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Un blog creato da SilenziosoAscolto il 18/03/2005

Sono in coma

analisi di un cambiamento

 
 

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Moglie o convivente e la mutanda che camminava da sola

Post n°206 pubblicato il 08 Gennaio 2007 da SilenziosoAscolto

Qualcuna delle mie amiche me lo doveva dire... prima della convivenza, che qualunque uomo ti porti tra le 4 mura domestiche a meno che non sia Furio redivivo diventerà un uomo medio in 4 e 4 otto!!!

Io mi sono scelta l'alternativo veterotestamentario, cioè quello che ABBASSO IL CONSUMISMO in casa nulla della Nestlè, no nike e principi rocciosi come questi e poi la dichiarazione che ti fa inorridire... Eh 40 anni fa le donne stavano meglio, troppa scelta e ora vedi come tu e le tue amiche single a 35 anni siate ancora in crisi!!! Poco importa ricordargli che 40 anni fa iniziava il 68!!! Amore che sei è così un borghese spaventato e affascinato da se stesso. Però speravo che l'alternativo rimanesse verace almeno sulla mutanda e il calzino per terra.

E invece da subito mi sono ritrovata le sue mutande e i suoi calzettoni on the floor. All'inizio ho taciuto perchè speravo, in che ancora non l'ho capito. Poi ho iniziato a dirlo, niente! A incavolarmi... risposta innocentissima "ah non ci vanno da sole nella cesta? E io che pensavo che fossero autonome!". Noooo la politica e la democrazia della mutanda anarchica NO!

Alla fine l'unica soluzione è stata assumere una donna delle pulizie CERBERO! Il mercoledì mattina Lo scienziato alternativo si alza alle 7 di corsa sudando dalla paura di incontrare la donna... "Arriva M....!" urla scendendo dal letto, che è un futon e quindi inciampa. Si rialza raccatta tutte le mutande e le calze in giro per la stanza, le mette nella cesta della biancheria, rifà il letto, cambia gli asciugamani e le lenzuola e esce di corsa alle 8 e 30... che non la sopporto!

Nessuno gli dica mai per favore che la donna non esiste! Era un'amica di famiglia assoldata a questo scopo. A che mi serve visto che alla fine fa tutto lui! immagine

 
 
 

Superficiali si nasce, si diventa?

Post n°205 pubblicato il 08 Gennaio 2007 da SilenziosoAscolto

http://blog.libero.it/bri82/commenti.php?msgid=2013304&id=58878#comments

Girovagando in rete ho letto questo post sulla superficialità del mondo. Mi ha colpito perchè nella mia vita ultimamente ho scelto di dire addio ad alcune persone per questo motivo. Dal febbraio 2002 sono tornata single avevo 30 anni, ero magra per la prima volta in vita mia (avevo perso 40 kili!) supersensuale, piena di uomini... mi sono lasciata andare alla superficialità anche io, confesso che l'ho amata e anche molto. Parlare di vestiti, creme e uomini... come se avessi 16 anni, con in più la maturità. Mi mancava l'esperienza, che ho recuperato in due anni di vita frenetica, di feste, aperitivi e amici a gogo... davvero un periodo troppo divertente. Io però non sono superficiale, e mi lego alle persone in modo molto profondo. Soprattutto mi sono legata a 4 amiche con cui eravamo inseparabili.

Poi dicembre 2004 incontro Amore che sei... e mi innamoro. Semplice no? Se sei mia amica, dopo avermi visto anoressica, alcolizzata, ridotta uno straccio per storie assurde, dovresti solo che essere contenta di vedermi serena, innamorata e felice. Invece no!

O meglio ci sta solamente l'invece... le mie amiche sono sparite... semplicemente, all'inizio ho pensato fosse naturale vedersi sempre meno e con sempre meno argomenti a disposizione che non fossero vestiti etc... poi inizio a sospettare che non piaccia il mio amore, che qualcosa di non detto ci sia... e infatti c'è! Come sospettavo le mie amiche non mi trovano più simpatica e alla moda. e allora sono out.

