Sono in coma

Nome ancestrale

Il mio è "Regina impaziente". Sono io... nulla da eccepire, sono una principessa viziata, indi impaziente.

Sono fiera di esserlo, non è semplice, non è facile... ma è quello che sono! Certo sono cresciuta da quando quell'essere che era mio padre mi ci chiamava "la mia principessa". E così sono cresciuta. Reale ho un senso reale della mia persona, permalosissima, presentuosa e egotica. Sono un'individualista e una narcisista... però sono anche evoluta, sono cresciuta.

L'albero che mi ha germogliato, quello maschile, è morto. All'improvviso, ho perso le mie radici, ho perso la mia regalità. Non l'ho capito subito il significato della sua morte per me, adesso che ho fatto scelte di indipendenza sento maggiormente il peso della sua assenza. Io per le mie radici familiari sono sempre stata la  principessa di casa, sempre. E anche dopo ho sempre scelto di esserlo. Perchè scendere dal trono fa paura, diventare plebei fa male.

Cribbio, però se non scendevo... non vivevo, non capivo e non amavo. Se non guardavo qualcuno con gli occhi della realtà terrigna e non ideale non crescevo. E non ero qui oggi a cercare di capire quale è il mio spazio in questa terra. Quale è il mio progetto unico e speciale. Non starei cercando la mia unicità meravigliosa... cosa che sto facendo.

Ho fatto scelte difficili negli ultimi due anni, pensando con pensieri da principessa che la realtà si sarebbe adattata a me... e ai miei sogni. Non è andata così. Ho scelto, il mio inconscio, ha scelto di cascare dal piedistallo col culo per terra. fa malissimo...

Però sto per terra. Almeno. Vuoi mettere guardare e non vivere e invece vivere e non guardare?

Insomma... resto una regina impaziente sono io e non ci rinuncio... mitigata dalla culata.

Il mio reale posteriore ancora duole, ma sempre di meno... adesso non porta mutande di seta, e non porta scarpe da 400 euro che non ce le si può permettere. Forse un giorno si.

FORSE????

Ehm noooo di sicuro... in fondo amo questo mio senso regale della mia persona.

Il valore del silenzio...

ma quanto sono stata bene in vacanza, poi torno qui nell'acquario... silenzio, non mi hanno neanche chiesto come sono stata... in vacanza. MAH! Lo so con i miei colleghi siamo poco compatibili caratterialmente, ci sono stata male devo dire, ma alla fine se non mi amano non mi meritano.

Esiste solamente questa come verità, putroppo e anche meno male. Perchè alla fine chi ci stava male ero io, nessuno dei due si è mai creato il problema di come stavo se cip e ciop andavano a pranzo insieme e io non venivo più invitata. Poi all'improvviso o forse dopo tanto malessere questa estate è passata anche questa. Adesso so che voglio cambiare stanza. Dopo le notizie positive di oggi, che le cose cambieranno a breve e che comunque proprio in questa ottica meglio stare zitti e non sollevare polveroni, come consigliato da chi ne sa di più, beh il silenzio ha il suo valore. E anche il non fare e il non sprecare le proprie energie appresso a persone/progetti/lavori che non mi convengono come stipendio e come formazione.

Continuo a credere che io possa dare se pagata a sufficienza molto di più di questo, aspetto di sentire cosa succede due settimane e poi comunque mi muovo.

:)

Parigi val bene un treno...

Appena tornata da Parigi, una settimana bellissima con Amore che sei, abbiamo parlato, camminato (tanto tanto) fatto l'amore, litigato e ci siamo confrontati.

Amo quest'uomo, tanto, il suo senso del sogno, il suo senso del reale... la sua normalità. Amo anche i suoi difetti. Mi fanno impazzire alcune sue note caratteriali che poco si confanno al mio di carattere. Ma Amore che sei è Amore che sei... nella notte camminando mentre piangevo perchè pensavo che il nostro piccolo angelo biondo che mi bacia il nasino e mi dice grazie non poteva nascere, mi ha parlato ore ed ore a parlare, a chiacchierare, a spiegarmi che il mondo è questo che la mia realtà è questa che le critiche della mia mamam alla vita che ho scelto ci saranno per sempre... che lei ha sempre ragione in un certo senso, che la mia vita migliorerà col tempo... che insomma le condizioni economiche saranno migliori come tutti cresceremo, forse non saremo mai onassis... però alla fine ci sono scelte che vanno fatte priorità che vanno stabilite e vissute bene e con soddisfazione.

questa è stata la prima vacanza di quelle da me considerate mie... mie con le mie possibilità. E' andata benone, non ci siamo negati niente, certo non ho potuto comprare le mille cose che volevo, ma chi può? Mia madre forse... io no. Va bene anche così.

Può andare bene anche così... sento che piano piano sto meglio, mi amo per quello che sono, forse alla fine ne vale anche la pena... :)

un giorno di decisioni

Questo io ti farei... se ti prendo. Ci sono giorni in cui vorrei davvero non ricordare che sono una donna forte, ho detto già quanto io detetsti essere decionista e trascinante. Lo sono, però e alla fine non è male, mi costa fatcica e mi sento in colpa dopo... mi sento come se alla fine nessuno mi ama perchè non decidono al posto mio.

Adesso...

paure

LA CENA è ANDATA BENE