Makron Blog

Solo il nulla

 

 
 

Ho grande spirito!
concedimi la serenita' di accettare ciò che non posso cambiare
il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare
e la saggezza di capirne la differenza




 


 

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AIDS

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Post n°394 pubblicato il 04 Agosto 2007 da Makron81
Foto di Makron81

 















 

 

Senzazioni,
emozioni



 



 



Una volta, qualche tempo
fa, uno di noi che ora non c'è più, un angelo con il #24 sul cupolino e
nel cuore ci ha definito così:



"... Mi avevano tanto palrlato di voi, ma a dire il vero non lo avevo mai
ascoltato più di tanto, essendo un "capoccione" me li ha voluti far
cooscere comunque uno ad uno.

Quei ragazzi, uniti come fratelli dalla stessa passione, immersi in quelle loro
tute in pelle, con i loro caschi sgargianti, tutti veri duri!! Gente che
su strada non abbassa mai lo sguardo.Ma provate ad alzare loro quelle visiere
scure da marziani e troverete occhi splendidi, puliti, gonfi di lacrime vere in
cui puoi annegare ed arrivare fino infondo alle loro anima per vedere quanto è
candida. Provate poi a togliere quelle tute e troverete al loro
interno dei bambinoni innamorati della vita, dei week-end a bistecche e
salsiccie, ma ancora tanto bisognosi di qualcuno che li prenda per amno quando
la sorte coincia a giocare duro"

Si dice che quando saltiamo in sella ai nostri destrieri insieme a noi salgano
pure angeli e diavoli... E' Vero!!

Rappresentiamo quel dualismo che rende questo modo di vivere così denso di
emozioni che a volte il cuore pare voler saltare via dal petto e correre,
ad urlare. Diavoli che girano quel polso in maniera a volte così irrazionale e
violenta che lo skizzo di adrenalina ti arriva diritto al cervello senza
passare dal via, lasciandoti i tremori
per lunghissimi minuti, e angeli che portano il volto e la voce di chi non è
più con noi, dei nostri affetti, delle nostre paure ed esperienze costruite
sulle nostre ossa rotte.

Si, è vero, in moto si muore, capita…
può capitare ad ognuno di noi e ci fa male, tanto male, ma quanta vita si
trasforma in ricordi bellissimi, in attimi eterni, in risate così fragorose da
far tornare il sole anche in una fredda e piovosa giornata di novembre?



Parlate con ognuno noi e
fatevi raccontare un giro, un aneddoto,
una curva, e perdetevi in quello sguardo
che comincia a scintillare, nelle risate, nel sorriso che spontaneo, stira gli
angoli del viso e della fronte….

Parlate con ognuno di noi e chiedetegli cosa sarebbe di lui se un giorno
dovesse rinunciare a questa passione, e preparatevi a sentire l’urlo del
silenzio, a vedere quello sguardo di bimbo diventare lo sguardo di un marinaio
costretto a vivere a terra con il mare
in vista o di un pilota che guarda il cielo ancora a terra…





In moto si muore, è vero… ma non esiste
modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso…



 



E se ancora non lo avete
capito…Bhe lasciate perdere, non lo capirete mai.



Ma se un domani andando al
mare con la vostra famiglia automobilisticamente corretta, dovesse
sopraggiungere uno di noi e vedreste vostro figlio girarsi di scatto e sbracciare,
salutando come un pazzo, rinunciate a capire anche lui…



Lui che nella sua
incoscienza vede in noi quella scintilla che voi non siete stati capaci di
scorgere.



E vedrete che il
motociclista ricambia i saluto…



Tra angeli in terra ci si
saluta sempre…



Ma questo chi ha perso le
ali non lo ricorda…



Motociclisti… strana,
meravigliosa gente!!



