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" Il costo di dirgli di sì "

Post n°317 pubblicato il 09 Dicembre 2011 da orta0

Maria è una donna: Dio scende su di lei e "salva" uno spazio di purità dove può nascere suo Figlio. Allora: c'è una parte di Maria inviolata, preservata, immacolata. Lì il male non l'ha raggiunta. Ma questo vale per ognuno di noi: c'è una parte di noi dove il male, il peccato, l'errore, il senso di colpa, la bruttezza del vivere, i traumi e le ferite, non possono arrivare.
Una parte di noi, per quanto in basso scendiamo, non viene mai compromessa del tutto. E su questa parte noi possiamo sempre far leva per riprenderci, per risollevarci, per compiere ciò che sembrerebbe impossibile.

Quando tutto sembra sbagliato, quando tutto sembra compromesso, quando tu stesso sembri da buttare, quando sembra la fine o che non ci siano vie d'uscite o che non ci sia più nessuna possibilità, l'Immacolata ti ricorda che c'è una parte di te buona, viva, sana, salva, pura, immacolata. Per questo puoi ripartire, perché una parte di te (la parte divina) non viene mai raggiunta e contaminata dal male.

Per questo Maria è immacolata: c'è in lei una parte divina, cioè non contaminata, pura (il suo grembo divino), in cui le ferite, il dolore, la rabbia, l'aggressività, la cattiveria e quant'altro, non possono arrivare. C'è in Maria una parte senza macchia, pura, non contaminata: immacolata.

Cosa può voler dire per noi che Maria era vergine? Ridurre la verginità a una questione biologica è tanto banale come ridurre la fede all'andare in chiesa. Si può anche non aver avuto rapporti sessuali con nessuno ma non per questo si è vergini nell'anima. La verginità è una dimensione dello spirito, del cuore e dell'anima.

Vergine è vivere una vita non determinata da altri, dall'opinione altrui, da paure, dai condizionamenti esterni, ma dalla vita che sgorga dentro, dalla forza della sua anima, da Dio stesso. Tutti noi siamo chiamati alla verginità, a vivere una vita non contaminata: "Vivo, cioè, in contatto con la mia parte divina che c'è in me. Faccio crescere il "Gesù Bambino" che vuole nascere in me. Genero la Vita che c'è dentro di me anche se da più parti mi viene chiesto il contrario".
Vivere da vergini vuol dire: "Io appartengo a me e non ad altri; io sono mio e di nessun altro". Prendete ad esempio un cd per il computer: se qualcuno vi ha già registrato qualcosa allora non è più "vergine" e non si può più scrivere niente sopra. Bisogna prima cancellarlo. Se tu sei contaminato, "scritto" da altri, non puoi far emergere la tua parte divina. Se altre persone sono entrate nel tuo cuore, nella tua mente e nella tua anima e ti hanno contaminato, tu non puoi più essere te stesso. Allora vivi vite di altri. Chi vive dentro di te? Tu o gli altri?

Pablo Neruda: "Ho vissuto vite di altri".

Avete presente un virus informatico? Si immette in un sistema, in un computer e lo altera, per cui il computer non ha più le sue funzioni ma funziona in maniera alterata. Verginità è vivere una vita senza virus mentali, affettivi, psichici, che ci fanno vivere "altri" da noi.
Sei vergine quando dentro la tua testa ci sei tu e non quello che pensano gli altri. Sei contaminato quando dici sempre: "Ma cosa devo fare? Ma cosa si fa?'". Ma tu cosa pensi? Sei lontano da te, sei determinato da altri e da altri pensieri, e per questo non vivi la tua vita.
Sei contaminato quando non puoi deludere gli altri, quando fai come tutti, quando ti conformi agli altri o alla maggioranza, quando hai la testa piena di paure o di pensieri. Sei contaminato quando guardi il mondo e non puoi che vedere lo schifo e il marcio che c'è. Sei contaminato quando guardi le persone e non puoi non sottolinearne i difetti e ciò che non va. Sei contaminato quando sei sempre triste, depresso, arrabbiato: ma dov'è finita la gioia del tuo bambino? Sei contaminato quando la vita non esplode più in te. Perché non sai più emozionarti, gioire? Sei contaminato quando riduci i tuoi sogni e la tua missione per non esporti troppo, per non rischiare, perché non si sa mai: hai guadagnato "tranquillità" ma hai tradito la tua anima, il Dio che c'è in te. Sei contaminato quando stai rivivendo pari pari la vita dei tuoi genitori e non te ne accorgi neanche. Sei come loro, ti comporti come loro e per quanto neghi, stai ripetendo. Sei contaminato quando guardi per possedere, per prendere, quando invidi, quando sei avido di quello che gli altri hanno, quando non sai godere della felicità di altri. Hai perso la tua verginità quando non c'è più nulla di spontaneo, di tuo, ma tutto è calcolato, tutto è ponderato, tutto si conforma all'immagine da dare; hai perso la verginità quando non sai più chi sei.

