La sera dopo cenò con Matilde ,al Etno Cafè. Davanti ai piatti sporchi ,foglie di insalata,e briciole di pane, gli sembrò di rinascere.
Ore dopo era lei a parlare,da sola nel buio.
-Come fai,dimmi come diavolo fai,a dire di amarmi,se fino a ieri bruciavi con lei nello stesso letto.-Lui si alzo,veloce,perché è così che succede dopo. Per un attimo fu di nuovo pronto per sparire.
Fu allora che lei gli chiese di restare.
Finalmente avere qualcuno,appartenere a qualcuno. Essere di nuovo in due. Forse, gli venne da pensare,era la prima volta che succedeva davvero. Ma fu un pensiero triste.
Spider si sistemò i capelli davanti allo specchio;si abbottonò tutti i bottoni della camicia,e quando arrivò all’ultimo in basso,aveva già dimenticato i due anni insieme a lei.
Dall’altra parte della città una sola finestra era illuminata e dall’altra parte del vetro c’era Eve,su un divano con la sola compagnia della sua voce,per nascondersi dal silenzio. Distese le gambe e cominciò:
‘’Quindici anni e mezzo.Sono magra,quasi gracile,con seni ancora da bambina,truccata di rosa pallido e rosso.E poi quel modo di vestirmi che potrebbe far ridere e di cui nessuno ride….’’
Non erano mai stati uguali.
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il 24/06/2009 alle 11:54
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il 08/01/2009 alle 10:58
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il 27/11/2008 alle 11:24
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il 27/11/2008 alle 11:23
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il 27/11/2008 alle 11:08