 



 

 
 
 

Post N° 393

Post n°393 pubblicato il 25 Luglio 2007 da Makron81


E' bastato solo un semplice sguardo per capire che

che nei tuoi occhi io mi stavo perdendo senza capire il perchè

sensazione che io non provavo da tempo e che ora vivo per te

che prendi posto nei pensieri toccando tutti i miei punti piu deboli, accarezzandoli

come se fossero desideri irrangiubili

io ti scalderò proprio come fa il sole

e poi ti ascolterò come se tu fossi il mare

come se fossi il temporale in una notte ideale

vorrei essere la tua forza e la tua voglia di vivere

vorrei prendermi cura dei tuoi sogni e realizzarli per te

e come i fiori han bisogno di acqua io, io voglio piovere su di te per farti crescere insieme a me

e regalarti il giardino più bello che c'è nel mio cuore per te

io ti scalderò proprio come fa il sole

e magico sarò come la neve a Natale

e poi ti ascolterò come se tu fossi il mare

come se fossi il temporale in una notte ideale

vorrei essere un tuo respiro per dormire con te

e poter essere il primo sui cui contare

io ti scalderò proprio come fa il sole

e poi ti ascolterò come se tu fossi il mare

come se fossi il temporale in una notte ideale

 
 
 

Post N° 392

Post n°392 pubblicato il 24 Luglio 2007 da Makron81
Foto di Makron81

Effimera felicità.... ti accorgi di averla vissuta solo quando di lei rimane solo un dolce ricordo.

 
 
 

Post N° 391

Post n°391 pubblicato il 23 Luglio 2007 da Makron81
Foto di Makron81

 

...Tutti veri duri.Gente che su strada
non abbassa mai lo sguardo.

Ma provate ad alzare le loro visiere scure da
marziani e troverete occhi splendidi,puliti, gonfi di quelle lacrime vere...

 
 
 

Post N° 390

Post n°390 pubblicato il 20 Luglio 2007 da Makron81
Foto di Makron81

Tra i sentieri ramificati della nostra esistenza, a volte ne
percorriamo uno che porta alla scoperta di passioni prima ignote e che
diventano morbose con lo scorrere del tempo. Uno di questi sentieri a volte ci
conduce a sedere sulla sella di una moto, senza porci troppe domande o troppi
limiti, senza che una cosa così grande possa disturbare il nostro equilibrio
mentale. Quando arriva il momento si sale in moto e basta.

Qualche mese di apprendistato (mentale) dove i pensieri sfuggono senza che si
abbia il tempo di capirne l'essenza, e poi il dubbio ci assale.
Perché ?
Mi
manca qualcosa ?



Devo dimostrare qualcosa ?

Ho bisogno di fugare le incertezze e di confermare le mie
qualità?


Domande che mi sono posto anche io, umilmente e sempre alla ricerca di una
spiegazione, di un perché agli strani percorsi che la vita ci offre, anni di
stasi, un latente desiderio di due ruote e poi all'improvviso l'esplosione delle
sensazioni più desiderate.


Ora mi chiedo perché MOTO significhi per forza una spasmodica ricerca di un
perché, un continuo ondeggiare tra realtà e finzione, un continuo susseguirsi
di emozioni positive, travolte improvvisamente da crisi mistiche di rigetto.


Moto, una passione non troppo diversa da tutte le passioni che ci rendono vivi,
la passione per una donna, per un tramonto, per una carezza al nostro gatto o
al nostro cane. Ma allora perché la moto a volte diventa immagine di morte e
distruzione ? Perché la moto rappresenta a chi non la vive uno strumento di morte?


Credo che la passione che rende vivo un uomo debba essere accettata per quello
che è, nel bene e nel male, una passione che ci fa sentire vivi non può essere
qualcosa di negativo.


Girare la chiave una mattina d'estate, ai più può sembrare un gesto insano e
rischioso, come lo sono del resto tutte le scelte che facciamo nella nostra
vita, alcune portano alla distruzione dell'anima, alla distruzione della
dignità, altre possono portare alla morte.


