PRESENZA
PRESENZA SOLO PRESENZA« UNA STRADA | IL CANTIERE DELL'EDUCAZIONE » |
Caro Peppe,
ho accolto con piacere l'invito a condividere una serata con gli studenti di filosofia. Sono rimasto molto colpito dal fatto che un prof di filosofia inviti i suoi alunni ad una convivenza di studio in montagna per mettere a tema i nodi fondamentali del pensare umano. Mi hai fatto toccare con mano il senso e la bellezza dell'insegnamento. Non possiamo mai abituarci al bello. Il maestro vero è colui che sente nel proprio cuore lo struggimento e la passione per la tua felicità. Si tratta di un amore senza ritorno. Alla fine della fiera si restituisce quello che abbiamo ricevuto. Educare è comunicare se stessi e la propria passione per il reale. Ieri sera è stato evidente. E' una cosa dell'altro mondo ritrovarsi per mettere a tema le domande fondamentali della vita. Niente più dell'educazione e della decisione per l'educazione possono liberare il cammino umano e costituire l'invito positivo dopo qualunque dèbacle, di qualunque natura sia. Mi hai costretto a ripercorrere la nostra avventura umana dove il caso con il tempo cede il posto ad un disegno più grande. Abbiamo rimesso a tema la bellezza che abbiamo ricevuto come consegna. La bellezza che si è fatta incontro, musica, teatro, libri, curiosità, stupore, desiderio, ricerca e abbraccio del Mistero. I ragazzi si sono accorti di essere davanti ad una esperienza. L'apprendimento si fa carne e sangue. L'apprendimento prende il volo. Soltanto l'amore, soltanto l'affezione partorisce una educazione. Soltanto l'affezione partorisce l'avvenimento della cultura. Le domande dei ragazzi ci hanno costretto a ridire il motivo per cui uno apprende e impara. Davanti al fuoco è stato evidente che la ragione è esigenza di infinito e culmina nel sospiro e nel presentimento che questo infinito si manifesti. Si può vivere così. Si può vivere ed insegnare che la libertà non è assenza di legami e di storia. Non si può diventare grandi senza appartenere a niente e a nessuno, seguendo semplicemente il proprio gusto e piacere. Ieri sera era evidente la speranza dui un significato positivo rintracciato in una storia piena di incontri dove il caso cede il passo alla speranza ragionevole. E' una bella sfida! Chiudo citando una frase di Vittorini che dice: "Che senso avrebbe il nostro lavoro se gli uomini non potessero essere felici"?
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Inviato da: sammmyz1981
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Inviato da: liber14
il 20/08/2010 alle 19:02