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sussurri e grida dai call centrer
 

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Roma, 23 ottobre 2008 PHONEMEDIA: AL VIA CAMPAGNA PER RISPETTO CCNL, LEGGI SU SICUREZZA E PER 2° LIVELLO DI CONTRATTAZIONE

Post n°75 pubblicato il 29 Ottobre 2008 da rsaphonemedia.no
 

Il Coordinamento Nazionale delle Rsu e Rsa di SLC-CGIL, insieme alle Segreterie territoriali e Nazionale di SLC-CGIL denunciano il grave comportamento in atto del gruppo Phonemedia che:

1) non rispetta il CCNL, in particolare per quanto riguarda gli inquadramenti professionali e il riconoscimento dei corrispettivi salariali. In particolare, con la complicità di altri sindacati, ma NON DELLA CGIL, l’azienda sta in queste settimane assumendo al Sud Italia centinaia di giovani (lasciando per di più fuori numerosi colleghi assunti con contratto a progetto) al 1° livello del CCNL, in piena violazione dello stesso. Per di più l’azienda riceverà diversi milioni di euro come contributi pubblici a fronte di questa vergognosa violazione. E’ evidente la gravità del fatto: potendo pagare un lavorate part-time a 6 ore con 550 euro lordi (e grazie ai finanziamenti, vedersi defiscalizzare anche i contributi previdenziali), si mette a rischio il posto di lavoro di tutti quei colleghi che sono inquadrati come prevede il CCNL (cioè dal 3° livello in poi). Le commesse potranno essere tranquillamente spostate al Sud, secondo una logica di guerra tra poveri e di dumping sia verso altre imprese che all’interno dello stesso gruppo. Come SLC-CGIL rifiutiamo questa logica fatta da “lavoratori contro altri lavoratori” e invitiamo l’azienda e la Confindustria ad applicare il CCNL: in caso contrario agiremo con tutti gli strumenti a nostra disposizione come Sindacato.

2) non rispetta le leggi in materia di versamenti previdenziali, TFR e soprattutto in materia di sicurezza, pause retribuite, cambi attività, microclima, ecc. Da troppo tempo l’azienda su questi punti non ha dimostrato una qualsivoglia disponibilità ad affrontare e risolvere i problemi connessi alla salute e sicurezza dei lavoratori. Come SLC-CGIL attraverso i Rappresentanti per la Sicurezza e gli Uffici Sicurezza delle Camere del Lavoro avvieremo già nelle prossime settimane richieste di intervento alle autorità preposte (DPL, ASL, Assessorati alla Salute e Sanità, ecc.), fino a che l’azienda non decida di aprire un tavolo vero di confronto con il sindacato.

3) non vuole aprire un tavolo nazionale per definire un accordo di 2° livello valido per tutti i lavoratori e per tutte le sedi, che riconosca a tutti un Premio di Risultato aggiuntivo al salario base, un percorso per ottenere i ticket restaurant, flessibilità positive per le mamme, passaggi di livello (dopo 48 mesi in base al CCNL dovrebbe avvenire la verifica per i passaggi al 4° livello), ecc. Del resto molti grandi gruppi di call center hanno già concordato con il sindacato accordi di 2° livello (Comdata, Almaviva, Teleperformance, Transcom, ecc.). Questa azienda, invece, da sempre considera i lavoratori poco più che numeri ed il sindacato un problema, soprattutto quando rivendica miglioramenti salariali e normativi. La CGIL da sempre si batte in tutte le aziende e nel settore dei call center per dare a tutti gli stessi diritti e le stesse tutele, a difesa dell’occupazione e contro il dumping sociale e le discriminazioni. Phonemedia non può pensare di essere un’eccezione.


Per queste ragioni come SLC-CGIL abbiamo deciso di avviare un percorso fatto di assemblee in tutti i siti del gruppo, iniziative, interventi presso le diverse autorità e presso le contro parti per dare più voce e forza alle nostre rivendicazioni.

Nei prossimi giorni comunicheremo le diverse iniziative locali e nazionali (calendario delle assemblee, comunicati, esposti, segnalazioni, ecc.) e terremo costantemente informati tutte le lavoratrici e lavoratori del gruppo; lavoratori a cui chiediamo di sostenerci e di lavorare con noi.


la Segreteria Nazionale di SLC-CGIL

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