Ma non vi è differenza tra la morte dell'anima e la morte del corpo, troppo
semplice pensarlo. C'è invece differenza tra chi coltiva le proprie passioni
per sentirsi vivo e chi invece rifiuta ogni rischio per paura di soffrire. La
vita è un rischio per la sua stessa essenza, tutte le cose che fanno parte della
vita sono un rischio nella stessa proporzione.


Quattro curve con il gas spalancato o la salita al passo di montagna scrutando
il panorama, una staccata al limite dell'imprevisto o una dolce carezza alla
leva del freno, una torsione improvvisa della manopola del gas o un dolce
movimento del polso.


Che differenza c'è tra chi riempie le vene di adrenalina per una derapata o chi
le riempie di adrenalina per un tramonto raggiunto grazie alla propria moto ?
Nessuna.....


In entrambi i casi una grande passione ci fa sentire vivi, e senza le nostre
passioni siamo persone finite ancor prima di vivere la vita. Il confine tra la
vita e la morte è sempre talmente labile che nessuno credo possa solamente
tentare di comprenderlo e capirlo, ma non c'entra la moto, la vita stessa è un
insieme di sensazioni ed emozioni che si esprimo in gesti, comportamenti e
azioni.


Quando la mattina di un week end estivo giro la chiave della mia moto, non si
accendono solo le spie, si accendono anche le emozioni che mi accompagneranno
lungo il mio viaggio verso una meta che non conosco e che non mi interessa,
come non conosco e non mi interessa la meta del più grande viaggio che sto
affrontando, la mia vita.


Da una parte c'è la realtà, la quotidianità, la sveglia la mattina, il lavoro,
il pranzo e la cena, dall'altra c'è la mia moto e il mio viaggio alla ricerca
di me stesso e alla ricerca delle sensazioni che mi fanno sentire vivo.


Io ho scelto le mie passioni, e non potrei mai rinunciarvi. Quindi non
chiediamoci "perché la moto?" ma viviamola fino in fondo, ad ogni
costo.
La moto quale metafora della vita, un desiderio a volte inspiegabile che
si accompagna al pensiero che forse a volte giunge l'ora di smettere di
chiedersi "perché".




 
 
 

Post N° 389

Post n°389 pubblicato il 19 Luglio 2007 da Makron81
Foto di Makron81

La gente va, viene, entra nella tua vita in modo che tu
finisca per darne per scontata la presenza e non badarci più, e ne esce da un
momento all'altro, così all'improvviso, e allora non rimani che tu, solo.Le
amicizie finiscono, le amicizie si modificano, la gente cambia, gli amori
passano.

E ti senti spiazzato, un po' triste, strano, temi i cambiamenti e vivi
nell'oblio del ricordo, consapevole d'altra parte dell'imprescindibile
necessità del cambiamento, in quanto tale. Che vita sarebbe altrimenti? So solo
che in questa prima, fredda serata d'autunno, il gelo dell'aria avvolge il mio
cuore. La tristezza porta con se i miei pensieri più remoti e nascosti...
Vivere nell'oblio del ricordo, ma perché? Perché non vivere nel presente... nel
futuro magari? Semplicemente perché ci sentiamo protetti in quel passato ormai
noto, contro l'ignoto del futuro della nostra vita.




 
 
 

Post N° 387

Post n°387 pubblicato il 04 Luglio 2007 da Makron81
Foto di Makron81

A volte non serve ucciderti per
ucciderti; a volte quando tocchi il fondo non puoi andare più giù...
puoi solo risalire; a volte hai l'anima in frantumi, ma ti dici che il
tempo guarisce il dolore; a volte sei talmente stanco di aspettare che
scivoli nel mare nero e a volte ti precipiti a prendere quello che
vuoi. La vita è così: inspiegabile, strana, contrastante, assurda... e
viverla ci fa già un grande onore. Siamo bravi ad andare avanti... w
tutti i testardi di questo mondo!

 
 
 

Post N° 386

Post n°386 pubblicato il 04 Luglio 2007 da Makron81
Foto di Makron81

Vorrei tanto gridare al mondo che io non ci sto a questo
gioco, che io non voglio stare alle regole altrui.

