Menopause story

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massima per meditare.....

Post n°9 pubblicato il 05 Maggio 2008 da Mormallor
Foto di Mormallor

...vivere molto a lungo non è così bello come crede la gente. Non è che ti tocchi più gioventù che agli altri. Ricevi soltanto una doppia porzione di vecchiaia, sordità e male alle ossa.

(p. 144 "La corona di ghiaccio" T. Pratchett)

 
 
 

il pelo nell'uovo

Post n°8 pubblicato il 02 Maggio 2008 da Mormallor
Foto di Mormallor

Avete presente quel neo così sexi che avevate sul viso in posizione strategica, che piaceva così tanto agli uomini e che attivava i baci come una calamita? Bene, ad un certo punto della vostra vita vi accorgete con sommo orrore che da quel neo così grazioso sta cominciando a spuntare un pelo ispido e nero, duro come  fil di ferro. Allo sgomento subentra la pinzetta et voilà il pelo non c'è più. Ma il sollievo dura poco, dopo alcuni giorni ecco che con la punta del polpastrello si sente nuovamente qualcosa che nasce prepotente dal vostro neo.

Ebbene sì, da ora in avanti questo si aggiungerà  ai tanti incubi che costelleranno le vostre future giornate. La pinzetta diventerà l'accessorio più usato anche perchè la morbida e invisibile peluria che avevate sul labbro superiore si trasformerà piano piano in un paio di mustacchi che farebbero invidia ad un granatiere.

Di contro, forse per par condicio, altre zone peluriate, alle quali tenevate con particolare attaccamento, cominceranno a dar segni di diradamento e ad apparire sempre più spelacchiate!  Che ingiustizia però!

La cute e i peli
La concentrazione decrescente degli estrogeni agisce anche sulla cute e la distribuzione dei peli. Per comprendere meglio tali cambiamenti, è importante conoscere la loro struttura normale. La cute comprende lo strato esterno di cellule dell’epidermide e il derma, che, tra i vari componenti, contiene follicoli piliferi, ghiandole sebacee, piccoli vasi sanguigni e una proteina chiamata collagene. Le fibre di collagene conferiscono spessore ed elasticità.

La carenza di estrogeni porta all’atrofia dell’epidermide e alla perdita di collagene, con conseguente assottigliamento e minore elasticità della cute che svilupperà più facilmente le rughe. In particolare, senza estrogeni si riduce del 38% la secrezione delle ghiandole sebacee. Per questo, le donne in perimenopausa spesso lamentano secchezza e desquamazione della cute e sono più soggette alle ferite, avendo un derma non idratato e un supporto adiposo sottostante di ridotte dimensioni. Di conseguenza, per curare a fondo la secchezza della cute in postmenopausa non basta idratare dall’esterno con creme, ma è essenziale "nutrirla" dall’interno con le appropriate cure estrogeniche, le uniche in grado di ristabilirne l’equilibrio ottimale.

I cambiamenti della distribuzione pilifera si manifestano sia come aumento sia come riduzione della crescita dei peli, a seconda dei distretti anatomici. Può verificarsi un aumento della peluria sopra il labbro superiore o sul mento e una rarefazione o perdita parziale dei peli pubici e ascellari e dei capelli. Questi cambiamenti sono da attribuire alla mancanza degli estrogeni e all’effetto virilizzante degli ormoni maschili (androgeni), la cui produzione può aumentare dopo la menopausa soprattutto nelle donne che abbiano sofferto di ovaio policistico. In tali soggetti l’ovaio produce più androgeni in risposta all’aumento dell’LH in postmenopausa. L'azione degli androgeni è resa più evidente dalla carenza contemporanea degli estrogeni.

 
 
 

consigli per gli acquisti

Post n°7 pubblicato il 28 Aprile 2008 da Mormallor
Foto di Mormallor

Sono tornata da Creta, il nostro gruppo era alquanto "carmapantour" così ho potuto consultare altre signore ormai in avanzato stato menopausale. C'era chi è stata contenta come una pasqua al pensiero di non avere più quella rottura di scatole delle mestruazioni e che non aveva avuto il benchè minimo problema, chi era stata obbligata dal ginecologo a seguira la TOS e si era trovata benissimo, chi era ingrassata senza speranza di poter perdere in seguito qualche etto. Insomma c'era di tutto di più. L'unica cosa in comune era la  constatazione della palese ingiustizia della cosa e che nessun maschietto era in grado di capire anche solo lontanamente il problema.

Dal mio punto di vista mi sono resa conto che se avessi cominciato la TOS un anno fa, forse mi sarei risparmiata un anno di merda e 6 kg. in più. Quindi, se non avete problemi fisici che creino complicazioni, fate subito la TOS e risparmiatevi un sacco di fastidi. Tanto morire si deve prima o poi ed è meglio arrivare alla data fatidica di buon umore e quasi in buona salute, che arrivarci magari qualche anno più tardi ma debilitate da anni di sofferenze e malumori! 

