PRESENZA

UNA AVVENIMENTO PER LA VITA

Cara Francesca,

l'esperienza che abbiamo vissuto ieri è stato un "avvenimento". Un avvenimento è un fatto che provoca la vita al di là di un nostro progetto e al di là dei nostri pensieri. C'è una parola che può descrivere quello che abbiamo vissuto: stupore. Siamo partiti di notte per ritrovare e abbracciare un uomo: Giovanni Paolo II. Siamo tornati pieni di stupore per quello che abbiamo visto ed udito. Siamo stati investiti da un incontro straordinario. Avevamo addosso il suo autorevole richiamo:"Non permettete mai che nella partecipazione alberghi il tarlo dell'abitudine,della "routine",della vecchiaia!".Siamo partiti di notte per San Pietro e ci siamo ritrovati a Piazza Santa Maria Maggiore. Eravamo in tanti.Siamo stati riabbracciati da un incontro, da una preferenza, da un fatto, da un avvenimento carnale. Non siamo andati per un conforto spirituale. Siamo andati per la vita vita che chiede di essere vissuta alla grande. A Santa Maria Maggiore vicino alle Cappellette. A Santa Maria Maggiore vicino alla Mensa "La Cascina". C'era un pezzo della nostra storia. Gli anni dell'Università a Magistero di Roma. Mi sono seduto ai piedi della Chiesa guardando le Cappellette. Non c'è stato tempo per divagare. "Misterio eterno dell'esser nostro". L'io è stato percosso dai luoghi e dalle facce. Lì c'erano le facce degli inizi. Le facce di Vasto, quelle di Giulianova, quelle degli aquilani. E poi la corsa di Evelina, quell'insegnante che avevo conosciuto agli inizi dell'esperienza romana. L'ho abbracciata bofonchiando alcune parole. Alcune erano chiare: è stato tutto vero, era tutto vero, è tutto vero. Il cristianesimo è la realizzazione dell'umano. La più grande storia della terra. La più grande storia dei cieli. Una storia carnale. Una storia d'amore. Un incontro stampato nei nostri occhi e nel nostro cuore. Un'avventura carnale fatta di fatti e non di interpretazioni. La più grande storia del tempo. Una storia che non finisce mai. Una storia di tenerezza abbracciata da chi ti dice: Ti ho amato di un amore eterno. Su quella scalinata è riaccaduto questo incontro. Eravamo in tanti. Ognuno era solo davanti al Destino buono. Eravamo in tanti commossi da un avvenimento che ci ha presi da tanti anni. Carnali, egoisti, pieni di idee buone, incoerenti eppure presi da un avvenimento dell'altro mondo in questo mondo. Ieri i nostri volti erano certi del fatto che la grazia vale più della vita. Più avanti con gli anni, più deboli, fragili , ma certi di una promessa. Più vecchi, ma giovani. Più vecchi, ma non di vuoto. Ieri era evidente di che mancanza è la nostra mancanza. Siamo andati via ripieni. "Non una formula ci salverà, ma una Persona".(Giovanni Paolo II). Ieri è riaccaduto. Volevo raccontarti tanti particolari. Non ci sono riuscito. Mi capita sempre così. L'essenziale c'è. L'unica cosa di cui ha bisogni il nostro cuore. Un abbraccio grande. Tuo Angelo