PRESENZA
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Agli inizi degli anni Ottanta mi ritrovai nei pressi della Stazione Termini a Roma con un pezzo di mondo che si riversava nelle nostre città. Partirono i corsi di alfabetizzazione per immigrati stranieri. In poco tempo iniziammo a parlare di Italia multiculturale, multietnica, multirazziale ed altro ancora. Eravamo agli inizi. Ci attendeva un lungo percorso verso le identità arricchite. Oggi siamo di fronte a 5 milioni di immigrati, un milione dei quali in condizioni di irregolarità. Tra l'inizio del 2007 e la fine del 2008 è entrato un milione di persone. E' inutile negare la portata storica e culturale di questi nuovi ingressi. E' arrivato il momento di aiutarci a capire questo fenomeno. E' necessario discutere. E' necessario intravedere luoghi, tentativi culturali ed educativi che possano aiutare tutti ad essere attaccati alle proprie radici ed aperti all'incontro con l'altro. Sull'integrazione non si scherza. Non possiamo permetterci di scherzare nemmeno sui termini. L'immigrazione è una sfida epocale. Non possiamo limitarci ad un approccio di tipo economicistico. C'è in gioco il presente e il futuro di un popolo. C'è in gioco la possibilità di una convivenza tra culture diverse verso delle identità arricchite. L'esperienza che vivo io è quella dell'arricchimento. La scuola è un luogo educativo dove accade un incontro significativo con i gli allievi e le loro famiglie. Quando c'è una proposta educativa c'è spazio per tutti. Il rischio di educare mette in gioco tutti.
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Inviato da: sammmyz1981
il 20/06/2012 alle 22:24
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