Ma non ci riesco... e rimango qui, su questa sedia scomoda a scrivere qualcosa
che in pochi leggeranno.

A preuccuparmi di persone che in fondo se ne fregano di me.

Ad ignorare coloro che non lo meritano.
Perchè ormai è sicuro che nella mia vita tutto ciò che conta per me è esattamento  e solamente quello che non mi interessa.
Solo nella mia cavalcata contro i mulini a vento che forse solo io vedo.

 
 
 

Post N° 385

Post n°385 pubblicato il 26 Giugno 2007 da Makron81
Foto di Makron81

Ci si nasconde dietro parole scritte forse perchè non
riusciamo ad essere onesti neanche con noi stessi.

Siamo bravi ad accusare, siamo bravi a fare i moralisti, siamo tutti con alti
valori e paladini della sincerità. Tutto questo solo con la complicità di un
foglio e di una penna.

Ma poi come siamo realmente??? Ci celiamo dietro scuse banali, falsi sorrisi,
giustificazioni e non riusciamo a dire veramente quello che pensiamo e
proviamo.

 
 
 

Post N° 384

Post n°384 pubblicato il 26 Giugno 2007 da Makron81
Foto di Makron81

Non fare della tua mente un campo di battaglia, non
dichiarare guerra. Tutto ciò che provi (gioia, dolore, ira, odio) è parte di
tè. L'opposizione tra buono e cattivo è spesso raffigurata con la lotta tra
luce e tenebre, ma se guardiamo in modo diverso, vedremo che, anche quando la
luce splende le tenebre, non scompaiono. Invece di venire cacciate, si fondono
con la luce. Diventano luce

 
 
 

Post N° 383

Post n°383 pubblicato il 26 Giugno 2007 da Makron81
Foto di Makron81

 



Poi stima il mio ingegno e le mie capacità più del mio
cuore, che pure è il mio unico orgoglio, la sola sorgente di tutto, di ogni mia
forza, di ogni felicità, di ogni sventura. Sì, quello che io so chiunque lo può
imparare... ma il mio cuore lo possiedo solo io.

 
 
 

RIPROPOSTO A GRANDE RICHIESTA

Post n°382 pubblicato il 18 Giugno 2007 da Makron81
Foto di Makron81

Un professore di filosofia era in piedi davanti alla sua classe, prima della
lezione, ed aveva davanti a sé alcuni oggetti.

Quando la lezione cominciò, senza proferire parola il professore prese un
grosso vaso per la maionese, vuoto, e lo riempì con

delle rocce di 5-6 cm
di diametro. Quindi egli chiese agli studenti se il vaso fosse pieno, ed essi
annuirono.

Allora il professore prese una scatola di sassolini, e li versò nel vaso di
maionese, scuotendolo appena. I sassolini, ovviamente, rotolarono negli spazi
vuoti fra le rocce. Il professore quindi chiese ancora se il vaso ora fosse
pieno, ed essi furono d'accordo. Gli studenti cominciarono a ridere, quando il
professore prese una scatola di sabbia e la versò nel vaso. La sabbia riempì
ogni spazio vuoto.







FILOSOFIA DI VITA
"Ora" , disse il professore, "voglio che voi riconosciate che
questa è la vostra vita. Le rocce sono le cose importanti - la famiglia, il
partner, la salute, i figli - anche se ogni altra cosa dovesse mancare, e solo
queste rimanere, la vostra vita sarebbe comunque piena. I sassolini sono le
altre cose che contano, come il lavoro, la casa, la moto, l'auto. La sabbia
rappresenta qualsiasi altra cosa, le piccole cose. Se voi riempite il vaso
prima con la sabbia, non ci sarà più spazio per rocce e sassolini. Lo stesso è
per la vostra vita; se voi spendete tutto il vostro tempo ed energie per le
piccole cose, non avrete mai spazio per le cose veramente importanti. Stabilite
le vostre priorità, il resto è solo sabbia"



Dopo queste parole........ Uno studente si alzò e prese il vaso contenente
rocce, sassolini e sabbia, che tutti consideravano pieno, e cominciò a versagli
dentro un bicchiere di birra. Ovviamente la birra si infilò nei rimanenti spazi
vuoti, e riempì veramente il vaso fino all'orlo.



