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SE A RISPONDERE DEI DANNI DELL'ARSENICO NON E' LA GIUNTA CHI DOVREBBE ESSERE? SI NASCONDONO DIETRO UN DITO.

Foto di policaretto

SE A RISPONDERE DEI DANNI ALLA POPOLAZIONE, ALLE COLTURE E A TUTTO CIO' CHE VIENE A CONTATTO CON L'ARSENICO NON E' LA GIUNTA CHI DOVREBBE ESSERE? SI NASCONDONO DIETRO UN DITO. I PAPATULI DEL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA NON HANNO LA DIGNITA' DI AMMETTRE LA VERITA'. E' UN FALLIMENTO.

PAESANELLI CHIEDETE I DANNI AL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA, NO ABBOCATI PAISANI, RIVOLGETEVI A QUELLI DEL CODACONS O DI ALTRE ASSOCIAZIONI.

IN QUESTI MINUTI  BLIZT DEI CC TRA PIEMONTE E CALABRIA CONTRO LA 'NDRANGHETA. 

 caro.gnone il 22/10/12 alle 15:07 via WEB
IL SINDACO E I TECNICI COMUNALI VANNO DENUNCIATI PER ATTENTATO AGGRAVATO E CONTINUATO ALLA SALUTE DEL POPOLO CAULONIESE. SONO DEI VERI DELINQUENTI E NESSUNO LI HA ANCORA FERMATI. LA SALUTE E' VOSTRA, SE NON LO FATE VOI LA DENUNCIA NON CADE DAL CIELO. “Avvertenze per donne gravide e bambini che consumano acque infette da arsenico..” La Commissione Europea, con il documento n. C (2010) 7605 del 28 ottobre 2010 e il documento n. C (2011) 2014 del 22 marzo 2011, ha ribadito che il contenuto massimo e provvisorio di arsenico nelle acque destinate a consumo umano non deve superare i 10 microgrammi per litro come gia’ stabilito anche dalla legge italiana sin dal 2001 con il Decreto legislativo n. 31 del 2 febbraio 2001 (
www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/Testi/01031dl.htm). In questi due documenti si prescrive, in forma assolutamente vincolante per l’Italia, che alle donne in gravidanza e ai bambini fino a tre anni di eta’ non siano somministrate acque con un contenuto di arsenico piu’ elevato di 10 microgrammi per litro, e che le industrie alimentari debbano utilizzare per le loro preparazioni acque con questa stessa caratteristica di parametro. L’Organizzazione mondiale della sanita’ ricorda ed auspica come obiettivo di qualita’ un contenuto di arsenico pari a zero (o al piu’ e in via transitoria di 5 microgrammi/litro) nelle acque destinate a consumo umano come vera e sicura tutela della salute pubblica. L’arsenico infatti e’ classificato dall’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (Iarc) come elemento cancerogeno certo di classe 1 e posto in diretta correlazione con molte patologie oncologiche, e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute. Sempre piu’ segnalazioni inoltre lo correlano anche ai tumori del fegato e del colon. L’assunzione cronica di arsenico, soprattutto attraverso acqua contaminata, e’ indicata inoltre da una cospicua e rilevante documentazione scientifica anche quale responsabile di patologie cardiovascolari, neurologiche, diabete di tipo 2, lesioni cutanee, disturbi respiratori, disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche. Particolare attenzione deve essere posta, come fatto presente dalla comunita’ scientifica internazionale e nei due gia’ citati documenti della Commissione Europea, quando acque contenenti arsenico ed alimenti preparati con le stesse, sono assunti da donne in gravidanza e bambini. Molte sostanze tossiche, e tra queste l’arsenico, possono, attraverso l’esposizione materna ad alimenti, aria e bevande contaminati, superare la barriera placentare e quella emato-encefalica e interferire in modo negativo con lo sviluppo del feto, soprattutto delle sue strutture cerebrali. Come noto, da un punto di vista strettamente biologico il feto e il bambino sono organismi in rapido accrescimento con una complessa e delicata differenziazione ed organizzazione di tessuti, organi ed apparati. Ogni interferenza o alterazione di questo processo armonico di sviluppo, causato ad esempio da infezioni, dismetabolismi, esposizione a droghe, alcool, sostanze tossiche (metalli pesanti, pesticidi, inquinanti ambientali etc.), possono creare le condizioni di successive e gravi malattie nell’infanzia e in eta’ adulta. I bambini inoltre posseggono un sistema immunitario ancora in fase di maturazione, un caratteristico e peculiare sistema metabolico, consumano quantitativi di liquidi, aria e alimenti maggiori rispetto ai soggetti adulti e questa condizione li rende piu’ vulnerabili all’azione di molte sostanze nocive. La letteratura scientifica internazionale, con sempre maggiori riscontri, evidenzia il legame tra l’esposizione cronica ad acque ed alimenti contenenti arsenico, in donne in gravidanza e bambini, e molte patologie del neurosviluppo (Ndd) – autismo, disturbo da deficit dell’attenzione (Add – attention deficit disorder), disturbo dell’attenzione da iperattivita’ (Adhd – attention deficit hyperactivity disorder), disturbi dell’apprendimento, della memoria, della capacita’ di lettura, riduzione del quoziente intellettivo, patologie dell’apparato respiratorio, perdita fetale, aumento dei casi di morte infantile e neoplasie. Il Registro tumori italiano (www.registri-tumori.it) rileva che i tumori infantili nel nostro paese sono in costante aumento ed e’ sempre piu’ evidente il nesso causale tra queste patologie e fenomeni d’inquinamento ambientale. E’ quindi urgente che le Istituzioni preposte facciano tutto il possibile per ridurre l’esposizione delle popolazioni, e in particolare delle donne in gravidanza e dei bambini, ad ogni sostanza inquinante. Relativamente al problema arsenico nelle acque destinate a consumo umano, per quanto sopra esposto e prescritto anche nei due documenti della Commissione Europea, e’ necessario, come piu’ volte gia’ richiesto, che i cittadini siano informati nella maniera piu’ completa, ampia e chiara e che si agisca rapidamente, senza piu’ colpevoli ritardi, per attuare interventi efficaci e definitivamente risolutivi per la dearsenificazione di tutta l’acqua destinata a consumo umano nelle aree interessate da questo problema. Nel frattempo e’ necessario, per una concreta tutela della salute pubblica, predisporre subito forme alternative di approvvigionamento idrico, anche mediante autobotti, per tutta la popolazione e in particolare per le donne in gravidanza, i neonati, i bambini, i malati e le industrie alimentari. – Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia)

