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« TaroccoSe una notte d'inverno un sogno »

Il mio sogno

Post n°200 pubblicato il 28 Novembre 2006 da SilenziosoAscolto

Susanna mi ha chiamato in piena notte, era tanto che non ci sentivamo, lei la mia anima errabonda di cui mi ero scordata i contenuti. La sofferenza. Oggi sto malata a casa, bella la mia casetta... calda e avvolgente. Oggi ero come da un pò depressa. Le cose non girano come vorrei... la vita la sento precaria... senza tanti soldi, con amore che sei abbiamo avuto tanti scazzi per le nostre differenze e io di fronte alle differenze e alla comprensione che io sono la donna forte della coppia mi sono sentita persa... io? Volevo essere trascinata, volevo essere portata in un mondo dove la mia sofferenza passata fosse il lasciapassare per la felicità. Dicevo vhe mi ha chiamato Susanna... "Come stai?" "Insomma sento solo problemi... non rido più..." "TU?" Per quali strade ti sei persa, piccola mia ha chiesto?

Sapevi che la tua mamma e la mavi sarebbero state estranee alla tua intimità, lo hai scelto, te lo sei dimenticato? Hai scordato chi sei? Quale strada ha confuso il tuo cammino? E le parole che erano la leggerezza della tua anima in quale conenitore le hai riposte? Che succede?

Era arrabbiata la susi "Va bene tutto... tua madre, i dubbi con amore che sei, il avoro che non ti piace più... tutto, ma come cavolo ti sei ridotta? Vedo solo nero intorno ate, i colori quelli che amavamo tanto non ci sono più.

E' così che si reagisce? Per tutto quello da cui vieni, per la terra che ti ha dato la vita, per quello che sei e non perderai mai che cavolo ti stai facendo?

Era tarda notte e io mi ero drogata per dormire e il sonno era quello incolore del sonnifero, ma lei c'era e parlava dispiaciuta a me sua anima triste in questo momento. Lei con il suo coma e il suo risveglio lei che mi aveva insegnato il valore dell'autonomia... io però nella autonomia mi ero spaventata... era difficile è difficile campare con pochi soldi al mese, scontrasri con amore che sei che non vede l'esigenza di averne di più... e la consapevolezza che alla fine non riesco neanhce più a scrivere con amore... che mi pesa... come pesanti sono i contenuti che mi escono fuori =)

Ieri l'analista mi ha fatto vedere come io non voglia ancora decidere un progetto di vita, terrorizzata come sono dalla mia situazione... economica e di vita.

E' triste... vedere che anche le parole si sono atrofizzate... come la mia voglia di vivere... e di ridere.

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Commenti al Post:
gennaio1972
gennaio1972 il 22/12/06 alle 15:48 via WEB
L'importante è non fermarsi e non precludere. Un aforisma che a me piace molto è: nche le strade che sembrano portare al nulla portano da qualche parte. Ciao BUON NATALE
 
vita1954c
vita1954c il 24/12/06 alle 20:34 via WEB
Un sereno S.Natale, pieno di pace ed armonia. Carla
 
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