La morale di questa storia è: non importa quanto piena è la vostra
vita, c'è sempre spazio per una BIRRA!!!

 
 
 

Post N° 380

Post n°380 pubblicato il 12 Giugno 2007 da Makron81
Foto di Makron81

Benvenuta nel mio mondo, nella mia anima, nel mio rifugio, nei
miei silenzi, nei miei dolori, nei miei pensieri mai svelati, nei miei sogni
nascosti, nei miei bisogni più profondi... Entra a piccoli passi poi comincia a
correre per raggiungere, se ci riesci il mio cuore. Sarò ad aspettarti là con la porta
aperta, così il dolce ricordo di noi due potrà rimanere comunque e volare per
esserci sempre anche quando non sarà nient'altro che un ricordo che tornerà a rendere le
mie notti ancora più sole. Chissà se vivremo solo del presente o troveremo conforto nel passato, quando i "lucchetti" alla porta si erano spezzati come per magia.






 
 
 

Post N° 379

Post n°379 pubblicato il 07 Giugno 2007 da Makron81
Foto di Makron81

La cerchi, la desideri, la vorresti tua, almeno solo per un
attimo... così abbandoni l'orgoglio mostrando la tua parte più fragile
pronunciando  tenere parole...  
così chiami con il
cuore in gola e il cellulare è spento...


Bene! Quando ti cerco non ci sei mai.

 
 
 

Post N° 378

Post n°378 pubblicato il 29 Maggio 2007 da Makron81

La canzone che scrivo per te
Marlene Kuntz

Non c'è contatto di mucosa con mucosa
eppur mi infetto di te,
che arrivi e porti desideri e capogiri
in versi appassionati e indirizzati a me;

e porgi in dono la tua essenza misteriosa,
che fu un brillio fugace qualche notte fa;
e fanno presto a farsi vivi i miei sospiri
che alle pareti vanno a dire "ti vorrei qua".

Questa è la canzone che scrivo per te:
l'ho promessa ed eccola.
Riesci a scorgerti? Si che ci sei,
prima che ti conoscessi.

(Ora ho il tuo splendido sorriso da succhiare:
sfavilla di felicità.
L'osservo su dalla tua fronte vanitosa
che ai miei baci ha chiesto la priorità).

Pure frigid waters from these eyes that always miss you
Nothing but violence from my empty gun
I'm using silver to light up these blackheart faces
blinding your fingers with my skin that burns for you.

Questa è la canzone che scrivo per te:
l'ho promessa ed eccola.
Riesci a scorgerti? Si che ci sei,
proprio mentre ti conosco.

This song is for me
I listen like i promised you
I can see me in your words from hell
that you write for me

E ho le tue mani da lasciarmi accarezzare il cuore
immune da difese che non servono.

Ma ora ho in testa il viso di qualcuno più speciale di me,
che sa cantare ma ha più stemmi da lustrare di me
...e questo è il tuo svago.
Per quel che mi riguarda sei un continente obliato.
Per quel che ho visto in fondo mi è piaciuto.

Don't, don't tell me. What you want from me
No, don't tell me.
I don't wanna hear. Don't tell me

Questa è la canzone che scrivo per te:
l'ho promessa ed eccola.
Riesci a scorgerti? Non ci sei più,
dopo che ti ho conosciuta.

Non ho parole...proprio non me lo aspettavo, una splendida dedica...

 
 
 

Bevi bevi - Enciclopedia della sbronza

Post n°377 pubblicato il 26 Maggio 2007 da Makron81






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Doposbronza di primo livello

Niente dolore.