 nella.merda il 22/10/12 alle 16:41 via WEB
I CAULONIESI NON SONO CONSAPEVOLI DEI DANNI CHE HANNO SUBITO DA DECENNI E CHE CONTINUERANNO A SUBIRE A CAUSA DELL'ARSENICO, NON CHIEDERANNO MAI I DANNI ALLA CRICCA DEL COMUNE. PIU' FACILE, E SONO PRONTA A SOTTOSCRIVERLO, CHE QUALCUNO DELLA STESSA CRICCA, AFFILIATO O PARENTE INTENTERA' UNA CAUSA MILIONARIA! CREDETECI SARA' COSI'. IL PRESSAPOCHISMO E LA STRAFOTTENZA DIMOSTRATA DALLA CRICCA E' INDICE DI DELINQUENZA POLITICA. LA COSA PIU' IMPRESSIONANTE E' CHE COME MINORANZA I CAULONIATI HANNO DUE MEDICI CHE SANNO COSA VUOL DIRE ARSENICO NELLE ACQUE E NON HANNO FATTO UN MANIFESCO CON DUE LIRE X SPIEGARE A COSA SI VA INCONTRO CON L'ASSUNZIONE DELL'ARSENICO. NEANCHE UNA RISPOSTA AL SINDACO PINOCCHIO DEL PAESE DI LINU DA GURNA NIGRA. CARI CONSIGLIERI DI MINORANZA SE SIETE STATI MINACCIATI DA QUALCHE AMICHETTO DI LUNU DA GURNA NIGRA O DA QUALCHE ALTRO DELINQUENTE DELLA CRICCA DOVETE REAGIRE, NON POTETE STARE A GUARDARE. STATE PERMETTENDO ALLA CRICCA DI COMMETTERE TROPPI ABUSI. VOI SAPETE E LE LEGGI SONO DALLA VOSTRA PARTE E DALLA PARTE DEI CITTADINI. TRASPARENZA E ARSENICO SONO DUE MOTIVI PER MANDARE DAVANTI AI GIUDICI LA CRICCA DEL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA. IL PREFETTO DORME, L'ASL DORME, I'UFFICIALE SANITARIO DORME E VOI SIETE CON GLI OCCHI CHIUSI.

 difensoredelcomune il 22/10/12 alle 21:31 via WEB
Speriamo che la Regione Calabria non metta a disposizione della cricca del paesello di linu da gurna nigra neanche un euro. Lucotto, in tutti i sensi, aspettava da tempo questa manna. Finiranno in gattabuia piu' di uno. Oggi dopo parecchi mesi il pregiudicato capo tecnico è sempre al suo posto, non hanno avuto neanche la dignità di spostarlo di servizio. Quando scoppierà la bomba "paesello di linu da gurna nigra" verranno a prenderli con i pullman a 54 posti.
 
 

 
 
 
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Non è facile vivere in Calabria, non è facile scrivere di ‘ndrangheta, denunciare. Ma bisogna sacrificarsi per la libertà di informare. Ci hanno detto ‘siediti’ e ci siamo alzati, ci hanno detto ‘non fare questo, non fare quello’ e noi l’abbiamo fatto… Ci hanno detto ‘non scrivere’ e noi abbiamo scritto e continueremo a farlo. Non saranno proiettili, buste gialle, lettere minatorie a fermarci. Non sarà una macchina bruciata a fermare il nostro ardore, a frenare la nostra rabbia.

 

 

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