate da leggi  . La progettazione dei corsi da parte degli Enti Gestori viene realizzata in accordo con le strutture di mercato che richiedono determinate figure professionali e prevedono non meno del 30% di stage.

Gli sportelli multifunzionali coordinati dall’Agenzia Regionale per l’Impiego, dal Servizio Ufficio Provinciale Lavoro e dai Centri Per l’Impiego,  svolgono gratuitamente un’attività di orientamento per individuare i particolari aspetti delle competenze di ogni utente al fine di indirizzarlo in corsi e/o accompagnarlo nella ricerca del lavoro. L’attività di promozione orientamento si svolge attraverso una ricerca di mercato che analizza le richieste delle aziende e/o degli utenti. Tale analisi  permetterà agli utenti di poter scegliere il corso o l’attività formativa più vicina alle competenze dichiarate e fornire personale qualificato alle aziende.

Pertanto la formazione riguarda i diversi ambiti specifici che l’utente deve conoscere prendendo in esame gli aspetti professionali relativi al lavoro che si avvia a svolgere.    

Gli utenti che hanno frequentato un corso non saranno lasciati a se stessi ma accompagnati dagli operatori degli sportelli multifunzionali che, con il loro lavoro analizzano i risultati emersi dall’incrocio tra intervento formativo e avviamento al lavoro, per individuare le direzioni percorribili per la messa in circuito nel mercato del lavoro.

Con l’entrata in vigore della riforma è considerato disoccupato chi è privo di lavoro e dichiara presso i Centri per l’impiego la propria “immediata disponibilità allo svolgimento o alla ricerca di un’attività lavorativa”. La Regione dovrà periodicamente accertare e verificare lo stato di disoccupazione e fissare le azioni da mettere in atto per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Tale compito di monitoraggio dei dati viene svolto dagli operatori degli sportelli multifunzionali  che con le loro professionalità hanno messo in pratica tutte le procedure per svolgere la politica attiva del lavoro, tramite l’orientamento e l’incontro tra domanda e offerta, e sono in attesa che la Regione attivi il collegamento in rete per essere operativi in tutta la Sicilia al 100%.

La riforma prevede anche colloqui di orientamento e una proposta di adesione a iniziative formative entro sei mesi. Anche in questo caso gli operatori degli  sportelli multifunzionali svolgono di fatto questa funzione.

La CISAL Scuola ha chiesto un incontro con L’Assessore Regionale al Lavoro ma a tutt’oggi non ha ricevuto alcuna risposta e, nell’attesa dell’incontro, attraverso i componenti dell’Assemblea Regionale Siciliana si è attivata ed ha coinvolto  alcuni Deputati  che hanno presentato in data 02.07.2008 un’interrogazione urgente  al Presidente della Regione e all’Assessore Regionale al Lavoro per risolvere e dar sollievo alla drammatica situazione finanziaria in cui versano i lavoratori della formazione professionale e le loro famiglie.

La CISAL SCUOLA,  considerata la gravità della situazione, evidenza che, da parte della Amministrazione Regionale, non viene prestata alcuna attenzione per trovare con la massima urgenza le opportune soluzioni atte a garantire, integralmente, il pieno rispetto delle leggi sulla formazione professionale. Pertanto  dichiara lo stato di agitazione della categoria

 

 
 
 
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LEALTÀ

Chi è sleale e non si cura dell’immagine o del benessere del prossimo accoglierà e spanderà veleno in quantità industriale.

Chi ha un minimo di lealtà verso la persona in cui ha saputo un difetto, uno sbaglio, un vizio, ci penserà bene prima di ferirlo e farselo nemico.

Quello di sparlare contro il prossimo è una tentazione fortissima. Alcune persone non riescono a resistere e devono divulgare e riferire ad altri le maldicenze appena sapute. Chi ha provato sulla propria pelle l’effetto deleterio e infangante delle maldicenze fa fatica a non cadere nello stesso errore. Alcune maldicenze sono totalmente false e di gran parte è vera solo una percentuale minima.

Per non cadere in questo, che può diventare un gruppo vizio e crearsi terra bruciata, è di non divulgare ciò che si è venuto a sapere.

Occorre informare la persona oggetto delle maldicenze di ciò che sta circolando a danno della  sua immagine per darle la possibilità di giustificarsi o di chiarire l’accaduto e forse diventerà una vera amica per sempre.

 
 
 
 
 
 
 

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