Nessuna vera sensazione di malessere.
Il sonno della notte precedente è
stato un po' troppo breve, ma ci stai abbastanza dentro.
Ringrazia gli dei
di funzionare piuttosto bene.
Tuttavia, hai una sete fottuta, che ti rimane
anche se ti bevi dieci coca-cola.
Anche se sei vegetariano, senti il bisogno
di mangiarti una bella bistecca al sangue.



Doposbronza di
secondo livello


Ancora niente dolore, ma c'è qualcosa che non va.

L'aspetto è più o meno regolare, ma hai il livello d'attenzione e la
capacità intellettuale di una graffettatrice.
I dodici caffè che hai bevuto
per cercare di schiarirti la mente non fanno nient'altro che peggiorare la
situazione nel tuo stomaco, che richiede a gran voce cibo a manetta
(possibilmente roba adeguatamente unta).
L'ultimo viaggio al cesso è stato
una esperienza preoccupante, che ti ha fatto temporaneamente pensare di cambiare
vita e diventare astemio.
Nonostante il tuo comportamento in ufficio sia
apparentemente normale, in realtà stai solo fingendo - l'unica cosa che riesci a
fare è chattare un po' e guardare del porno.

Doposbronza di terzo
livello


Un po' di mal di testa.
Ti senti di avere un formichiere nello
stomaco.
La tua produttività è superiore solo a quella del tuo capo.

Ogni volta che senti del profumo femminile hai un attacco di nausea, perché
ti ricorda gli shot che ti sei bevuto a fine serata al baracchino al parco, dopo
che ti hanno sbattuto fuori da ogni locale che hai frequentato.
In questo
momento, il tuo unico desiderio sarebbe essere a letto, con due litri di succo
d'arancia e una considerevole provvista di brioche e, soprattutto, gli occhi
chiusi.
Finora hai bevuto sei caffè, due lattine di coca-cola, un litro e
mezzo d'acqua e due spremute - ma non ti viene da pisciare.

Doposbronza
di quarto livello


Brutto davvero.
Ti sembra di avere una combriccola
di gnomi che saltellano nelle tempie.
Non riesci a parlare troppo in fretta
sennò ti viene da vomitare.
Il capo ti ha fatto una scenata da mezzora
perché sei arrivato in ritardo e puzzi ancora di alcool.
Hai cercato di
curare il tuo aspetto prima di uscire, ma hai dimenticato dei particolari
essenziali, come la barba sulla guancia sinistra o il fondotinta.
La lingua
è ricoperta da uno strato di licheni, hai l'impressione che qualcuno ti abbia
rovesciato del vetro tritato negli occhi (impressione confermata anche dalla
quantità di sangue che li permea), e i tuoi capelli sono impastati sul lato
sinistro del cranio.
Uccideresti i tuoi genitori per avere una qualunque
delle seguenti opportunità:
1. Le sei di pomeriggio arrivano in 5 minuti

2. Due bustine di Aulin e una scatola di bicarbonato
3. Una macchina del
tempo per tornare a ieri sera e rimanere a casa

Doposbronza di quinto
livello (o Inferno Dantesco)


Sei certo che il tuo cervello stia
esplodendo.
Il pulsare che hai alle tempie è così forte che lo sente anche
il tizio della scrivania di fronte.
I tuoi pori trasudano vapori di vodka,
che ti stanno riubriacando.
Hai dei resti di dentifricio agli angoli della
bocca, ma i denti sono ancora sporchi e l'alito è pestilenziale.
Il tuo
corpo ha completamente perso ogni capacità di generare saliva, e la tua lingua
si sta gonfiando tanto da rendere probabile un'asfissia.
Ti metteresti a
piangere, ma non puoi permetterti di sciupare
neanche una goccia di liquido.