Quando perdi la tua identità e ti fai contaminare fai la stessa fine: sparisci!
Il pericolo della verginità è la sterilità: nulla da eccepire sulla tua vita semplicemente perché non c'è proprio nulla. Quante vite sterili: si è perso la vitalità, si è persa la persona.

La donna è considerata e trattata al pari di una bestia, neppure può rivolgersi ad un uomo, né tanto meno ad un sacerdote, figuriamoci se mai un angelo le si potrebbe rivolgere! Nella Bibbia Dio non ha mai parlato ad una donna (eccetto Sara) e adesso le propone di essere madre di Dio? Alla donna non viene neppure chiesto di pregare e non le si insegna la Legge, tanto… è una donna! Come fa Maria a credere ad una cosa del genere? Di fronte a ciò che l'angelo le annunzia, se segue la sua religione, rifiuta la proposta perché è un'autentica eresia. Lo sanno tutti, è ovvio, neppure è messo in discussione, che Dio non si potrebbe neppure rivolgere ad un essere inferiore come una donna. Bestemmia pura è l'avanzare la pretesa, poi, di essere la madre di Dio.

Pensiamoci bene a cosa vuol dire "Sì" a Dio! Pensiamoci bene cosa vuol dire essere "servi", fidarsi di Lui. Pensiamoci bene a cosa vuol dire essere "vergini", non contaminati, integri e liberi. Pensiamoci bene cosa vuol dire essere fedeli al cuore. Pensiamoci bene a cosa ci chiederà. Ma la fede e la felicità è tutta qui: dire "Sì" e andare dove il cuore ti richiama.

 
La donna concepisce.
Come madre essa è differente dalla donna che ancora non è madre.
Per nove mesi porta nel suo corpo le conseguenze di una notte.
Cresce qualcosa.
Qualcosa cresce nel suo corpo e dal suo corpo mai scomparirà.
Poiché essa è madre.
E rimane madre, anche se il bambino o tutti i bambini morissero.
Poiché essa ha portato il bambino sotto il suo cuore.
Poi, quando il bambino nascerà, essa continuerà a portarlo nel suo cuore. E dal suo cuore non scomparirà mai.
Nemmeno quando il bambino fosse morto.
Tutto questo l'uomo non lo conosce.
Egli non sa nulla di tutto questo.
Egli non conosce la differenza tra il prima e dopo dell'amore.
Solo la donna sa, può parlare e testimoniare.
Solo la donna sa la differenza tra il prima e il dopo dell'amore.
M.P.

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Quando il saggio indica la luna
lo stolto guarda il dito.
La religione serve per portarti a Dio.
Altrimenti non ti serve.

 

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L'ANGELO

La sera quando i pensieri, i ricordi
Si fanno più intensi
Accendi una candela
Sarà la luce del tuo Angelo.
Nella penombra,Egli saprà farsi sentire
Saprà farsi ascoltare.
In quei momenti non avrai freddo
Ma sentirai la pelle d’oca,
sentirai nel tremolio della fiamma
il volteggiare delle Sue ali,
sentirai nel calore della fiamma
il Suo alito baciare il tuo viso.
Egli sorriderà hai tuoi sogni
E veglierà il tuo sonno.!
( michael)

 

 

ORME

Orme di piedi
sfiorano fili d'erba.
Orme in scia
alla ricerca del tempo
trascinano un ricamo
su quel prato decorato di fiori.
Petali riflessi nella notte
oscurano le stelle,
leggeri desideri sfiorano
la luminosità dell'anima.

 

 

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