Facciamo il quadro della situazione.
Sono sola. Ma proprio sola. No no non è quella sensazione interiore di solitudine che ti porti appresso e ti piglia tanto perchè non hai altro a cui pensare, no no...
sono su una spiaggia deserta, mi passano davanti moltissime ombre, ma nessuno, dico nessuno, si ferma e mi guarda nelle palle degli occhi.
E' molto più facile passare oltre,e vedere come rimediare la serata.
E mi sono rotta.
Io sono quella stronza che dice sempre "certo che ci sono, quando vuoi, mi trovi qui, non preoccuparti, ci sono io ci sono io ci sono io".... e per me? Chi c'è per me? Bho. Mistero.
Scrivere aiuta, si. E' terapeutico. Aiuta a tirare fuori la rabbia, a non soccombere alla sua forza distruttiva.
Ma se io avessi il coraggio prenderei le uniche cose che per me significano qualcosa - un taccuino, un mp3 per la musica, e quel dono speciale di un grande amore - e me ne andrei lontano, dove nessuno possa trovarmi.
Si a fanculo dovete andare.
Perchè nonostante il mio handicap, io sono più sana di tutti voi messi insieme,
che ancora vi arrabbattate dietro alle scemenze, che perdete tempo, che vivete di falsi ideali e sterili egoismi.
E mentre il mio mondo si sgretola, io continuo a lottare.
Non so più per cosa sto lottando.
Per un uomo che non c'è?
Per un figlio che non ho?
Per un lavoro che mi ha deluso?
Per una vita che mi ha sbattuto la porta in faccia?
Per quegli amici che, mentre vivono la loro vita, dimenticano la mia esistenza e non si preoccupano di sapere se ho voglia di morire?
Fanculo.
Il baricentro sono io
Inviato da: trampolinotonante
il 31/12/2011 alle 16:55
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il 24/12/2011 alle 23:18
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il 17/09/2011 alle 00:12
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il 17/09/2011 alle 00:11
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il 06/09/2011 alle 10:01