La morte è una prospettiva piuttosto allettante.
Il tuo capo non ti fa
neanche scenate, e i tuoi colleghi non ti
rivolgono la parola perché sei
così conciato che pensano a un
lutto in famiglia.
Avresti dovuto
prenderti una giornata di malattia, perché l'unica cosa che riesci a fare è
lamentarti sommessamente di tanto in tanto.
La cosa peggiore è che non sai
neanche di "cosa" lamentarti: non ti ricordi con chi sei uscito ieri sera, dove
siete andati, cosa hai bevuto e perché c'è qualcuno che non conosci che sta
ancora dormendo nel tuo letto.
L'unica cosa che puoi fare è fumarti qualche
sigaretta (che accendi dalla parte sbagliata una volta su due) e svenire.

Quando ti riprendi, dopo qualche ora, tutto va bene: sei solo al quarto
livello...

 
 
 

Post n°376 pubblicato il 26 Maggio 2007 da Makron81
QUANDO PROPRIO SI E' DECISI AD INVESTIRE SUL PROPRIO FUTURO....NON BISOGNA FARSI NESSUN TIPO DI SCRUPOLO!!!!!! immagine


Talvolta capita di rendersi conto che il progetto su cui si sta lavorando non
viene portato a casa, cioè la figa fa la difficile, se la tira più del previsto
ma soprattutto più del dovuto e probabilmente la prossima volta che la chiamerai
non vorrà uscire, tirando fuori una delle sue scuse a magazzino.


 
In
questi casi è opportuno vincolare la figa, ossia obbligarla ad uscire ancora una
volta con te, in modo da avere un'ulteriore chance, che verrà vissuta con un
approccio del tipo "o-la-va-o-la-spacca".


Il metodo più sicuro per far
sentire una poveretta in obbligo ad uscire con te è la Leva Finanziaria, che
consiste nel far pagare a lei qualsiasi cosa si stia facendo o si abbia
intenzione di fare.



Qualche semplice esempio: farsi pagare il
cinema mostrando che hai solo una banconota da 100euro; farsi pagare la
pizza dicendo che hai lasciato il portafoglio in macchina, tanto sai che poi in
macchina non le darai i soldi perché la tiritera patetica del "tieni / no dai me
li darai / no guarda tieni / lascia ho detto lascia" verrà abilmente conclusa al
punto che tocca a te dire "tieni" e invece dirai "ok, la prossima volta offro
io".


In questa maniera la poveretta, che già e orgogliosa al punto da
tirarsela, si trova in una situazione di credito e vorrà certamente uscire
nuovamente per pareggiare i conti.



La volta successiva che si esce,
sapendo ormai che è una brutta suora che se la tira, la serata dovrà essere
pianificata in modo da trovarsi nella condizioni di provarci prima di spendere
danari di tasca propria (es.: passeggiata serale sul lago), trattandosi
oggettivamente di investimenti ad alto rischio di non
redditività.


Questo strumento gestionale, se sapientemente
utilizzato, e di notevole interesse in quanto conduce la situazione a proprio
vantaggio in ogni caso: se lei ci sta, avete ottenuto ciò a cui ambivate; se lei
non ci sta, ci avete guadagnato il cinema o la pizza della volta
precedente.


Nota 1: Qualora vi risulti eticamente difficile il non
tirar fuori il portafoglio di fronte ad una cassa, la Leva Finanziaria può
essere attuata anche con oggetti di natura non monetaria ma affettiva, ad
esempio: una cassetta difficile da reperire che lei ha e gliela chiedi a
prestito per poterla duplicare (anche se in realtà non te ne frega niente); un
suo libro (meglio se di quelli sottolineati) a cui fai finta di essere
interessato, ecc.


Funziona anche con cose molto più banali tipo un
ombrello che tu non hai mai.


Per recuperare l'oggetto la poveretta e
costretta ad accettare un tuo nuovo invito.


Nota 2: Attenzione a non
commettere il grave errore di trovarsi nella situazione di figa-che-se-la-tira e
invece di attuare la potente Leva Finanziaria si utilizza un altro strumento
gestionale quale l'Indebitamento Produttivo, che si e ormai rivelato altamente
obsoleto e inefficace.


L'Indebitamento Produttivo trovava larga
applicazione soprattutto negli anni 60 e, nella nostra epoca, trova una qualche
applicazione efficace solo tra i diciannovenni che ci provano con le fighette
sedicenni.