Della serie"...meglio bruciare subito che spegnersi lentamente!" chissà se qualcuna sa dirmi da quale film proviene la citazione???

 
 
 

CONSIGLI PRATICI

Post n°6 pubblicato il 18 Aprile 2008 da Mormallor
Foto di Mormallor

 Il periodo che precede la menopausa può durate anche alcuni anni (chiamasi tale periodo climaterio). In questo periodo succede di tutto, dal rifiuto totale anche solo a pensare che si tratti delle prime avvisaglie del fenomeno, al terrore che si tratti di qualche brutta malattia, al rischio di una gravidanza assolutamente indesiderata. Mestruazioni che saltano, anticipano, ritardano, troppo scarse o troppo abbondanti, sbalzi d'umore, la pelle che perde densità, la forza di gravità che si fa sentire prepotente su ogni centimetro del corpo.

Quando tutti questi segnali si accumulano è meglio cominciare a preparare un'accurata anamnesi, per poi andare dal ginecologo ben preparate.

 Quali esami è opportuno fare in menopausa?

a cura di: dr.ssa Alessandra Graziottin

Raccogliere la storia clinica (anamnesi) in modo accurato.

Esami obiettivi:  *  visita ginecologica  *  palpazione tiroidea (spesso questa ghiandola presenta delle disfunzioni in coincidenza con la menopausa)*  palpazione addominale   *   Misurazione della pressione arteriosa: le alterazioni bio-chimiche, emotive e vascolari, associate alla menopausa, si traducono spesso in un'ipertensione che va diagnosticata e trattata.        *    Esami emato-chimici, ossia esami generali del sangue.   *     Esami ormonali: sono a discrezione del ginecologo, a seconda della "fase" climaterica in cui la donna si trova.  *    Esame colpo-citologico (pap-test).   *    Esame colposcopico: permette di valutare il collo dell'utero con opportune colorazioni e lenti di ingrandimento - è un esame da fare a discrezione del ginecologo.   *   Esame citologico dell'endometrio: si prelevano le cellule dall'interno dell'utero, per diagnosticare eventuali situazioni di rischio (iperplasie) o, addirittura, neoplasie allo stadio iniziale.   *    Ecografia pelvica, meglio se "transvaginale", ossia con una sonda introdotta in vagina: per monitorare l'apparato genitale interno, in particolare l'endometrio e le ovaie.  *    Mammografia   *    Mineralometria ossea computerizzata (MOC), per riconoscere una predisposizione all'osteoporosi o l'osteoporosi in atto.            *     Esame urodinamico: prescritto a discrezione del ginecologo, se la donna soffre di incontinenza da stress, da urgenza o mista.

N.B. Dopo il primo check-up completo, gli esami verranno ripetuti con una periodicità che viene valutata a discrezione del ginecologo curante. Per esempio, se la mammografia è normale, può essere ripetuta ogni 2 anni. Lo stesso vale per la MOC che può essere richiesta ogni 3-5 anni, se è nei limiti di norma, purché la donna abbia uno stile di vita adeguato ed effettui una terapia ormonale sostitutiva.

 
 
 

precisazioni

Post n°5 pubblicato il 16 Aprile 2008 da Mormallor
Foto di Mormallor

Questo blog è nato più per condividere con altre compagne di sventura questa sgradevole fase della vita che  per essere una seria ed autorevole pagina informativa sul fenomeno menopausa. E soprattutto qui si parla solamente di menopausa fisiologica, quella, per intenderci, che arriva naturalmente alla scadenza del periodo riproduttivo e non di quella indotta chirurgicamente o chimicamente in seguito a malattie o problemi vari.  Le donne, anche giovani, che si trovano in questa situazione hanno tutte la mia più totale e completa solidarietà e simpatia.

Fino ad un centinaio di anni fa il problema non si poneva quasi. L’aspettativa di vita delle donne si aggirava intorno ai 50 anni e la menopausa era un fatto abbastanza raro. Adesso, quando va bene,  si passano, dopo l’infanzia, una decina di anni in piena tempesta ormonale, trent’anni di vita fertile e più o meno metà della vita in menopausa. Quindi bisogna prendere su armi e bagagli e cominciare ad imporre una diversa visione delle cose al mondo intero e non lasciarsi sommergere dai luoghi comuni imperanti.

Sulla menopausa fisiologica io sono quella che viene comunemente definita “persona informata sui fatti”.  Non sono un’esperta, non sono una psicologa né una ginecologa sono solo una sulla via del “carampanamento”  e che è incazzata con il mondo.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: Mormallor
Data di creazione: 11/04/2008
 

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