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L’italiano, nella sua versione media, è un animale alquanto strano. Di ceppo caucasico, europeo per collocazione geografica, si nutre prevalentemente di carboidrati complessi. E non sono rare le volte in cui si ciba esclusivamente di complessi. Le particolarità che contraddistinguono questo animale sono poco note e vengono di seguito elencate:
Lamentoso: L’italiano si lamenta di e per tutto. Di continuo. Indistintamente e per la stessa cosa vista da due punti di vista opposti. Si lamenta delle macchine parcheggiate in doppia file e dei vigili che lo multano per lo stesso motivo, ad esempio. Ho visto italiani pagare cento euro al mese di palestra per poi lamentarsi che l’ascensore era rotto e toccava farsi due piani a piedi.
Moralista: Fa la morale a tutto su tutto. Forte della sua estrazione cattolica, riesce a parlare di sesso, scandalizzandosi, ancora con la frusta in mano e con la vaselina debitamente spalmata sul sedere. Tollera le diversità se rientrano nella sua normalità.
Bigotto: Per lo stesso motivo, riesce a gettare anatemi su chi ha una personalità “deviata”, ovvero magari fa del sesso con persone dello stesso o di colore diverso o, ancora, visiona materiale pornografico, nascondendosi, per poi salvare le persone che delitti e misfatti ne fanno sul serio appellandosi al diritto di essere “semplici uomini” o “donne malate”.
Superbo: Si sente superiore rispetto al mondo che lo circonda. Aiutato da una tradizione fatta di anni e anni di potere clericalpolitico, riesce ad essere superbo anche quando crede di non esserlo. Si schiera col più debole se è moralmente corretto ma si comporta in modo diametralmente opposto. Da sempre due pesi per due misure e non si rende conto che, a volte, trattare il mondo almeno a pari livello è il modo più corretto per relazionarsi. Se politicamente giusto, si schiera con la massa salvo poi razzolare male. Chiudere i centri sociali perché pieni di giovani disadattati e, quindi, drogati, non va di pari passo con l’aprire centri di accoglienza per i meno abbienti. Considerare beceri tifosi che sfottono un giocatore “di colore” non va di pari passo col dire “anche questo è calcio” parlando di giocatori che si menano in campo o sfotto di curve a giocatori che “di colore” non sono. Zoro (grande uomo) non può essere coperto di “buuu” ma può essere chiamato “figlio di buona donna”. Stranezze della comunità italiana. La superbia lo porta a decidere cos’è giusto e sbagliato, sempre.
Falso: Fondamentalmente mente a se stesso. Poi al mondo che lo circonda. Si sente multirazziale ma non lo è, si sente tollerante ma non lo è, si sente figo, ma non lo è. Lo sa ma si nasconde. E si nasconde anche se c’è da aiutare qualcuno, tipo una ragazza per strada che sta per essere violentata, perché non è in branco. Poi piange davanti alle immagini in tv. Riesce ad organizzare cene per la fame nel mondo o a bombardare per la pace.
Influenzabile: C’è poco da dire in proposito. E’ un animale da branco e fa e dice quello che il branco impone. In quanto tale è anche servo.
E quando si parla di italiano medio non si capisce se si tratta del dito o dell’inizio della parola mediocre. Del resto, come diceva Freak Antoni, cosa ti aspetti da un paese che ha la forma di una scarpa?