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sammmyz1981
sammmyz1981 il 20/06/12 alle 22:24 via WEB
Speriamo solo che la macchina della giustizia sto giro compia davvero un atto degno di tale nome non come al solito bla bla bla e nulla più, questa ragazza non si può riportare alla vita ma almeno rendere giustizia alla sua famiglia con un processo e pena adeguati

 
angeloluciorossi
angeloluciorossi il 02/12/10 alle 19:22 via WEB
E' così Ammiraglio! Grazie.

 
AmmiraglioLanglais
AmmiraglioLanglais il 01/12/10 alle 15:43 via WEB
e' vero! Ma l'Incontro, la Presenza vera è quella con l'origine di tutte le cose. Con Chi è Infinito, Chi ci ama senza fine... Il resto è solo un frammento di un suo riflesso

 
liber14
liber14 il 31/10/10 alle 16:08 via WEB
Tutti sentiamo un I CARE dentro di noi ma è ORA di dargli un nome, un volto e decidersi se vale la pena impegnarsi o meno. · Da dove partire? Dai TALENTI che ognuno di noi possiede o meglio dal TALENTO che ognuno di noi E’. · Come fruttificarli/lo? Con GRATUITA’ nella RESPONSABILITA’ quotidiana. · Perché sporcarsi le mani? Per essere “dei giovani che vibrino di dolore e di fede pensando all’ingiustizia sociale. A qualcosa cioè che sia al centro del momento storico che attraversiamo al di fuori dell’angustia dell’io, al di sopra delle stupidaggini che vanno di moda” “(D.L.Milani). · Dove andare? Sulla strada. · Chi troviamo? “Vecchie” (cibo, acqua, lavoro, sanità, libertà…) e “Nuove” (suicidio, alcolismo, anoressia, solitudine,…) povertà. · Cosa fare? E’ necessario VEDERE queste realtà, DISCERNERE ed AGIRE dando un NOME ad ognuna di esse; AMANDO facendosi un MEZZO per gli ALTRI. · A che cosa porta questo ESSERCI CON AMORE? Ad uno SPIAZZAMENTO che comporta un cambiamento di rotta non fermandosi ma continuando come COSTRUTTORI DI PACE, ATTORI NON-VIOLENTI. · Come è possibile? Se ognuno di noi, oggi, vive l’esperienza del sentirsi amato (Qualcuno ha fiducia in me) a sua volta ama (ha fiducia negli altri) in modo autentico-vero senza falsità ed ipocrisie. · E allora …rimarranno solo belle parole? NO, perché ci impegneremo affinché si concretizzino ed entrino nella storia a partire dalle nostre realtà e relazioni. “La primavera incomincia col primo fiore la notte con la prima stella il fiume con la prima goccia d’acqua l’amore col primo sogno” Silvia

 
liber14
liber14 il 20/08/10 alle 19:02 via WEB
L'uomo Nazim Hikmet Le piante, da quelle di seta fino alle più arruffate/ gli animali, da quelli a pelo fino a quelli a scaglie/ le case, dalle tende di crine fino al cemento armato/ le macchine, dagli aeroplani al rasoio elettrico/ e poi gli oceani e poi l'acqua nel bicchiere/ e poi le stelle/ e poi il sonno delle montagne/ e poi dappertutto mescolato a tutto l'uomo/ ossia il sudore della fronte/ ossia la luce nei libri/ ossia la verità e la menzogna/ ossia l'amico e il nemico/ ossia la nostalgia la gioia il dolore/ sono passato attraverso la folla/ insieme alla folla che passa.