L'Indebitamento Produttivo è in pratica l'opposto della
Leva Finanziaria e consiste nel fatto di elevare il tasso della propria spesa
qualora si rilevi che la figa non molli la pagnotta, ad esempio offrendole la
cena in un ristorantino molto carino ma molto costoso; invitandola a trascorrere
una giornata a Venezia, imprestandogli il proprio cellulare per telefonare alle
sue amiche, eccetera.


Il ragionamento erroneo che si conduce e del
tipo: io le faccio vedere quanto generoso sono e poi lei fa la generosa e me la
mostra.


Questo ragionamento poteva funzionare solo negli anni 60 o
appunto tra tardo adolescenziali neopatentati.


Oggigiorno infatti per
quanto ci si dimostri generosi e capaci di spesa, la figa in questione è già
stata sicuramente oggetto di generosità ben superiori delle vostre, da parte di
qualche altro povero imbecille prima di voi, e pertanto se ha deciso di non
mollarvela non sarà certo il conto del ristorante a farle cambiare idea.


 
 
 

Post N° 375

Post n°375 pubblicato il 18 Maggio 2007 da Makron81
Foto di Makron81

Non smettere mai di lottare perché è proprio in questi momenti che bisogna reagire, per poter far si che tutto ciò che ci sembra impossibile si riesca a superare e un giorno sentir nascere dentro di noi la forza, l'invulnerabilità per affrontare qualsiasi ostacolo. Non perdere mai la speranza e la fiducia, lotta finché è nelle tue possibilità senza mollare mai. Perché quando vedrai rischiarire il tuo cielo potrai dire "ce l'ho fatta" e tornerai di nuovo a sorridere al tuo mondo che per adesso ti sembra oscurarsi.

 
 
 

Post N° 374

Post n°374 pubblicato il 17 Maggio 2007 da Makron81
Foto di Makron81

A volte ci sentiamo come bloccati in un istante, un istante che sembra eterno, un istante che può cambiarci e può segnarci. Mai sottovalutare la potenza del tempo, anche il più piccolo frammento di vita ci rende quello che siamo.

 
 
 

Post N° 373

Post n°373 pubblicato il 15 Maggio 2007 da Makron81


Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza
complicare il pane
ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote ma doppiate
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando
dormo taglia bene l'aquilone, togli la ragione e lasciami sognare, lasciami
sognare in pace
Liberi com'eravamo ieri, dei centimetri di libri sotto i piedi
per tirare la maniglia della porta e andare fuori come Mastroianni
anni fa,
come la voce guida la pubblicità
ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già
Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza
calpestare il cuore
ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole
Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini
per scivolare meglio sopra l'odio
Torre di controllo, aiuto, sto finendo l'aria dentro al serbatoio
Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma
rimane la cera e non ci sei più...
Vuoti di memoria, non c'è posto per tenere insieme tutte le
puntate di una storia
piccolissimo particolare, ti ho perduto senza cattiveria
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo
taglia bene l'aquilone
togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace
Libero com'ero stato ieri ho dei centimetri di libri sotto ai piedi
adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori
come Mastroianni anni fa, sono una nuvola, fra poco pioverà
e non c'è niente che mi sposta o vento che mi sposterà
Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma
rimane la cera e non ci sei più, non ci sei più, non ci sei...

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: Makron81
Data di creazione: 20/11/2005
 

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Io sono il Lupo
la fame è mia compagna
la solitudine la mia sicurezza.

Io giaccio di notte 
freddo è il mio letto
il vento la mia coperta.

Io sono il silenzio
un'ombra nella foresta
impronte lungo il fiume. 

La mia corsa
è un lungo inseguimento
di scintille di fuoco 
dalla pietra focaia della notte.

Io sono ucciso ma mai distrutto

Io sono il Lupo.

 

 

 

 

 

 

Quanto più ci innalziamo
tanto più piccoli sembriamo
a quelli che non possono volare


 

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