C'è da dire che si lo sono, convivo e non ho molti soldi da dedicare allo shopping furibondo... però che cosa c'entra questo con l'essere amici? NULLA!!!!

Per un periodo ho continuato a fare finta di nulla, poi un giorno ho preso la cornetta e ho detto quello che pensavo a tutte e tre. Due sono sparite... del tutto, una invece continua a sentirmi... dopo un periodo di silenzio lungo e alcune mie scelte chiare verso di lei... della serie che se sei mia amica accetti me e tutto quello che mi porto dietro.

Mica difficile da capire no???

Sono stanca di rimpiangere qualcuno che non vale le mie lacrime. Però anche io mi chiedevo... come si fa a vivere superficialmente? Io non credo che siano persone più serene o più leggere di me... siamo diverse. Come si può lasciare andare un'amica nella folla senza sentire un dolore sordo dentro?

Non eravamo veramente amiche, credo fossimo una società di mutuo soccorso per single ... e io bisognosa di affetto, unisco le due cose e la mia sensibilità profonda e capisco il fraintendimento dove è nato. Siamo state amiche per un periodo, poi lato loro io non ero più iperdisponibile, lato mio mi sono un pò isolata per vivere la mia relazione, una volta che ho cercato di vivere un rapporto con loro diverso... semplicemente non c'era più nulla da vivere. Era passata la curva... rimaneva il cammino fatto insieme.

Mi ha fatto male capire che non esiste nulla di eterno neanche l'amicizia,ma solamente alcuni amici ti camminano insieme, altri invece li perdi.

Sono parole confuse queste, lo so. Non sono idee chiare neanche le mie... so che sto definendo adesso chi sono e cosa sono... cosa mi è successo negli ultimi anni, quello che vorrei dal mio futuro...

 
 
 

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Post n°204 pubblicato il 04 Gennaio 2007 da SilenziosoAscolto

immagine
grazie a chi mi scrive Buona giornata... vado sul suo blog e vedo che si autoproclama il re del consumismo... e dichiara che un giorno diventerà miliardario.
BOH!

Tutta la mia ammirazione per la presunzione!


 
 
 

Nata...le personale

Post n°203 pubblicato il 04 Gennaio 2007 da SilenziosoAscolto

Arrivederci Papo, ciao.

Era ora sono nata, io come persona e mi sono fatta da sola, ho scelto il mio nome, Elisa, mica lontano dalle radici, mica diverso da quelli familiari... però mio, scelta mia. Era ora.

E in chiusura della mia nascita ti saluto, non ho tempo di pensare a te, l'ho già fatto per troppo tempo. Non è più giusto che tu mi chieda attenzione, devo pensare a me stessa... voglio pensare a me. e tu sei già un'immagine sbiadita da tanto tempo. Sarai un giorno, spero non lontano, un tratto del viso di mio figlio, una linea dei piedi della mia bambina, sarai il nonno comunista che nei ricordi sorride spesso e racconta storie dell'antica Roma. Un giorno tornerai a me e a chi ci seguirà come lessico e radici familiari, quello che di bello era tuo lo darò a chi mi seguirà. Non posso non farlo è la stessa natura che ce lo impone.

Quante volte mi hai bloccato sulla porta quando stavo per uscire perchè non volevi che la mia attenzione fosse lontana da te? Ora invece esco, tu rimani lì in poltrona stretto al tuo accappatoio aspettando a casa... guardando la tv. E cerchi di fermarmi, ancora. Sono triste nel lasciarti non posso farne a meno, ma alla fine esco triste, ma esco.

Papo ciao. Ciao ciao ciao. ciao a te, ai tuoi sogni defunti, alle tue illusioni stagnanti, alla tua affezione omicida, al tuo desiderio di non essere te stesso, addio padre, addio papo.

