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Post N° 401

Post n°401 pubblicato il 02 Settembre 2007 da Makron81


Negli stati emozionali il nostro comportamento può
variare bruscamente e noi possiamo essere indotti, dall'esterno
o dai nostri stessi pensieri a fare delle cose che normalmente
non faremmo.

Quando sogniamo, i contenuti dei nostri sogni possono
essere anche fortemente irreali. Possiamo sognare cose che,
mentre le sogniamo, sembrano normalissime ma al risveglio
ci rendiamo conto di quanto fossero assurde.

Allora la nostra mente ha la possibilità di vivere, in alcuni
contesti particolari al di fuori del principio di realtà,
al di fuori della logica, al di fuori di quelli che
sono i nostri normali sistemi di pensiero.


Tutte le situazioni di relax, tutte le situazioni emozionali
sono situazioni in cui il nostro comportamento fisico può
essere fortemente variato, sono momenti in cui i nostri sistemi
di pensiero possono variare significativamente. La mente cosciente
vive le tensioni e le emozioni come una cosa potenzialmente
pericolosa, mentre l'inconscio si nutre di tensioni
e di emozioni e per lui sono una cosa piacevolissima. Quindi
non è l'inconscio che cerca di allontanarci dalle tensioni,
ma è la mente cosciente, l'inconscio tende ad innamorarsi
di tutti quelli che gli generano tensioni.

La distonia, cioè il dislivello tra desiderio e realtà, tra
desiderio e possesso è la vera molla dell'inconscio. L'inconscio
vive solo per colmare le distonie: è il suo piacere,
la mente cosciente invece evita se possibile tutte
le situazioni distoniche.

Per la mente cosciente il piacere è tornare a casa
e sapere di trovare la moglie lì tranquilla che ti aspetta,
ma per l'inconscio il piacere consiste nel dire ci sarà o
non ci sarà? Con chi sarà? Mi ama o non mi ama?

Ognuno di noi è come se dentro di sé avesse due forze,
una che chiamiamo mente cosciente che funziona in maniera
logica, razionale, precisa, che cerca di evitare le distonie
e le situazioni tensiogene, un'altra che chiamiamo mente inconscia
(ma anche Io bambino o intelligenza emotiva)
che funziona in maniera analogica (nel senso che va
oltre la logica) e che si nutre e ricerca emozioni. La mente
inconscia è quella parte responsabile dei nostri comportamenti
e delle nostre emozioni.

Per la mente cosciente 2 + 2 fa sempre 4, solo 4 e tutto quello
che gli viene presentato come 2 + 2 diverso da 4 la mente
cosciente lo butta via. Per la mente inconscia, invece, che
funziona in maniera analogica, simbolica, emozionale, per
la quale tutto è possibile che cerca le situazioni distoniche,
2 + 2 può fare anche 4, ma 2+2 può anche fare 5, oppure zero
o magari potrebbe essere una formula rituale per togliere
il malocchio.

Non è che l'inconscio sia pazzo però l'inconscio ha una logica
diversa, la sua è una logica simbolica, analogica, non di
identità ma di analogia.

Facciamo un esempio: Una ragazza innamorata sta per sposarsi.
Viene piantata sull'altare. A livello logico chi l'ha piantata
è .....Mario Rossi, quindi dovrebbe eventualmente odiare
Mario Rossi e basta, ma questa donna cosa potrebbe fare :
travolta dallo shock emozionale di quell'evento, dall'umiliazione,
dalla delusione potrebbe fare un'equazione:


Mario Rossi = Tutti gli uomini


Per cui
da quel momento non ne vuole più vedere nessuno, si fa suora,
UNO = TUTTI. oppure all'inverso, gli uomini sono tutti uguali,
nessuno vale la pena, tanto vale andare con tutti.

Lo shock emozionale ha destrutturato la mente razionale
che non è più in grado di vedere quell'evento per quello che
è: hai preso una fregatura, hai sbagliato persona, avanti
un'altro, con il prossimo andrà meglio, ma viene attivata
la mente inconscia la quale funzionando per analogia
non ha nessuna difficoltà ad identificare uno con tutti e
non ha nessuna difficoltà a mettere sullo stesso piano due
ipotesi completamente opposte: siccome gli uomini sono tutti
uguali tanto vale andare con tutti, oppure tutti gli uomini
sono uguali, tutti disgraziati, meglio che mi faccio suora

A livello inconscio le due ipotesi, pur essendo diametralmente
opposte possono essere equivalenti. E' quindi di vitale
importanza imparare a comunicare con il nostro inconscio e
con quello dei nostri interlocutori per rendere la nostra
comunicazione efficace e penetrante, per essere in grado di
fornire all'inconscio del nostro interlocutore (ma anche al
nostro inconscio) il servizio analogico richiesto, in modo
tale che questo sia ben predisposto nei nostri confronti e
si generi una situazione di empatia emotiva.

