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Pearl Reference SeriesVerso la metà degli anni '90, la nota casa produttrice di batterie, percussioni ed affini, la Pearl, lanciò una serie di batterie che in breve si mise ai vertici del mercato, ovvero la serie Masters, serie che comprendeva diversi modelli, costruiti con diversi legni e con diverse strutture dei fusti, con una qualità costruttiva elevatissima che in breve si guadagnò il plauso del pubblico. Fu a partire dalle Masters, che nel 1999 furono successivamente create le Masterworks, serie di batterie totalmente custom, dai legni alle finiture, dalle misure alle meccaniche. L’utente tramite questo modello poteva così tranquillamente inventare e creare un suo set, personalizzato fino in fondo, dai legni alle meccaniche... Quindi assolutamente unico. Tuttavia la casa produttrice prese a cuore due fattori problematici: La Pearl così iniziò lo sviluppo di una batteria che fosse basata sulla serie Masterworks ma che avesse dei fusti appositamente studiati per ottenere il massimo da ogni singolo tamburo, che condividesse le meccaniche della serie madre e la qualità costruttiva superba che la caratterizza: la Reference Series. Dopo diversi studi si sono combinati i legni con uno schema abbastanza semplice: Aggiungiamo inoltre uno studio approfondito persino sul bordo del fusto, per sfruttare la diversa conformazione (45° tagliato diritto - 45° smussato e arrotondato – arrotondato completo) al fine di enfatizzare e controllare meglio certe frequenze su determinate misure di tamburo. Ora guardiamo la batteria come si presenta ai nostri occhi. Ricordiamo inoltre che questa serie di batterie utilizza esclusivamente finiture dipinte e poi verniciate, non ci sono coperture adesive. Questo conferisce gran valore allo strumento dal punto di vista estetico e della qualità della lavorazione. La seconda cosa che inevitabilmente ci cattura sono le meccaniche. Troviamo i nuovi Optimount, ridisegnati per l’occasione, dal look delicato, e totalmente cromate. L’impatto visivo è ottimo. Inoltre verremo sicuramente incuriositi anche dai nuovi tiranti BRL-55, che oltre al look gradevole hanno una funzione di “accomodamento” dell’accordatura, inclinando il tirante a seconda della tensione che gli viene imposta, evitando così qualsiasi tensione tra fusto e tirante. Ispirati dallo stesso principio, anche sulla cassa troviamo il medesimo sistema, con i tiranti BRL-300. Rivisti in linea con l’hardware anche i blocchetti per le gambe dei floor tom, con un raffinato intarsio del logo Pearl. Come nelle normali Masters, sono d’obbligo i cerchi Mastercast Die-Cast, che oltre a dare un look più aggressivo, contribuiscono alla buona tenuta dell’accordatura. È simpaticamente in evidenza anche il vedere colori diversi negli interni di un fusto rispetto all’altro! Analizziamone ora le capacità sonore. Sembra che il principio sopra ampiamente descritto sia stato sfruttato appieno, giacché non solo si ottiene un volume sbalorditivo da fusti di piccola e media taglia, ma il controllo delle dinamiche ed il sustain dei fusti sono stupefacenti. Nonostante le dimensioni ridotte, un tom da 8” si fa sentire...eccome! Se siete appassionati dei toms che cantano all’infinito o quasi, beh certamente non vi deluderà... Una buona accordatura vi permetterà di dare loro un decay secondo l’esigenza ed il vostro personale gusto. Passiamo ora ai timpani. La prima volta che ho messo mano, o meglio bacchetta sul timpano da 16”, sono rimasto molto colpito. Ottimo attacco, bassi sorprendenti senza però esagerare nei volumi e nel sustain, ed il decay è graduale e senza sbalzi eccessivi. Evidentemente lo studio dei legni si è fatto valere, tendo a precisare che effettivamente nonostante le diverse mescole di legni la timbrica è perfetta su tutti gli elementi del drumset, dal minuscolo 8” al maestoso 18”. Cosa che nei toms e nei timpani si può notare appena si comincia a batterci un po’ è la delicatezza e la sensibilità nell’accordatura. Basta 1/8 di giro di chiavetta e le differenze si sentono. Possiede un ''range'' di accordature veramente enorme. La cassa è una vera perla. La risposta al battente è fenomenale, il suono è caldo, corposo e ricco.
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INFO
FOTO RULLANTE GRETSCH
lo possiedo anche io dedicato alla tragedia delle torri gemelle 11-09-2001
Inviato da: Sgarbozza
il 30/12/2009 alle 14:27
Inviato da: stellina.luminosa
il 17/03/2008 alle 16:07
Inviato da: schio
il 31/12/2007 alle 16:31
Inviato da: loziocapo
il 09/12/2007 alle 13:33
Inviato da: schio
il 16/11/2007 alle 21:20