Creato da: palmariggipd il 23/07/2008
PALMARIGGI DEMOCRATICA
 

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nrj2008
nrj2008 il 27/04/09 alle 19:03 via WEB
E' un diritto sancito dalla nostra Costituzione che deve essere difeso, perché in un Paese in cui si paventa una forma anche minima di censura, quel Paese si trova a percorrere una china assai pericolosa . DIRITTO NEGATO A PALMARIGGI NON CREDI?FORSE PIU' CHE SCRIVERE BISOGNA TROVARE IL RIMEDIO PER DIFENDERE QUESTO NOSTRO DIRITTO.NRJ
 

 
nrj2008
nrj2008 il 17/03/09 alle 15:35 via WEB
Complimenti per la Slide dell'Assemblea.
 

 
oiupozzuefazzu
oiupozzuefazzu il 07/11/08 alle 13:47 via WEB
Il mondo è cambiato ma Palmariggi quando cambia???
 

 
salentu_salentu
salentu_salentu il 07/11/08 alle 10:32 via WEB
«Il mondo è cambiato» (prima pagina di Repubblica). Nuovo mondo» e «Un pianeta migliore» (l’Unità). «Il nuovo mondo» (il manifesto). «È crollato il muro di Washington» (Liberazione). «Nulla è impossibile» e «Sembra che parli ma prega» (Il Riformista). Questi alcuni titoli dei nostri giornali di ieri...Mi fanno però sorridere certi infantili entusiasmi, la fede cieca nel potere della politica, l’attesa di un presidente redentore del mondo...La politica è importante, necessaria, ma relativa: serve per gestire uomini e cose che passano, uomini e cose per natura imperfetti com’è imperfetto il mondo. Un cattivo politico può produrre l’inferno sulla Terra, ma nessun grande politico può portarci il paradiso. Riporre in un leader così grandi illusioni è pericoloso. Tutto cambia e la politica insieme a tutto il resto....Barack non è il messia e Veltroni certamente non è il suo apostolo!! Molto più realisticamente auguriamoci tutti che Obama ed il suo staff possano essere lasciati operare come normali esseri umani, senza pretese di onnipotenza ed infallibilità. I prossimi 4 anni possono essere fondamentali, ma il consenso planetario che questo presidente ha raccolto non deve essere sperperato in follie, bensì amministrato con parsimonia. Dalle dichiarazioni di intenti si deve passare ai fatti, dove si misura veramente la bontà delle idee e la grandezza degli uomini. Auguri, Mr. President
 

 
palmariggipd
palmariggipd il 06/11/08 alle 23:33 via WEB
Franz il tuo commento mi sembra inappropriato e fuori luogo Su questo blog è ammessa un confronto pacifico e democratico nel rispetto delle diverse opinioni su tutte le tematiche.
 

 
palmariggipd
palmariggipd il 06/11/08 alle 23:26 via WEB
Il Pd italiano sostiene ed è ovviamente e storicamente vicino ai Partito Democratico americano. Come ho detto in precedenza Veltroni ha sempre sostenuto Obama scrivendo un libro sul senatore prima ancora che si candidasse alla elezioni. Il fatto che il Pd abbia perso le elezioni, non comporta che non possa più esprimersi e continuare la sua battaglia politica. Trovo più patetiche le parole del premier sul presidente che "abbronzato"(ma tanto è solo ironia) o quelle ancora più gravi di Gasparri, Mr digitale terrestre ,sul fatto che dal momento che è stato eletto Obama Al Quaida può stare più tranquilla. Il Pd esulta per Obama perchè hanno vinto i democratici che sono progressisti e non i repubblicani che sono conservatori.
 

 
salentu_salentu
salentu_salentu il 06/11/08 alle 23:03 via WEB
Barack ha vinto perché era la novità, e non di facciata! Lui rappresenta il nuovo in senso strutturale. Promette un cambiamento che l’America si aspetta. Dunque il colore della pelle non c’entra per niente....come non centra niente Obama con i democratici italiani, col PD Italiano, dai su per favore non scherzate, non provateci nemmeno a salir tutti sul carro del vincitore....così è troppo facile e semplice dopo la batosta presa alle ultime elezioni rischiate solo (se non lo avete già fatto) di cadere nel comico e nel patetico......xò contenti Voi!!!
 

 
franz_1980m
franz_1980m il 06/11/08 alle 20:20 via WEB
quale sarà il vostro prossimo viaggio? l'America? e sciati...
 

 
palmariggipd
palmariggipd il 06/11/08 alle 17:54 via WEB
Credo che sia questa la forza di Obama: essere figlio del suo tempo, essere nero-bianco, utilizzare il web come la nuova frontiera. Non è figlio del ghetto, ma è nato da un keniota emigrato in USA: è l'emblema del sogno americano. Non rinnegherà mai il suo Paese e perché dovrebbe farlo? Nel suo discorso da neo-presidente ha detto che nulla è impossibile in America. I nostalgici ci saranno sempre a destra e sinistra e in questo periodo i radicalismi sono molto accentuati. Non bisogna dimenticare le tante contraddizioni dell'America che sono tantissime, come quelle di ogni democrazia, ma almeno negli Usa hanno il coraggio di analizzare i loro problemi e affrontare le loro paure. Sono una nazione che affronta unita le sue crisi, come quella attuale.
 

 
salentu_salentu
salentu_salentu il 06/11/08 alle 17:28 via WEB
Secondo me l'America fra i tanti pregi ne ha uno predominante: il coraggio....si il coraggio perchè non nasconde i suoi peccati. Ci ha sempre fatto i conti. Sempre. e gli esempi si potrebbero sprecare.... Si sono massacrati sulla linea Mason e Dixon, lì dove il Nord diventa Sud, e non hanno avuto paura di dire che era una guerra civile. Fratelli contro fratelli. Hanno fatto i conti con i figli e i nipoti degli schiavi. Non hanno nascosto i ghetti. Non hanno nascosto il razzismo. C’era. C’è. Ma intanto uno di loro è presidente. Hanno fatto guerra nel mondo e al mondo. E poi hanno raccontato la vergogna dei reduci del Vietnam. Hanno visto le torri cadere, maledicendo l’Islam e il suo Dio. Ora, in Europa, molti sperano che Obama sia qualcosa di diverso. Pensano che il «cambiamento» sia ripudio. Sbagliano. Obama non rinnegherà mai l’America. Non rinnegherà mai se stesso. È questo che tutti gli antiamericani, di destra e di sinistra, devono accettare. Quelli che hanno bruciato le bandiere, quelli che hanno gridato «yankee go home», quelli che non amano il baseball e vedono solo film europei, meglio se italiani. Quelli che non mangiano McDonald’s, boicottano la Coca Cola e pensano che l’11 settembre sia solo una truffa, quelli che sotto sotto rimpiangono il Muro di Berlino o le svastiche sul sole. Tutti questi devono rassegnarsi. Obama è come tutti gli altri presidenti: quando sente suonare The Star Spangled Banner si mette una mano sul cuore. E canta: «La bandiera coperta di stelle sventolerà per sempre sopra la terra della libertà e la casa del coraggio». Obama non è la rivincita degli antiamericani. Quest’uomo che non ha mai vissuto in un ghetto e non ha antenati in catene non è Martin Luther King e tantomeno Malcolm X. È un profilo un po’ più complicato. Si potrebbe definire un «nerobianco».
 
 
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