basta chiacchiere

la riscossa della gente civile

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I MIEI BLOG AMICI

ULTIME VISITE AL BLOG

ITALIANOinATTESAdizetapElemento.Scostantechopin83clubopocuoresolitario_2000cuoioepioggialetizia_arcuriV3ND0PUBBL1C1TAfenormone0christie_malryPerturbabilebarstasiuimmodificabile0
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Migranti: aiuti europei pilotatiMarino Marino Marino... »

70 anni di ONU

Post n°100 pubblicato il 26 Ottobre 2015 da dizetap
 

Questo anno, più o meno tra maggio e ottobre, si sono festeggiati diversi anniversari riguardanti i primi 70 anni di una delle organizzazioni internazionali potenzialmente tra le più importanti come pure tra le più inutili che io conosca: l'ONU.

Se l'idea di base era sensata, si usciva dalla sanguinosissima seconda guerra mondiale, e si desiderava creare un organismo che risolvesse a priori le frizioni tra le varie Nazioni, vecchie o nuove, con il chiaro intento di evitare la guerra come strumento di risoluzione dei problemi di confine o di altro genere.

Ma fin dall'inizio, proprio con la sua claustrofobica decisione di creare dei membri permanenti che hanno il diritto di veto assoluto sulle proposte, ha di fatto depotenziato l'organizzazione stessa.

Si perché basta il veto di uno di questi cinque Paesi, attualmente Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e USA per non prendere decisioni.

Poiché, si sa, le decisioni si prendono sulla base dei risvolti economici e, in ogni parte del mondo laddove c'è un conflitto potenziale tra due o più paesi o più semplicemente una insurrezione interna ad una singola nazione, ci sono ovviamente dei forti interessi economici, l'ONU non riesce a dirimere alcuna questione.

E in questo senso l'Unione Europea sta pericolosamente copiando questo stile.

Se infatti i conflitti mondiali sono parecchie decine e alcuni di questi si protraggono da diversi anni, ecco in Europa presentarsi dei problemi di gestione collettiva dei flussi migratori dei "clandestini", in gran parte asiatici che fuggono da zone di guerre o da dittature (Siria, Iraq, Afghanistan, Bangladesh,...).

E quando una Nazione che fa parte dell'Europa unita come l'Ungheria, prende una decisione unilaterale di chiudere i propri confini con filo spinato e altre contromisure, io mi domando: la mancanza di sanzioni o addirittura l'espulsione dall'Unione Europea, è una indiretta ammissione da parte degli altri Paesi, che l'Ungheria ha fatto la scelta giusta?

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: dizetap
Data di creazione: 02/01/2013
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963