Ho seriamente provato a salvarti, ho pensato per decenni che fosse colpa mia e che io potessi aiutarti a stare meglio... non potevo e nello stesso tempo, pensare a te mi ha paralizzato.

Adesso non ti penso da molto, non ci sei, chiedi di non lasciarti, l'ho già fatto padre... tempo fa. Sono poi tornata indietro, non potevo lasciarti non volevo fino in fondo. Papò mio, papo bello, papo senza colpe e senza responsabilità padre prigioniero di altrui bottiglie... papo che aspetta la notte... che la figlia non torna, papo che non accetta i tradimenti, papo pauroso e papo fragile. Ciao Papo. Mai nessuno amerò come te (e meno male).

Il tuo lato sarcastico e ironico, cinico, quello che amavo perchè dissacratorio rimane con me. La mia arma per la vita. Un giorno sul ponte di nuvole che lega il tuo cielo al mio vedrò di nuovo le tue mani, gonfie e tozze, che amavo così tanto. E forse splenderai di luce tua splendente... papo mio... la mia preghiera è che tu sia libero di volare via adesso. Libero di abbracciare e tornare all'infinito. E ti dedico ancora tempo e ancora spazio perchè so che la mia uscita da casa, da quella casa... dove ero prigioniera è un addio... non ci tornerò. E mai più sarai su quella poltrona, e mai più sarò la tua anima erede.

Scriverò il mio libro, la mia vita... e sarà solare e gioiosa, allegra e felice, triste anche, ma mai mai mai metterò i miei figli nella situazione di stai con me se no sto male. Ciao buffo papo, mi giro e ti guardo, sei sempre lì, l'occhio triste e da cocker... bastonato. E io faccio ciao ciao, non rispondi... non capisci, sai solo che mi allontano e non vorresti, ma io padre ti ho salutato, ti ho dimostrato interesse e attenzione, rispetto... ti ho trattato da persona... altra da me, ti ho dato quell'amore e quell'affetto che nessuno ti ha mai insegnato, solo che non lo capisci... non lo conosci che cosa è? Non si capisce se non si conosce, se non si è imparato... ti parlo una lingua che tu non parli. E non ci capiamo... tu non mi rispondi, mi manchi di rispetto, e questo non è giusto verso me stessa e l'amore che ti ho dimostrato. Me ne vado, per amore e rispetto di me, ci ho provato e non ha funzionato. Ti amo comunque... ma non posso restare, sarebbe la mia morte, e invece sono nata. Pensa che devo ancora imparare a camminare, a correre, ad andare in bicicletta, a scrivere, a fare la ruota... ho mille sogni... e mille cose da fare. E' ora di farle, vado e per prima cosa mi chiamo Elisa. Ma forse no, non che mi piaccia molto il nome elisa... il mio nome ancora non lo conosco, non parlo ancora... per ora guardo ed osservo, ma forse alla fine Ari è il nome che mi piace di più, Ari che è Ria e che è Ira.

Ari

 
 
 

E tu compagno di viaggio?

Post n°202 pubblicato il 04 Gennaio 2007 da SilenziosoAscolto

mi manchi sai? Nelle rive oscure della vita e nelle giornate solari della storia quotidiana non esiste un amico come te. Ma capisco, i silenzi e le telefonate a volte nei momenti meno adatti. Capisco l'ansia e capisco la gioia... capisco che la mia vita da donna single non è più quella di donna accoppiata, che hai paura di mettere mano a qualcosa dove tu non c'entri... amico mio.

E allora aspetto e a volte ti chiamo io, parlare fino a notte tarda... mi manca.

Poi mi giro e vedo che la strada va avanti, che nonostante tutto... siamo ancora li e non ci siamo più. Ciao amico mio... ti abbraccierò ancora nella via che mi si apre davanti.

Ciao ciao :)

 
 
 
 

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