Makron Blog

Solo il nulla

 

 
 

Ho grande spirito!
concedimi la serenita' di accettare ciò che non posso cambiare
il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare
e la saggezza di capirne la differenza




 


 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: Makron81
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 43
Prov: VA
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Makron81ardizzoia.natalialetizia_arcuriil_ramo_rubatoOdile_Genetangi64fanima_on_lineGiogio1dgl0dario.faljleniacandelieriparabolegiocantirobertopignoliAndrenewsmfsbio82michieletto_c
 
 

AIDS

immagine

 

 

« Messaggio #401Messaggio #403 »

Post N° 402

Post n°402 pubblicato il 02 Settembre 2007 da Makron81

Apprendi come gestire la prossemica

Tutti noi, intorno al nostro corpo abbiamo uno spazio, una distanza che ci
avvolge, ci separa e ci protegge dal resto del mondo.
Lo spazio che sussiste tra noi e gli altri non è neutro, se infatti una
persona si avvicina ”troppo” a noi, cominciamo a sperimentare particolari stati
psico-fisici o variazioni emotive come ad esempio “fastidio” o “imbarazzo” e
reagiamo di conseguenza ripristinando le “giuste” distanze, così come, se si
allontana “troppo” da noi.

Il più delle volte comunichiamo, agiamo e reagiamo, mettiamo e ripristiniamo
distanze, senza esserne consapevoli.Lo spazio che ci separa dagli altri è uno spazio mentale che esiste nella
nostra mappa del mondo ed è chiamato spazio prossemico o bolla
prossemica
perché si sviluppa tutta intorno a noi.

Se ad esempio chiamate una persona e questa per rispondervi vi si avvicina,
si fermerà da voi ad una particolare distanza, questa distanza è il suo spazio
prossemico, ossia quella particolare distanza mentale e relazionale che
desidera avere da voi. Se provate ad avvicinarvi ancora, ad invadere cioè il
suo spazio, questa probabilmente farà passi indietro ripristinando la distanza
che desidera, inconsciamente senza esserne cioè consapevole. Se, al contrario,
vi allontanate, abbandonate cioè il suo spazio relazionale, questi si
avvicinerà ripristinando la distanza. Se poi, questa persona, per qualche
ragione non riesce a ripristinare il proprio spazio relazionale, sperimenterà
consapevolmente particolari stati psicofisici come il fastidio e cercherà di
sottrarsi in qualche modo alla distanza e quindi al rapporto.Da questo piccolo esperimento capiamo quanto la distanza tra noi e gli altri
sia importane e quanto queste distanze siano diverse da persona a persona.
Con i nostri amici le distanze sono molto ridotte, con il nostro partner si
riducono fino al contatto fisico, con gli estranei, sono molto grandi.
Possiamo facilmente verificare quindi come le distanze e le reazioni siano
diverse quando ci facciamo avvicinare o ci avviciniamo ad un uomo o ad una
donna, conoscente, estraneo, amico, partner ed ancora da davanti, di lato o da
dietro.Costruite la vostra bolla prossemica con l’obiettivo di dare delle misure
precise agli spazi che intercorrono tra voi e gli altri, mettetevi fermi in un
punto del pavimento e fatevi avvicinare da una persona (Partner, amico,
estraneo), da davanti, di lato e da dietro, a partire da una distanza di tre
metri. Sperimentate tutte le sensazioni e gli stati, quando sentite fastidio
bloccate la persona e scrivete su un foglio la distanza corrispondente. Prima
da davanti, poi di lato ed infine da dietro. Avrete costruito il vostro spazio
relazionale, o bolla prossemica, con quella particolare persona, e potrete
sperimentare come quelle siano proprio le distanze che “normalmente” tenete con
quella persona e verificate poi come quegli spazi siano dipendenti dal rapporto
che avete con quella persona, ad esempio se siete in sintonia, le distanze
tenderanno a diminuire, viceversa ad aumentare.Ma ancora più interessante è rendersi conto che un istante prima di
avvertire consapevolmente variazioni emotive, alle variazioni di distanza, in
noi o negli altri, per le invasioni o abbandoni della bolla prossemica, il
nostro corpo e/o quello degli altri, le comunica attraverso modificazioni
non-verbali, come irrigidimenti muscolari, modificazioni di postura, variazione
della respirazione e altre.Ripetete l’esercizio avvicinandovi voi questa volta, partendo da una
distanza di tre metri, ad una persona ferma in un punto del pavimento, ed
osservate micro-modificazioni non verbali nell’altro, e… con un po’ di pratica
sarete in grado di determinare, un istante prima che l’altro ne sia
consapevole, quale sia la distanza giusta e critica, oltre la quale diventate
troppo vicini o troppo lontani.
Secondo gli studi, iniziati sugli animali, e poi condotti sull’uomo, le
distanze relazionali possono essere condensate in tre gruppi, intime
da 0 a circa 30 cm,
amicali fino a circa 1 metro, fino ai 3 metri sociali,
oltre questo limite non si registra influenza.
Le applicazioni pratiche sono molteplici, pensiamo a quanto, per entrare in
rapporto con una persona, sia importante rispettare le sue distanze: se ci
avviciniamo troppo, o troppo poco, potrà pensare ad esempio che “a pelle” non
gli siamo simpatici.Possiamo imparare, inoltre, non solo a rispettare, ma ad invadere
consapevolmente le “bolle” degli altri, l’obiettivo in questo caso potrebbe
essere ad esempio quello di produrre un cambiamento di stato psico-fisico.
Un insegnante di scuola può ad esempio imparare a gestire, invadere o
abbandonare, la bolla prossemica dei suoi allievi per accentuare un
comportamento od inibirlo. Tra partner si può imparare a gestire, invadere o
abbandonare, la bolla prossemica per produrre emozioni nell’altro.Pensate, inoltre, come normalmente e inconsapevolmente invadiamo le bolle
degli altri, ad esempio per intimidire…!!!

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/OTHERSIDE/trackback.php?msg=3197210

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 
 
 

INFO


Un blog di: Makron81
Data di creazione: 20/11/2005
 

immagine

 

immagine

Io sono il Lupo
la fame è mia compagna
la solitudine la mia sicurezza.

Io giaccio di notte 
freddo è il mio letto
il vento la mia coperta.

Io sono il silenzio
un'ombra nella foresta
impronte lungo il fiume. 

La mia corsa
è un lungo inseguimento
di scintille di fuoco 
dalla pietra focaia della notte.

Io sono ucciso ma mai distrutto

Io sono il Lupo.

 

 

 

 

 

 

Quanto più ci innalziamo
tanto più piccoli sembriamo
a quelli che non possono volare


 

FACEBOOK

 
 
immagine
 

THE LINK

- uff...
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963