 
liber14
liber14 il 20/08/10 alle 17:40 via WEB
io non amo molto moravia ma riguardo alla noia potremmo usare le parole di dino il protagonista de la noia: essa rassomiglia al divertimento in quanto, appunto, provoca distrazione e dimenticanza, sia pure di un genere molto particolare. La noia, per me, è propriamente una specie di insufficienza o inadeguatezza o scarsità della realtà. ungaretti invece scrive: Anche questa notte passerà/ Questa solitudine in giro/ titubante ombra dei fili tranviari/ sull'umido asfalto/ Guardo le teste dei brumisti/ nel mezzo sonno/ tentennare/ Mi riviene in mente un quadro di Munch, un pittore che ricordo sempre quando penso all' esistenza ed all' angoscia,si tratta di Sera sulla via Karl Johann, in cui l'artista dipinge i diversi passanti (in particolare si tratta di borghesi) come uomini disumanati, quasi scheletri, che sembrano seguire una marcia funebre e l'artista un'ombra che cammina in verso opposto. Quante volte ci sentiamo così estranei, così diversi, eppure, a quella stessa massa informe, incomprensibile, inanimata, a volte, partecipiamo anche noi.

 
angeloluciorossi
angeloluciorossi il 20/08/10 alle 16:52 via WEB
"Perchè vi è in generale l'essente e non il nulla?". E' la domanda fondamentale: essa può nascere come un'esplosione di gioia (nell'amore), come una campana a morto (nel dolore),o nella noia(quando la realtà si presenta a noi come insufficiente, come diceva Moravia, cioè "incapace di persuadere della sue effettiva esistenza".

 
liber14
liber14 il 19/08/10 alle 22:25 via WEB
... Quando noi, nel quotidiano affaccendarci, ci attacchiamo esclusivamente a questo o quell'essente, sembra come se ci fossimo perduti in questo o quel cerchio dello essente. Ma, per quanto possa apparire frantumata la vita quotidiana, essa mantiene pur sempre l'essente in una "unità della totalità", sia pur questa nell'ombra. Anche quando (anzi proprio allora) noi non siamo particolarmente occupati dalle cose e da noi stessi, ci viene addosso questo "tutto", per esempio nella noia propriamente detta. Essa è ancora lontana finché quel che ci annoia è questo libro o quello spettacolo, quella occupazione o questa oziosità. Essa affiora quando "a uno prende la noia". La noia profonda, che si insinua serpeggiando nelle profondità della nostra esistenza come nebbia silenziosa, stringe insieme tutte le cose, gli uomini e l'individuo stesso con esse, in una singolare indifferenza. Questa è la noia che rivela l'essente nella totalità. Un'altra possibilità di tale rivelazione può offrirla la gioia che ci viene dalla presenza dell'esistere di un essere amato (non della sua persona semplicemente). Un tale stato d'animo per cui uno "è così o così", gli permette di sentirsi in mezzo all'essente in una totalità che tutto lo penetra. Questa disposizione d'animo in cui ci si trova, non soltanto svela a suo modo l'essente nella totalità, ma questo disvelamento è insieme - ben lungi da un semplice accidente - l'evento fondamentale del nostro essere esistenziale. Heidegger - L'angoscia

 
liber14
liber14 il 30/07/10 alle 13:21 via WEB
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liber14
liber14 il 24/07/10 alle 21:40 via WEB
Amicizia Non posso darti soluzioni per tutti i problema della vita Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori, però posso ascoltarli e dividerli con te Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro Però quando serve starò vicino a te Non posso evitarti di precipitare, solamente posso offrirti la mia mano perché ti sostenga e non cadi La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei Però gioisco sinceramente quando ti vedo felice Non giudico le decisioni che prendi nella vita Mi limito ad appoggiarti a stimolarti e aiutarti se me lo chiedi Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti, Però posso offrirti lo spazio necessario per crescere Non posso evitare la tua sofferenza, quando qualche pena ti tocca il cuore Però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo. Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere Solamente posso volerti come sei ed essere tua amica. In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico in quel momento sei apparso tu... Non sei né sopra né sotto né in mezzo non sei né in testa né alla fine della lista Non sei ne il numero 1 né il numero finale e tanto meno ho la pretesa di essere il 1° il 2° o il 3° della tua lista Basta che mi vuoi come amica NON SONO GRAN COSA, PERO’ SONO TUTTO QUELLO CHE POSSO ESSERE Jorges Luis Borges
 
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