Dobbiamo quindi imparare a diventare il più rapidamente possibile
bersaglio emozionale dell'inconscio del nostro interlocutore,
dobbiamo cercare di fare innamorare di noi l'inconscio del
nostro interlocutore perché se il suo inconscio si innamora
di noi o meglio se il suo inconscio capisce che noi gli eroghiamo
emozioni, gli diamo lo zuccherino, gli diamo quello di cui
ha bisogno sarà il suo inconscio a desiderarci, a desiderare
di compiacerci e quindi dal di dentro quella persona sentirà
nascere il desiderio di fare quello che noi gli chiediamo.


Una delle
modalità per comunicare con il nostro inconscio è quella che
prevede l'utilizzo della comunicazione non verbale
e cioè di:


· Prossemica

· Cinesica

· Paralinguistica

· Digitale


Questi
sono mezzi attraverso i quali possiamo generare delle micro-tensioni.
Micro perché sono al di sotto dell'indice di tolleranza della
mente razionale, per cui la mente razionale non si senteaggredita,
non si sente preoccupata, non sente l'esigenza di opporsi.
Ma queste micro-tensioni comunque sono eventi reali che accumulandosi
è come se scardinassero, aprissero sempre di più la porta
dell'inconscio.


Vediamole
un po' più in dettaglio:

PROSSEMICA: È la gestione dello spazio come
forma di comunicazione e di creazione di tensione. Avvicinarsi
in modo da procurare tensione, ma non troppo da farti scattare
e dire "ma che vuoi ?", ma abbastanza da farti stare in ebollizione.

È come se io dentro di te avessi prodotto delle micro-tensioni
e quindi avessi cominciato a preparare il terreno per cui
tutto quello che io dico arriva a livello inconscio e la mente
razionale non è in grado di verificare il contenuto del messaggio.
Un primo modo per generare tensione all'inconscio del nostro
interlocutore è quello di violare la prossemica, cioè avvicinarsi
più di quanto normalmente non tollererebbe, ma non tanto da
fargli scattare la reazione, si devono cogliere gli eventuali
scarichi di tensione negativi, per calibrare al meglio la
distanza.

CINESICA: È la gestione della gestualità e della mimica. Vi sono degli atteggiamenti posturali, degli
atteggiamenti mimici che possono rilassare o indisporre, possono
lasciarci indifferenti oppure possono generarci tensioni ed
emozioni.

Ognuno di noi, nella vita quotidiana assume certe posture,
certi atteggiamenti che possono generare tensione, rilassamento
o indifferenza all'inconscio del nostro interlocutore . E'
quindi di vitale importanza per essere abili comunicatori
saper gestire la cinesica in modo da produrre emozioni.

PARALINGUISTICO: È l'insieme di tutti i valori
tonali
, i suoni, la cadenza, la velocità, il parlare con
un tono concitato, incalzante in certi casi ad esempio eleva
la probabilità che la suggestione venga accettata.

Certi suoni, rumori, un certo tono possono generare tensione
ed eccitare l'inconscio. Ci sono persone il cui inconscio
viene attratto dai suoni duri, forti, ritmati, altri all'inverso
che hanno l'inconscio che predilige i suoni dolci e melodici.

DIGITALE: È il contatto fisico, l'annullamento
della prossemica, toccare delle persone in un certo modo genera
emozione, l'inconscio di alcune persone gradisce un contatto
morbido, materno, carezzevole, quello di altre un contatto
stringente a tenaglia e quello di altre ancora un contatto
solo con la punta delle dita, penetrante.


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Un blog di: Makron81
Data di creazione: 20/11/2005
 

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Io sono il Lupo
la fame è mia compagna
la solitudine la mia sicurezza.

Io giaccio di notte 
freddo è il mio letto
il vento la mia coperta.

Io sono il silenzio
un'ombra nella foresta
impronte lungo il fiume. 

La mia corsa
è un lungo inseguimento
di scintille di fuoco 
dalla pietra focaia della notte.

Io sono ucciso ma mai distrutto

Io sono il Lupo.

 

 

 

 

 

 

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