Creato da: AlessandroDeGerardis il 11/03/2008
La vita e la storia di Alessandro De Gerardis

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LA MIA VITA

Post n°4 pubblicato il 15 Marzo 2008 da AlessandroDeGerardis

Capitolo IV

L'impatto con Roccastrada

Il 28 ottobre 1965 capii il significato della parola trasloco.

Era il primo di una lunga serie, il primo impatto con la dura realta'.

Vedere tutto il contenuto della casa, i miei giochi, i frammenti della mia prima infanzia finire su un cassone di un furgone Ford Taunus, mi fece capire che stavo voltando pagina, era finita un'era, mi ero risvegliato da un sogno fantastico e la realta' si prospettava meno fiabesca. 

Roccastrada vista della rupe

Roccastrada non l'ho mai amata, anche se adesso riconosco che e' un paese caratteristico, che ha una storia, che ha un bel clima, soprattutto d'estate, ma per un bambino di quattro anni ritrovarsi chiuso in un appartamento, senza giardino, senza la possibilita' di andare in bicicletta fu una sorta di arresto domiciliare.

 La bicicletta mi era preclusa, dal momento che via Montini era una ripida discesa che conduceva agli stabilimenti e alle cave di gesso di cui Roccastrada era ricca e lo e' tuttora.

Roccastrada e una delle sue cave

Ed e' proprio a causa del gesso che ci trovavamo li', mio padre infatti nel 1965 aveva cambiato lavoro ed era passato dalla tenuta di Montelattaia alla SO.GES., la societa' dei gessi di cui teneva la contabilita' che aveva la sede proprio in fondo a via Montini, detta anche via della Tana. E poi a Roccastrada faceva freddo, c'era molto vento, spesso mi ritrovavo raffreddato e l'influenza mi perseguitava.

Registrazioni anni 60

Stando molto in casa, passavo il tempo a giocare con il registratore Geloso di mio padre e incominciai a prendere confidenza col microfono, a riascoltarmi, a parlare, a cantare, ma anche a suonare;

infatti dopo aver ricevuto in regalo giocattoli di pianoforte, di chitarra e di armonica a bocca, mi resi conto che ero in grado di ripetere qualsiasi motivo sentissi alla radio o alla televisione, gli altri mi dicevano che avevo orecchio e io insistevo, ostinatamente, nel ribadire loro che di orecchie ne avevo due, ne ero piu' che convinto!

 

Oltre alla passione per le macchine, maturata anche grazie al fatto che ero cresciuto leggendo sistematicamente "Quattroruote", stava nascendo in me il germe dell'amore verso la musica e la radio: si stava incominciando a delineare la figura professionale di Alessandro De Gerardis.

 
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